Tenuta Roletto
Risvegliopopolare.it

sabato 22 Novembre 2025

Reale mutua
Reale mutua
Risvegliopopolare.it

sabato 22 Novembre 2025

Oggi, 15 novembre

BETANIA DI VISCHE - Il Vescovo Daniele predica gli esercizi spirituali per coloro che Dio "non ritira dal Mondo" - Molto seguita la meditazione che ha avuto per sfondo il Cap. 2 degli Atti degli Apostoli -

 

Occasione offerta dalla Diocesi ai laici, per “fermarsi”, “incontrarsi” e riflettere sulla propria “spiritualità laicale” da vivere in modo personale e comunitario nella vita alla quale siamo chiamati come fedeli laici.

(elisabetta acide)  – Nella vita abbiamo “occasioni importanti” alle quali, a volte, non...

Incontro di formazione proposto dall'Ufficio Catechistico Diocesano

IVREA - Grande partecipazione all'incontro dei Catechisti diocesani per la formazione con Don Andrea Cavallini - Molto importante il tema trattato: "Il senso religioso del bambino - INTEGRALE IN VIDEO - La lezione di Don Cavallini, poi l'omelia di Mons. Daniele Salera e il conferimento del mandato ai Catechisti -

Come proporre la Fede ai bambini ed ai ragazzi in una società secolarizzata?

Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da...

Molto seguita l'omelia del Parroco, Don Stefano Teisa -

FELETTO - Dalla memoria della consacrazione della chiesa parrocchiale, alla solidarietà attiva per la Chiesa che oggi soffre nel Mondo - Aderendo alla Red Week (Settimana Rossa) “illuminiamo di rosso il mondo per i cristiani perseguitati”

L'8 novembre 1750 il Cardinale Carlo Vittorio Amedeo delle Lanze consacrò la Chiesa parrocchiale

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Su una pergamena esposta in sacrestia, a...

San Martino, il Vescovo che con il dono del mantello fece fiorire l'estate

VILLAREGGIA - Sempre viva la devozione a San Martino di Tours - Festa patronale di Fede, devozione, amicizia - Un po' di storia e poi la cronaca di giorni intensamente vissuti nella gioia e nella Speranza - La poesia a San Martino - VIDEO E GALLERY

Sempre numerosa la partecipazione di popolo alle iniziative proposte dal Parroco Don Alberto Carlevato

(Testo di Martina Acotto, immagini di  Lucia Carra, Gabriele Bisco, Martina Acotto, Sandro Frola, Claudio Frassà, Mirella Nigra, Paolo e Sara Iorio) –  San Martino di Tours è uno dei Santi più venerati in Occidente. Nato...

Alle giornate di studio quest'anno tenutesi a Torino dal 3 al 7 novembre hanno partecipato più di 150 rappresentanti di Santuari di cui è costellata la Penisola

VEROLENGO / LA MADONNINA - I Rettori ed Operatori dei Santuari italiani riuniti a Torino per il 59° Incontro Nazionale di riflessione e preghiera hanno visitato il Santuario che è punto di riferimento per la spiritualità di un territorio vasto, ai confini tra le Diocesi di Ivrea, Torino, Vercelli, Casale Monferrato - Il Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera ha portato il saluto - IL VIDEO

Accolti dal Rettore del Santuario Don Valerio D'amico per la Liturgia presieduta da Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi e Foligno, concelebrante il Card. Enrico Feroci - 

Si è concluso venerdì 7 novembre il 59° incontro dei Rettori e Operatori dei Santuari italiani che fanno parte del “Collegamento dei Santuari Italiani”, quest’anno riunitisi a Torino, al Valdocco. L’appuntamento si è collocato...

Una chiave per comprendere la vita, orientare le scelte e scoprire la bellezza di un Dio che accompagna e guida ogni persona

RIVAROLO CANAVESE - Il Catechismo, sei anni di cammino per la crescita umana e spirituale di ragazzi e ragazze - Il servizio generoso e appassionato dei catechisti -

Un grazie sincero va ad Anastasia, Suor Angela, Berthe, Donatella, Franca, Francesca, Giulia, Suor Hoda, Laura, al Diacono Livio, Rosaria, Ornella, Raffaele, Robertilla e al Diacono Simone

(Don Antonio Luca Parisi) – Il percorso di catechesi delle Parrocchie di San Giacomo e San...

