Se avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro è uno dei compiti principali della scuola, indubbiamente lo è anche iniziarli alla bellezza del sapere; ed è forse questa l’idea che ha spinto i professori del Liceo Carlo Botta di Ivrea ad accompagnare, nella giornata di venerdì 11 maggio, alcune classi della scuola al Salone del Libro di Torino.

Ad accoglierli, sullo sfondo dell’inconfondibile moquette blu mare, l’atmosfera esplosiva ed avvolgente tipica del Salone: i titoli a caratteri cubitali, i colori vivaci e abbaglianti delle copertine, l’intenso profumo della carta stampata… un vero e proprio paradiso per i lettori più accaniti, e un luogo di comunque piacevole interesse per chi, invece, con i libri non vanta una poi così grande confidenza.

Per alcuni dei ragazzi la prima tappa è stata la premiazione del Concorso SelfiePiemonte: nel clima ovattato della Sala d’Argento, i giudici hanno letto ad alta voce le opere da loro considerate più meritevoli, di fronte ad una platea di giovani spettatori. Ogni brano, corredato da un selfie, raccontava la storia di un luogo speciale per il proprio autore. Nel pomeriggio, poi, tutti i ragazzi hanno potuto assistere alla presentazione del nuovo libro di Andrea Marcolongo (già significativamente famosa per il suo saggio Nove ragioni per amare il greco), che si è svolta in collaborazione con Alessandro d’Avenia, scrittore e professore liceale molto noto e apprezzato dai giovani. Nel resto della giornata, gli alunni sono stati liberi di muoversi tra gli scaffali e i vari padiglioni come meglio credevano.

Il Salone è stato, senza ombra di dubbio, l’occasione migliore per riscoprire la meraviglia e la forza delle parole, in particolare quelle stampate su carta. Come hanno confermato gli stessi ragazzi, anche i più ostili al mondo della lettura si sono trovati attratti dall’immensa quantità di bellezza e di sapere racchiusa in un unico luogo. D’altra parte, ogni uomo ha nascosto in sé il desiderio di ascoltare: e, come scriveva la poetessa di Elizabeth Browning, “i libri sono uomini di più alta statura: gli unici in grado di parlare con voce così forte da farsi ascoltare dai tempi futuri”.

di Susanna Porrino (Progetto Alternanza Scuola-Lavoro, Il Risveglio Popolare e Liceo Botta Ivrea).

Le foto sono di Lorenzo Alberghino.