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L'8 dicembre, Solennità dell'Immacolata Conezione della Beata Vergine Maria

FELETTO - La Madonna torna "in alto" dopo essere scesa tra il popolo: sempre devoto, sempre orante, sempre animato da amore filiale per la Madre di Dio, dell'umanità e della Chiesa - Santa Messa presieduta dal Card. Arrigo Miglio, concelebrata dal Parroco Don Stefano Teisa - 

Ampia sintesi dell'omelia dettata dal Cardinale -

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Lunedì 8 dicembre festa dell’Immacolata...

Incontro di formazione proposto dall'Ufficio Catechistico Diocesano

IVREA - Grande partecipazione all'incontro dei Catechisti diocesani per la formazione con Don Andrea Cavallini - Molto importante il tema trattato: "Il senso religioso del bambino - INTEGRALE IN VIDEO - La lezione di Don Cavallini, poi l'omelia di Mons. Daniele Salera e il conferimento del mandato ai Catechisti -

Come proporre la Fede ai bambini ed ai ragazzi in una società secolarizzata?

Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da...

La Virgo Fidelis, festa istituita da Papa Pio XII l'11 novembre 1949

PONT CANAVESE - La Compagnia di Ivrea dell'Arma dei Carabinieri agli ordini del Capitano Armir Gjeci ospite della Parrocchia retta da Don Gian Paolo Bretti per la celebrazione della Festa dedicata alla loro Patrona - Ha presieduto Liturgia il Ten. Col. Don Diego Maritano, Cappellano Militare dei Carabinieri, Comando Legione Piemonte e Valle d'Aosta - IL VIDEO E LA GALLERY DI 40 IMMAGINI

Il 21 novembre si ricorda anche la Presentazione di Maria al tempio ed il sacrificio dei Carabinieri nella battaglia di Culqualber in Etiopia, nel 1941. 

(giancarlo guidetti) – Chiesa gremita presso la parrocchia di S. Costanzo di Pont Canavese per la celebrazione della festa della “Virgo Fidelis ” patrona dell’ Arma dei Carabinieri, sabato 22 novembre...

San Martino, il Vescovo che con il dono del mantello fece fiorire l'estate

VILLAREGGIA - Sempre viva la devozione a San Martino di Tours - Festa patronale di Fede, devozione, amicizia - Un po' di storia e poi la cronaca di giorni intensamente vissuti nella gioia e nella Speranza - La poesia a San Martino - VIDEO E GALLERY

Sempre numerosa la partecipazione di popolo alle iniziative proposte dal Parroco Don Alberto Carlevato

(Testo di Martina Acotto, immagini di  Lucia Carra, Gabriele Bisco, Martina Acotto, Sandro Frola, Claudio Frassà, Mirella Nigra, Paolo e Sara Iorio) –  San Martino di Tours è uno dei Santi più venerati in Occidente. Nato...

Alle giornate di studio quest'anno tenutesi a Torino dal 3 al 7 novembre hanno partecipato più di 150 rappresentanti di Santuari di cui è costellata la Penisola

VEROLENGO / LA MADONNINA - I Rettori ed Operatori dei Santuari italiani riuniti a Torino per il 59° Incontro Nazionale di riflessione e preghiera hanno visitato il Santuario che è punto di riferimento per la spiritualità di un territorio vasto, ai confini tra le Diocesi di Ivrea, Torino, Vercelli, Casale Monferrato - Il Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera ha portato il saluto - IL VIDEO

Accolti dal Rettore del Santuario Don Valerio D'amico per la Liturgia presieduta da Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi e Foligno, concelebrante il Card. Enrico Feroci - 

Si è concluso venerdì 7 novembre il 59° incontro dei Rettori e Operatori dei Santuari italiani che fanno parte del “Collegamento dei Santuari Italiani”, quest’anno riunitisi a Torino, al Valdocco. L’appuntamento si è collocato...

Gli incontri proseguono fino al 13 maggio 2026

RIVAROLO CANAVESE - La vita in Cristo: i 10 Comandamenti - Ciclo di catechesi sul Decalogo mosaico: ancora una bella iniziativa per la formazione dei laici ideata dalle Parrocchie di San Giacomo Apostolo e San Michele Arcangelo 

Relatori dei primi tre incontri Mons. Gianmario Cuffia, Padre Alessandro Codeluppi C.O. e Don Massimiliano Marco

(Giulia Michela Demaria) – Le Parrocchie di San Giacomo e San Michele in Rivarolo Canavese...

DA BORGO REVEL A CRESCENTINO – Il coro parrocchiale di S.Anna per il Concerto di Natale: tutto esaurito

(elisabetta acide) – Da sempre la musica è “linguaggio universale”, attraversa la nostra vita, non ha “spazio” né “luogo”, eppure riesce ad essere il “linguaggio della vita”, con le sue note struggenti, allegre,...

Per saperne di più
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LA CHIESA È VICINA AI GIOVANI, AGLI ANZIANI, ALLE FAMIGLIE: SOSTENIAMOLA SU WWW.UNITINELDONO.IT

La comunicazione nella coppia cristiana

Tema del Campo Famiglie diocesano svoltosi a Torgnon col Vescovo Daniele

Che importanza dai a chi fa sentire gli anziani meno soli? A chi aiuta i ragazzi a prepararsi al...