CUCEGLIO, OZEGNA, AGLIE’, LUSIGLIE’, SAN GIORGIO C.SE – Il pellegrinaggio giubilare di 5 comunità unite

(fabrizio conto) – Pomeriggio ricco di fede e di bellezza quello vissuto lo scorso 18 ottobre al Santuario del Sacro Cuore di Vische dalle Comunità Parrocchiali di Cuceglio, Ozegna, San Giorgio C.se, Agliè e Lusigliè. Le...

Per saperne di più
Caricamento

Chi non vuole lavorare, neppure mangi.

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - "Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita" - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide

tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà

Ml 3, 19-20 Dal libro del profeta Malachìa Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno....

DIETRO LO SCHERMO di GRAZIELLA CORTESE

Anna

Roma, Seconda Guerra Mondiale. I rastrellamenti nazisti imperversano, violenti. Una donna, Pina,...

RIVAROLO CANAVESE – Venti ragazzi e ragazze ricevono la Santa Cresima dal Vescovo Daniele

Pomeriggio di grande gioia, quello di ieri, sabato 15 novembre a Rivarolo Canavese: è giunto il momento tanto atteso, per il quale 20 ragazzi e ragazze si sono a lungo preparate, seguendo il Catechismo che li ha accompagnati per sei anni, dalla seconda elementare alla seconda media.
Itinerario non soltanto importante sia per l’esperienza di vita parrocchiale, con Catechisti e Catechiste, con i Sacerdoti e Diaconi, sia soprattutto perché permettere di comprendere il significato profondo dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana.
E forse non è superfluo che un “ripasso” sia offerto anche a noi, ormai adulti, che ricevemmo la Santa Cresima tanti anni fa.
Così, ecco, cliccando qui, con le parole del Catechismo della Chiesa Cattolica, il secondo dei sette Sacramenti
***
Sabato 15 novembre, dunque, i cresimandi si sono ritrovati in Rivarolo, dapprima (alle 17,15) per un incontro personale con il Vescovo, Mons. Daniele Salera presso la cappella della Scuola Immacolata Concezione: un momento di conoscenza e dialogo che volentieri il Presule ha dedicato ai giovani.
Poco dopo, alle 18, presso la Chiesa parrocchiale di San Giacomo, la Liturgia propria della Confermazione, con le Letture della XXXIII domenica del Tempo Ordinario
Ml 3, 19-20; Sal 97; 2 Ts 3, 7-12; Lc 21, 5-19.
che il Vescovo ha commentato nel corso dell’omelia.
Mons. Salera ha ricordato che la vita è un dono e come tale va custodita; va custodita ogni giorno, facendo scelte giuste, aiutati dal discernimento.
Ma anche la Fede è un dono e anche la Fede ha bisogno di essere custodita, va “innestata”; innestata nella Chiesa. La Fede che non sia innestata nella Chiesa è destinata a perdersi.
Per custodire appieno il dono della Fede dobbiamo fare nostro il dono del “timor di Dio”, che non è “avere paura” di Dio, ma significa riconoscerci figli di un Padre, riconoscere in Lui il Creatore.
Così, dobbiamo riconoscere che non siamo noi il centro dell’Universo, che la nostra vita si gioca con la relazione con un “Altro” (con la A maiuscola), che è più grande.
Sicchè il timore di Dio permette di vivere nella giusta relazione il rapporto con Lui e poi anche il rapporto con tutti gli altri.
Il terzo punto toccato dall’insegnamento di Mons. Salera è che è possibile custodire la vita quando si diventa capaci di donarla.
Dunque, la vita che è un dono, si custodisce donandola per gli altri, proprio come ha fatto Gesù per noi, per il riscatto dei nostri peccati.
***
La Liturgia, presieduta dal Vescovo, è stata concelebrata dal Parroco Don Raffaele Roffino e dal Vice Parroco, Don Antonio Luca Parisi, assistendo il Diacono Livio Bellino.
Molto apprezzati i canti offerti dalla Corale parrocchiale diretta dalla Signora Elena Geranio; all’organo il Maestro Arnaldo Conta Canova, al flauto traverso la Signora Anita Zuffi.
***
Ma vediamo ora i “protagonisti” di questa giornata, i giovani che hanno ricevuto la Santa Cresima.
Sono stati venti:
Bellu Rebecca, Brienza Sofia, Cognini Francesco, Crepaldi Ada, Cuciniello Caterina e Nicola, D’Ambrosi Francesco, Dolce Luca, Donetti Aaron, Forzano Francesca, Gallinatti Leonardo, Gandolfo Carlo e Michele, Lerose Gabriele Antonio, Moretto Elia, Naretto Margherita, Pavani Matteo, Ronchetto Mia, Salmeri Caterina e Terrando Leonardo.
Tutti formati dai Catechisti Laura Tonso e Raffaele Maggio.
**
Per restare sempre aggiornati sulla comunicazione pastorale proposta da www.risvegliopopolare.it, è possibile iscriversi al nostro
Canale di Whatsapp – cliccando qui –
Ciascuno di Voi (ogni persona, Parrocchia, gruppo, Ente, Istituto) può inviare corrispondenze, appunti, fotografie, brevi filmati, anche utilizzando la casella mail dedicata all’edizione web
risveglioweb@risvegliopopolare.it
 che sarà come sempre scaricata ogni giorno.
Tutti i Vostri contributi saranno subito esaminati.
 Chi preferisce potrà utilizzare whatsapp al numero
 335 8457447 
Grazie
 ***
 

