(Editoriale)

Scattata la mezzanotte e appena entrati nel 2021 i presenti, divertiti e stupiti, sentirono dire che ormai era già di nuovo Natale e la fine dell’anno. Fu evidentemente un modo burlone per sottolineare che il tempo passa velocemente.

Infatti, zigzagando tra una vicissitudine e l’altra, siamo arrivati veramente a due passi dal Natale (con la festa di Cristo Re, domenica entriamo in Avvento) e a due passi e mezzo dal nuovo anno. Siccome la storia sovente si ripete, e noi i ricordi brutti di un anno fa abbiamo fatto di tutto per gettarli alle ortiche e dimenticarli, ecco che con l’arrivo del “nuovo” Natale si ripresentano le paure del “vecchio” Natale.

Paure soprattutto alimentate da una comunicazione che parla di tutto e il contrario di tutto in tema di lotta alla pandemia, con accenni a nuove chiusure, a situazioni sconfortanti già vissute, al conflitto tra chi ha aderito e chi no alla campagna vaccinale, al peso sulle spalle dei cittadini resi responsabili di come andranno le cose in questo periodo così caro, all’inverno senza sci e tanto altro. Come se non bastasse arriva anche “l’allarme Natale” per il rialzo del 3% dei prezzi al dettaglio che – dicono gli esperti – costituirà una vera stangata da 922 euro annui in più per famiglia, costrette probabilmente a ridurre la spesa per le festività. E sappiamo quanto ci teniamo a regali, pranzi e cene di Natale e feste limitrofe.

Dunque, anche questo Natale si annuncia difficile da vivere “in pace”, guastato dall’ansia diffusa tra la gente che non sa più cosa dire, cosa pensare e in fin dei conti a che santo votarsi. Varrebbe la pena votarsi al “vero” Natale, quello che entra nelle cose della nostra vita e le trasforma. È la Buona Notizia che non passa di moda, che si ripresenta sempre la stessa ma sempre nuova, che ci consegna le buone notizie che sembrano non più esistere, che più nessuno pensa di avere e di comunicare.

Tra il “vecchio” Natale dei brutti ricordi, e quello “nuovo” dai tanti punti interrogativi, c’è quello “vero” di una dimensione di vita rinnovata e rilanciata, che non è altro che ciò che tutti vogliamo. Un’occasione da cogliere affinché nulla passi invano, neppure questa pandemia.