(di Filippo Ciantia). Erano partiti anni prima dalla Nigeria. Un lungo viaggio fino in Libia. Lavoro duro per sette anni. Poi la caduta di Gheddafi. Racimolati i soldi per il viaggio, l’attraversamento del Mediterraneo e l’arrivo in Sicilia.

Sognavano. Kingsley sognava di costruire ponti e dighe, diventando un costruttore di grandi opere. Juliet invece voleva curare i malati: certamente sarebbe diventata un’infermiera.
In Italia avevano concepito un figlio. Il primo: sarebbe stato l’orgoglio della loro famiglia. Alla nascita, c’erano stati subito problemi. Il loro bambino, un maschio, doveva essere operato urgentemente al cuore. L’intervento era andato bene: ora loro figlio respirava normalmente. Ne erano entusiasti. I dottori avevano detto che aveva una malattia con un nome strano e che avrebbe dovuto essere curato per tutta la vita. Ma la loro gioia era comunque grande. Erano abituati alle difficoltà, alla povertà, ai digiuni forzati e anche alle percosse. Ma la nascita di questo bambino era stata una sorpresa e ora averlo tra le braccia li riempiva di stupore e soprattutto di gratitudine. Era meraviglioso ai loro occhi, anche se durante le viste in ospedale i medici sembravano preoccupati. Dovevano battezzarlo, per ringraziare Dio del dono ricevuto e affidarlo alle sue cure.

Lo avrebbero chiamato Meraviglioso. Appena arrivati a Venegono Superiore, dove avrebbero dovuto risiedere fino all’ottenimento del permesso di soggiorno, sono corsi in parrocchia per il battesimo. La catechista, in difficoltà con la lingua, ci ha cercati per essere aiutata a comunicare con i genitori.

Eccoci, padrino e madrina di Marvellous Francis, l’orgoglio di Juliet e Kingsley. In un’Italia dove non nascono bambini, ammirando la semplicità e la serenità di questi genitori e la voglia di affidare loro figlio a Dio, mi sono sentito come il protagonista della canzone “Meraviglioso” di Domenico Modugno.

Juliet e Kingsley mi hanno toccato la spalla, come fossero un angelo vestito da passante, e mi hanno detto: “Guarda Marvellous Francis. Ma come, non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso? Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare. Meraviglioso! Tu dici non ho niente. Ti sembra niente il sole! La vita… Meraviglioso! il viso del nostro bambino. Marvellous! Meraviglioso!”