PAROLA DI DIO – «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno»

2 Sam 5, 1-3
Dal secondo libro di Samuele.
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Sal 121
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
Col 1, 12-20
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Lc 23, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
Un re, Davide (secondo re di Israele) e tutte le tribù indicano l’appartenenza (prima lettura).
Appartenenza che è di “tutto” l’essere: ossa e carne.
Il “legame di sangue”.
Dopo Saul le tribù si “compattano” sotto la guida di Davide, che è “appartenenza”, che “guida” e “conduce” e che è “promessa del Signore”.
Davide “conduce e riconduce”.
Davide “unto”.
Samuele lo aveva “consacrato” con l’unzione a Betlemme, la sua città di nascita e Davide conclude con gli anziani di Israele un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed “essi unsero Davide re d’Israele”.
Il rito dell’unzione era pratica di conferimento per un incarico sacro, ed in forza di esso il re veniva designato “unto” cioè mashiah (in greco christos).
Davide “scelto” da Dio e confermato dai rappresentanti delle tribù, un’alleanza, con diritti e doveri tra i contraenti: il re a “servizio” del popolo “davanti al Signore”, garante del “patto”.
Un’alleanza ed una appartenenza, un “mandato” da Dio: “Tu pascerai…”
La “guida” per il popolo e il popolo che si “affida”. Sappiamo quanto sia “bello” lasciarsi “guidare” e avere “cura” per le cose che “stanno a cuore”.
La “cura che guida”, che sa “condurre”…
Il “leader” della storia, a “nome di Dio”.
La “custodia” del popolo con il “titolo regale”.
Re di Israele.
Capacità, intelligenza, coraggio, tenacia, vittorie sui nemici… Davide si “distingue”… ma non basta…
La “cura” della pazienza dell’attesa, la cura dei gesti della speranza, delle attenzioni che troppo spesso anche come Chiesa non sappiamo più donare… troppo nelle “faccende affaccendati” si “dimentica” della cura paziente… “pascere”… verbo interessante (e ricordiamo “ripreso” da Gesù esortando Pietro (cfr.Gv 21,16 e Pietro negli Atti degli Apostoli “esorterà” di anziani” cfr.  1Pt 5,1-4 e At 20,28) indica il “provvedere il cibo alle pecore”, ma anche “avere cura, governare, proteggere, dirigere, curare con tenerezza”.
Verbo della “responsabilità”.
La “guida” di una comunità che “guida”, “cura”, “ha a cuore” con “responsabilità”.
Davide “pastore del popolo”.
Alla “casa di Davide” apparterrà la discendenza di Gesù: Dio prepara  la “cura” l’Incarnazione del Figlio.
Dio prepara il “tempo” con cura.
Il “senso” per il “senso” del tempo e della storia.
Promessa al popolo.
Promessa che si realizzerà in quel “Pastore buono”, Cristo le cui cose sono state create “per mezzo di lui e in vista di lui” (seconda lettura), Lui che è stato il primo a vincere la morte e ad aprire a tutti il cammino verso Dio.
Così egli ha sottomesso al proprio potere i troni, le dominazioni, i principati e le potestà.
La ri-velazione di Cristo, “Signore dell’universo”.
Ri-velare… aprire al Mistero, ma anche nascondere ciò che non si può comprendere proprio perché Mistero: Cristo “immagine” del Dio “invisibile”.
Cristo, pienezza della Chiesa, Cristo “immagine e somiglianza” dell’uomo, di cui ri-vela la dignità.
Dignità della potenza e regalità di Dio, “ri-conosciuta” in quelle parole del malfattore sulla croce: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno” (Vangelo).
Atto d’Amore assoluto che ri-vela il Regno.
“Venga il tuo Regno”… ha insegnato a pregare così Gesù, con questa richiesta…
E quel Regno è lì su quel trono-croce che rivela in pienezza l’annuncio del futuro di quel seme gettato…
Sulla sua testa sarà appesa la condanna INRI: lo ha deciso Pilato… “Tu sei Re?”
