Primo importante momento di mobilitazione, lunedì 13 maggio, dei lavoratori del Consorzio per l’Informatizzazione del Canavese, che nell’assemblea di venerdì 26 aprile con i sindacati hanno fatto il punto sulla situazione e discusso di come intervenire, in risposta all’apertura di una procedura di licenziamento per 33 lavoratori dei 58 rimasti. La decisione è stata quella di indire una giornata di sciopero per il 13 maggio.

“Giusto mobilitarsi – è il commento di Cadigia Perini, già delegata Fiom in Agile-Eutelia e uno dei volti di spicco della sinistra-sinistra eporediese -, ma bisogna comunque dire che è tardi: la mobilitazione in Cic doveva iniziare anni fa, almeno dal 2013 quando era chiaro che l’equilibrio e la sostenibilità del Consorzio per l’Informatizzazione del Canavese erano seriamente a rischio. E se non fin da allora, lo stato di agitazione avrebbe dovuto aprirsi sicuramente a ridosso del 2015, quando si arrivò alla liquidazione e ci fu la svendita ad una Csp che non garantiva una nemmeno lontana possibilità (volontà) di tenuta. Infatti il crollo dopo la scadenza delle commesse avute in dote dal pubblico era facilmente prevedibile, andando a guardare come si muoveva la proprietà, che non ha portato nessuna nuova attività nella sede canavesana”.