di Gilles de Maistre
paese: Francia, 2018
genere: drammatico
interpreti: Daniah De Villiers, Langley Kirkwood, Melanie Laurent, Ryan Mac Lennan
durata: 1 ora e 38 minuti
giudizio: interessante-bello

Per apprezzare il film della settimana sarebbe opportuno inforcare un paio di occhiali speciali: non quelli per la visione in 3D, ma gli occhiali che ci fanno osservare il mondo con lo sguardo di un bambino. Difficile, dite? Però possiamo provarci.

La famiglia Owen vive in Sudafrica, si è trasferita da Londra tempo addietro per aprire un allevamento di felini. Il Natale sopraggiunge in mezzo ai soliti lustrini e luci colorate, però quest’anno c’è una sorpresa in più: papà John ha portato nel salotto un cucciolo di leone bianco. È un animale raro spiega, la particolare colorazione succede una volta su un milione di esemplari. L’entusiasmo dei familiari si diffonde tranne che per Mia, che è una bambina solitaria e irritabile. Ma la diffidenza durerà poco poiché Charlie, il leoncino, sceglierà proprio lei come confidente e amica tra i bipedi umani presenti.

Mia e Charlie crescono insieme, instaurando un legame magico e a volte non semplice, a causa delle differenti nature. Quando Owen, per problemi economici, si troverà costretto a vendere l’animale, la fanciulla si prodigherà per salvare l’amico leone anche a costo di doverlo salutare per sempre.

Il regista francese De Villiers ha maturato una lunga esperienza come documentarista, favorendo le riprese di una sorta di favola: è stato tutto girato in tre anni e i protagonisti hanno vissuto e sono cresciuti insieme, con un esperimento cinematografico del tutto innovativo. Indispensabile è stato l’aiuto di Kevin Richardson, lo zoologo sudafricano soprannominato “L’uomo che sussurrava ai leoni” (ci sono immagini molto belle sul web): oggi è un naturalista molto impegnato, che vive in simbiosi con i suoi animali e ha seguito durante le riprese della pellicola un addestramento di ben sei esemplari di leoni.

A questo punto possiamo depositare gli occhiali sul comodino e osservare da adulti l’opera di De Villiers: ne apprezzeremo panorami incomparabili e sentimenti da riscoprire.

graziella cortese