Quale “trono” per questo Re?
Un Suppedaneum inchiodato su uno Stipes , appeso ad uno patibulum?
Eppure quel malfattore riconoscere il Re… “ricordati di me…” e come può Dio dimenticare?.
Un Re con il cuore misericordioso, che non scorda, che “porterà” nel suo Regno.
E tra tutti quelli che ai piedi di Gesù aspettano il “miracolo” e la “ dimostrazione” della “regalità”, si ode quel sussurro… non una voce… la timida parola pronunciata a fatica per il dolore della crocefissione, una sorte a lui “meritata” che riconosce che Gesù è “vittima” dal cuore regale.
Il “malfattore” giustamente condannato al patibolo della croce che “vede” la bontà di Gesù, che ri-conosce, “svela” e “ri-vela” la bontà di Gesù.
“Io che sono malfattore riconosco che tu non lo sei, ri-conosco che tu sei buono, che il tuo è Regno di Bontà e di Amore”.
L’evangelista Luca ci narra che mentre il “il popolo stava là a vedere” quella crocefissione, mormora, parla, si interroga… In realtà, il verbo utilizzato è  theoréo, “contemplare, guardare riflettendo”, non è solo “guardare con curiosità”, “osservare”… è contemplare e riflettere…
Quella “crocefissione” non è come le altre…
Su quella croce c’è un Re: “Gesù Nazareno Re dei Giudei…” la condanna ad un “Re”.
Ma quel “Re”, proprio da quella croce, non “salverà se stesso”, ma “salverà il mondo”.
La “miopia” di chi guarda senza comprendere e la “voce flebile” ma veritiera di chi “vede” il “Regno” di pace e di giustizia.
La “regalità” di Dio osteggiata e ridicolizzata, giudicata “blasfema” a causa di quell’attesa non corrisposta… dovrebbe salvarsi se è il messia, dovrebbe scendere dalla croce se è re… (ricordiamo la precisione dei termini utilizzati nel brano dall’evangelista: verbo empaízein come ridicolo commento e scherno v.36;  come oltraggio ed ingiuria verbo blasphemeîn  v.39).
La “regalità riconosciuta” dal malfattore, tanto che “rimprovera” l’altro malfattore crocifisso “giustamente” e “meritatamente” (v. 40: verbo epitimáo) “Non hai timore…”.
Non la “paura”… il “timore” davanti ad un Re.
“Riconosco la tua innocenza nella Verità”.
A quel Re una “conversione”.
Quel regno che è “giunto” e che richiede il “convertitevi e credete”… la fede di chi ha “visto” il Re dal cuore misericordioso e puro, ricco di Grazia.
Il Re che “risponde”… “oggi con me sarai”… non sarai più solo, la tua esistenza è in me, per me, con me…
Oggi… il tempo “compiuto”… il Regno “abbracciante”, la comunione con Dio.
Il “dono” del Re in croce: il Re che “vede” e riconosce pur in ogni “malfattore” che c’è in noi, il seme del pentimento, la briciola del bene, la scintilla dell’ “immagine e somiglianza”…
Il “Re del bene”, il “Re dell’Amore donato”, il “Re della tenerezza misericordiosa”, il “Re che usa il suo “ultimo fiato” per “re-galare il Paradiso”, per “fare un posto nel Regno”…
“Ricordati di me…” non perché ho “paura”, ma perché “vedo il tuo Bene”, vedo il “tuo Regno”…
“Ricordati di me…” e “portami con Te”.
E la preghiera del “Padre nostro” con quella invocazione, diventa la preghiera del “Regno di Dio”, dell’accoglienza della Parola e del seme gettato, della pazienza che sa attende, dello sguardo che sa “vedere” il Re oltre gli oltraggi, gli sputi, i rivoli di sangue.
La preghiera del Padre nostro diventa la preghiera del Regno di pace, di giustizia, di misericordia, di perdono.
La preghiera del Padre nostro diventa la “preghiera del bene”, di quel Figlio, Incarnato, Re crocefisso che “non ha fatto nulla di male”, ma che attraverso il dolore, la sofferenza, la morte, condurrà nel Suo Regno.
La preghiera con quelle invocazioni del Padre nostro diventa la “preghiera del Regno dell’ostinato e tenace Bene”, dell’immenso e incommensuralbile  Amore.
Amore eterno.

