(Graziella Cortese)

Fa bene al cinema italiano uscire dai consueti cliché della commedia di casa nostra, dalle storie che hanno come protagonisti gli eroi di un giorno o poco più. Donato Carrisi, che è anche un noto scrittore di thriller, nonché drammaturgo e sceneggiatore, ha cercato di costruire un prodotto internazionale, con un film per certi versi “americanizzato” e dalla trama piuttosto complessa, come il labirinto del titolo.

Proviamo a immaginare due piani di narrazione: Samantha è stata rapita poco più che bambina, un misterioso furgone l’ha inghiottita durante una passeggiata; ora, a distanza di 15 anni, è miracolosamente ricomparsa e la troviamo in ospedale sofferente, ma in grado di parlare. Accanto a lei il dottor Green, esperto di profilazione criminale, cerca di ricostruire il periodo di prigionia della ragazza che non ricorda tutto ciò che è successo, poiché è stata drogata con sostanze psicotrope. Da un’altra parte, ma non troppo distante, compare Bruno Genko, investigatore privato che in passato si era occupato di recupero crediti ed era stato contattato dai genitori di Samantha per ritrovare la ragazza. Ora comincia a rimuginare in sé l’idea di catturare il miserabile colpevole del rapimento. Genko ha oggi però un problema in più: un’infezione al cuore che potrebbe farlo morire da un giorno all’altro.

La trama si infittisce come gli incastri di un puzzle: del resto il sadico rapitore ama giocare, e anche gli spettatori ne diventano vittime. Qualcuno ha paragonato le sequenze ai gironi danteschi, ma i riferimenti più vicini appaiono i racconti di Stephen King e il film “Donnie Darko”, con un pericoloso coniglio gigante; senza dimenticare il mondo delle fiabe di Lewis Carroll dove c’è sempre una piccola Alice da portare in salvo.

È difficile stabilire luogo e tempo, poiché si mescolano vecchi oggetti anni ’70 a smartphone e computer. Ma l’America c’è, non solo per la presenza del grande Dustin Hoffman, ma anche Toni Servillo raccoglie su di sé la tristezza delle strade al tramonto fumando come Humphrey Bogart…

“L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi
paese: Italia, 2019
genere: thriller
interpreti: Toni Servillo, Dustin Hoffman, Valentina Bellè, Caterina Shulha,
Vinicio Marchioni
durata: 2 ore 10 minuti
giudizio: interessante