Con la consegna delle “targhe” ai rappresentanti dei Punti informativi che hanno in questi mesi terminato il corso di formazione, è diventata ufficialmente operativa la Rete del Nodo metropolitano antidiscriminazioni di Torino.

Mercoledì 19 dicembre nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna (Via Maria Vittoria 12, Torino) si è svolto l’incontro pubblico di presentazione dei punti informativi contro le discriminazioni della rete metropolitana di Torino. Alla presentazione sono intervenute la consigliera delegata alle pari opportunità della Città Metropolitana di Torino Silvia Cossu, l’assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte Monica Cerutti, e la consigliera metropolitana di parità Gabriella Boeri.

“La rete” ha spiegato la consigliera delegata metropolitana Cossu “si articolerà su tutto il territorio metropolitano con oltre 52 diversi Punti informativi gestiti da 29 differenti enti/associazioni. È una Rete articolata, estesa e diversificata in quanto è composta da enti pubblici, cooperative e associazione del terzo settore, scuole di formazione professionali, associazioni sportive ed enti ecclesiastici.”.

La consigliera ha ripercorso le tappe della creazione della Rete. Nei mesi scorsi, la Città metropolitana di Torino ha istituito il Nodo territoriale contro le discriminazioni che fa parte della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte, il cui compito sono la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni e l’assistenza alle vittime secondo quanto previsto dalla L.R 5/16 in accordo con l’Unar, gli enti locali piemontesi, associazionismo e parti sociali.

Il lavoro congiunto su questo tema tra la Regione Piemonte e la Città Metropolitana è stato formalizzato attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che ha previsto, fra l’altro, la creazione di uno sportello di accoglienza presso la Città metropolitana per l’orientamento, la presa in carico delle persone segnalanti, la gestione dei casi di discriminazione e l’attivazione della rete dei Nodi e dei Punti informativi sul territorio metropolitano.

Le candidature sul territorio per realizzare i Punti informativi sono state numerose e la Città metropolitana ha avviato due corsi di formazione “In fase di avvio del lavori, speravamo di raccogliere candidature sufficienti per costruire una rete con almento un Punto informativo per ciascuna area omogenea , cioè in totale 12 compresa la Città di Torino;” ha ricordato COSSU “in realtà gli enti e le associazioni che si sono candidati a diventare Punti informativi sono stati complessivamente 43 e in alcuni casi sono state candidate più sedi sul territorio metropolitano, come nel caso dell’Agenzia Piemonte Lavoro che ha candidato nove Centri per l’impiego. Alla chiusura dell’avviso le candidature per diventare operatori/trici dei Punti Informativi sono state complessivamente 52.

Ora i Punti informativi sono pronti e diventano pienamente operativi: “In questo modo” ha concluso la consigliera delegata “ci auguriamo di sostenere e aiutare un ampio numero di cittadini e cittadine e contribuire diffondere una cultura inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti e di tutte”.