STRADECITTAMETROTO – Interruzioni per lavori sulle Provinciali 61 di Issiglio e 193 della Colletta

Per consentire il completamento della manutenzione straordinaria della pavimentazione, è prevista la chiusura della Strada Provinciale 61 di Issiglio tra il Km 8+700 e il Km 10+200, nei territori dei Comuni di Castellamonte e Issiglio, da lunedì 24 a venerdì 28 novembre dalle 8 alle 18 e comunque non oltre il termine di esecuzione dei lavori.
Nel territorio del Comune di Giaveno, per consentire la rappezzatura della pavimentazione ove necessario, è istituito il divieto di transito per delimitazione dell’area di cantiere sulla Strada Provinciale 193 della Colletta dal Km 7 al Km 10+600 (borgata Case Cont) da lunedì 24 a venerdì 28 novembre dalle 8 alle ore 18, per il tempo strettamente necessario all’esecuzione dei lavori.
Redazione Web
***
Per restare sempre aggiornati sulla comunicazione pastorale proposta da www.risvegliopopolare.it, è possibile iscriversi al nostro
Canale di Whatsapp – cliccando qui –
Ciascuno di Voi (ogni persona, Parrocchia, gruppo, Ente, Istituto) può inviare corrispondenze, appunti, fotografie, brevi filmati, anche utilizzando la casella mail dedicata all’edizione web
risveglioweb@risvegliopopolare.it
 che sarà come sempre scaricata ogni giorno.
Tutti i Vostri contributi saranno subito esaminati.
 Chi preferisce potrà utilizzare whatsapp al numero
 335 8457447 
Grazie
 ***

La Parola che ci chiama, ci sfida, ci impegna – Commento al Vangelo di domenica 23 novembre

La festa di Cristo Re dell’Universo, domenica prossima, arriva ogni anno come una provocazione gentile ma decisa. Mentre il mondo continua a immaginare il potere come dominio, prestigio, vittoria, il Vangelo ci presenta un Re inchiodato a una croce. È un’immagine che rompe gli schemi: “quel” Re non solo non si difende, ma sembra persino “perdere”. Ma da quella debolezza nasce una potenza nuova, capace di cambiare la storia.
Nel brano di Luca, tutto sembra gridare contro Gesù. Il popolo osserva da lontano, i capi lo deridono, i soldati lo provocano. Tutti ripetono la stessa richiesta: “Salva te stesso.” È il ritornello della logica umana: prima i tuoi interessi, poi il resto. Ma il Regno che Cristo inaugura non si fonda sull’autoaffermazione; nasce, invece, da un amore che non smette di donarsi nemmeno nel momento più buio.
È qui che si rivela la regalità di Gesù: non nella forza che impone, ma nella fedeltà che resta. Non in un potere che schiaccia, ma in una presenza che libera. E in mezzo a tanta derisione, spunta una voce limpida, fragile e coraggiosa, quella del “buon ladrone”. È l’unico che vede il Re proprio quando tutti vedono uno sconfitto. Non chiede miracoli, non pretende una salvezza immediata, ma affida la sua vita a quel volto sfigurato: “Gesù, ricordati di me!”.
È una delle preghiere più semplici e più vere del Vangelo. Ed è la preghiera che ogni cristiano può fare quando non ci sono più parole. La risposta di Cristo è la dichiarazione regale più sorprendente della storia: “Oggi con me sarai nel paradiso”.
Non domani, non quando sarai perfetto, non dopo un cammino senza scivoloni. Oggi. Il Regno di Cristo è un Regno che si apre nel presente. La festa di Cristo Re ci invita a invertire la rotta, a scegliere ogni giorno la via del bene anche quando sembra poco “conveniente”, di restare fedeli anche quando nessuno applaude, di ricordare che la forza più grande è quella che non grida. Cristo Re ci insegna che la salvezza non passa dall’autoaffermazione, ma dalla relazione; non dalla fuga, ma dalla fiducia. E che ogni volta che diciamo “Ricordati di me”, Lui risponde con un “Oggi” che apre il cuore e rimette in cammino.
Lc 23,35-43
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

