Sabato 14 gennaio a Locana presso l’oratorio ha avuto inizio il Progetto della Pastorale giovanile “L’Oratorio, una risposta! Apriamo nuovi spazi per i nostri giovani”, una proposta di collaborazione animatoriale e di formazione con la quale una equipe della Pastorale Giovanile intende offrire il proprio contributo alle Parrocchie per il proseguimento del cammino di fede dei cresimandi dopo la Cresima, ma, soprattutto, per supportare le realtà parrocchiali nell’apertura di “spazi per i giovani”.

Hanno iniziato questo cammino i catechisti di Locana e di Rosone che hanno aderito con i loro Parroci alla proposta con l’intenzione di creare un “Gruppo Giovani” per proseguire insieme nella formazione dei ragazzi cresimati e prossimi alla celebrazione del Sacramento.

La giornata è iniziata con la partecipazione di ragazzi, catechisti e famiglie alla Santa Messa celebrata nella chiesa del Cantellino dal parroco di Locana don Sergio Noascone, al termine della quale è stata anticipata alla comunità la creazione del Gruppo Giovani e l’inizio del cammino con le attività gestite da Andrea C. e dai ragazzi della Pastorale Giovanile intervenuti.

Dopo la pizzata con don Sergio, tutti i ragazzi e le catechiste delle due parrocchie, sono iniziate le attività.

I ragazzi delle leve 2008-2009-2010-2011, divisi in gruppi, sono stati invitati a riflettere sull’identità dell’Oratorio e su come lo vorrebbero, sulle loro aspettative da questo nuovo inizio di esperienza proposta. Sono emerse riflessioni interessanti, frutto anche della testimonianza degli animatori della PG che, prestando il loro servizio nella Diocesi, hanno potuto testimoniare la bellezza di vivere l’esperienza dell’oratorio come animatori che animano, continuando a maturare, trasmettendo la loro fede.

Il Gruppo Giovani creato con questa occasione vede la partecipazione non solo degli educatori locali dei ragazzi ma anche dei catechisti, figure determinanti per la creazione del gruppo e l’inizio delle attività prima della celebrazione della Confermazione al fine di inserirli nella comunità e vivere quelle esperienze che daranno continuità al loro cammino di fede, evitando l’abbandono della pratica dei Sacramenti dopo la Cresima.

Spesso ci si lamenta che i giovani diventano non praticanti, se non atei: se non vogliamo perdere i cristiani del domani dobbiamo continuare ad accoglierli, creare “spazi” per loro nei nostri oratori, continuare a formarli anche dopo la Cresima, rispondendo alle loro domande esistenziali, continuare ad accompagnarli nel loro cammino di adolescenti, facendo vivere loro esperienze di fede, perché possano incontrare Cristo, l’unico che può dare significato alla nostra esistenza.

Dobbiamo insegnare loro ad amare come Cristo ci ha insegnato, perché soltanto nell’amore la loro vita troverà un pieno compimento.

Alcuni di loro diventeranno animatori, ma diventare animatori non è soltanto intrattenere i bambini: è continuare a camminare con Cristo, stringendo amicizie capaci di dire l’amore verso il prossimo, interrogarsi su quali valori trasmettere nelle attività più impegnative e, quindi, sulla propria vocazione o missione esistenziale, è incontrare il Signore nell’Eucaristia.

L’equipe della Pastorale Giovanile diocesana continuerà ad offrire la collaborazione formativa e animatoriale a queste parrocchie e a tutte quelle che vorranno intraprendere un cammino con i loro ragazzi: per non perderli e per aiutarli a maturare in Cristo.

e.p.g.

Redazione Web