RIVAROLO CANAVESE – “Chi non si forma, si ferma” – Per saperne di più, leggiamo l’articolo

(pietro marchiandi) – “Chi non si forma, si ferma”.
È questo lo spirito che anima il percorso di formazione Animatori rivolto ai ragazzi della scuola superiore delle Parrocchie di San Giacomo e San Michele di Rivarolo Canavese.
Un cammino prezioso, che da ottobre a maggio accompagna una trentina di giovani desiderosi di mettersi in gioco, crescere umanamente e spiritualmente, e imparare a diventare protagonisti attivi della vita dell’Oratorio.
Gli incontri si svolgono ogni due settimane, il venerdì sera, dalle 20.45 alle 22, negli spazi dell’Oratorio di San Michele.
A guidare i ragazzi in questo percorso ci sono il Viceparroco Don Antonio Luca Parisi, il Diacono Simone Mezzano e l’Educatore Alessandro Elia, che con entusiasmo, passione e competenza affiancano i giovani nelle varie tappe della formazione.
Il cammino, fino al periodo di Natale, è strutturato in tre momenti fondamentali, pensati per accompagnare gli adolescenti in una crescita equilibrata tra interiorità, testimonianza e servizio.
La prima tappa è quella della testimonianza, proposta attraverso le figure di Gianluca Firetti e David Buggi: due giovani che, con la loro storia di fede vissuta nella fragilità e nel coraggio, diventano esempio concreto di come il Vangelo possa trasformare la vita.
Riflettere sulle loro esperienze aiuta gli Animatori in formazione a comprendere che servire gli altri non è solo un compito tecnico, ma nasce da un cuore capace di ascoltare, accogliere e donarsi.
La seconda tappa riguarda la preghiera, approfondita attraverso due momenti di Lectio Divina sui brani della Genesi (Gen 1, 1-5 e Gen 1, 6-31). I ragazzi sono invitati a riscoprire la bellezza della Parola di Dio come luce che orienta le scelte, dà senso al proprio cammino e aiuta a costruire relazioni autentiche, fondate sul rispetto e sulla gratuità.
La terza tappa è dedicata all’animazione, cuore del servizio oratoriano.
Qui i giovani imparano concretamente a organizzare e gestire eventi comunitari, come la festa di inizio anno e la festa di Natale: un laboratorio di responsabilità, collaborazione e creatività, dove ogni ragazzo può scoprire i propri talenti e metterli a disposizione del gruppo.
Il percorso Animatori non è solo una serie di incontri: è un investimento sulla crescita dei giovani, sulla loro capacità di diventare adulti solidi, responsabili e capaci di donarsi. Perché davvero, come ricorda il motto che accompagna il cammino, “chi non si forma, si ferma”.
E questi ragazzi, insieme alle loro comunità, hanno scelto di camminare.
***
Per restare sempre aggiornati sulla comunicazione pastorale proposta da www.risvegliopopolare.it, è possibile iscriversi al nostro
Canale di Whatsapp – cliccando qui –
Ciascuno di Voi (ogni persona, Parrocchia, gruppo, Ente, Istituto) può inviare corrispondenze, appunti, fotografie, brevi filmati, anche utilizzando la casella mail dedicata all’edizione web
risveglioweb@risvegliopopolare.it
 che sarà come sempre scaricata ogni giorno.
Tutti i Vostri contributi saranno subito esaminati.
 Chi preferisce potrà utilizzare whatsapp al numero
 335 8457447 
Grazie
 ***
 

Caricamento