Mentre la comunità si prepara ad accogliere il Card. Arrigo Miglio ed il Vescovo Daniele

CUCEGLIO - Sempre più famosi in tutta Italia I presepi ant ij süch - Trasferta aretina coronata dal successo con tre opere di valore - Il Segretario Fabrizio Conto con i Consiglieri Stefano Bonatto e Mario Riva hanno  consegnato tre presepi che  saranno esposti alla sesta mostra di arte presepiale a Sansepolcro -

I tre autori: MARINA BESSOLO (Cuceglio), GIUSEPPE ROLANDO (Sparone), CHIARA ED EMANUELE RIVA e GIANFRANCA TARRO (Cuceglio.

Trasferta nella Provincia di Arezzo nella scorsa settimana, per una parte del Direttivo...

VERCELLI – Il Sindaco Avv. Roberto Scheda visita i “Presepi ant ji süch” giunti nella Diocesi eusebiana

Sono arrivati a Vercelli soltanto questa mattina, 11 dicembre, ma già hanno avuto l’onore di una visita del Sindaco Avv. Roberto Scheda e del Vice Presidente del Consiglio Comunale, Cav. Gianni Marino.
I “Presepi Ant ji süch” erano, del resto attesi.
Già al termine della S.Messa nella Solennità dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria, il parroco del Sacro Cuore al Belvedere li aveva annunciati, in un momento certo capace di suscitare l’attenzione più viva dei cuori: sappiamo come sia tradizione della parrocchia affidata ai Salesiani sin dai tempi di San Giovanni Bosco, al termine della S.Messa dell’8 dicembre, riunirsi nel grande cortile del compendio (che comprende anche il Centro di formazione professionale e l’oratorio), proprio di fronte alla sacra effige della Vergine, per pregare la preghiera dell’Ave Maria.
Così è stato anche quest’anno: i fedeli hanno composto un grande cerchio e, tenendosi per mano, hanno pregato con la preghiera che attinge le parole dal Vangelo di San Luca e secondo la formula definitiva che sarebbe poi stata consegnata al popolo di Dio da Papa San Pio V, nel 1568.
Prima della benedizione finale, il Parroco Don Claudio Giovannini ha annunciato l’imminente arrivo di questi singolari presepi, nati da un’intuizione di Piero Carrera (originario di Cuceglio, ma da tempo residente ad Agliè, in Canavese) e così, in questi giorni, in tanti hanno chiesto informazioni.
Informazioni che sono sintetizzate in questa presentazione:
Presepi ant ji süch – Presentazione
ma torneremo presto sull’argomento ed
è possibile visitare il sito dell’associazione
che da ormai 20 anni si cura di fare conoscere queste opere in tutta Italia ed ora, dopo l’esposizione di Cracovia, nel Mondo.
Anche il Santo Padre Francesco ha potuto ammirarli.

I presepi nei süch (nei ceppi) resteranno a Vercelli fino all’Epifania.
Perchè anche a Vercelli, dopo Arezzo, Roma, Cracovia, il Trentino, l’esposizione torinese in Maria Ausiliatrice?
Perchè a Cuceglio – sede dell’Associazione – hanno avuto un’idea di grande valore dal punto di vista spirituale, storico e pastorale: Cuceglio è una delle tre Parrocchie della Diocesi di Ivrea che sia intitolata a Sant’Eusebio (le altre sono Montalto Dora e Bollengo), sicchè si accarezza l’idea di promuovere sempre più, cogliendo questa sintonia, i legami (quasi un “gemellaggio”) tra i luoghi eusebiani.
Ne parlammo già qualche tempo fa
Oggi, si diceva, il Sindaco in persona, insieme al vice presidente del Consiglio Comunale, è riuscito a ritagliarsi uno spazio, pur nel corso di una mattinata densa di appuntamenti per una visita ed anche per un saluto cordiale a Don Claudio.

(il Parroco è al momento impedito alla deambulazione per motivi di salute)
L’iniziativa è stata possibile grazie a Piero Carrera ed alla sua gentile Signora.

Del Parroco – che ha accolto subito con disponibilità e generosità la proposta – si è già detto.
Prezioso l’aiuto del Sagrestano Giovanni Bergo; agli arredi ha pensato la Dott.ssa Silvia Colombano.
Grazie a tutti e “stay tuned” per i prossimi appuntamenti.

RIVAROLO CANAVESE – La vita in Cristo: i 10 Comandamenti

(Giulia Michela Demaria) – Le Parrocchie di San Giacomo e San Michele in Rivarolo Canavese hanno inaugurato quest’anno un percorso di catechesi comunitarie dedicato alla riscoperta del Decalogo mosaico, cuore pulsante della rivelazione biblica e fondamento etico della vita cristiana. La scelta pastorale di prendere come riferimento la pagina del Deuteronomio, capitolo 5, colloca questo itinerario nella grande tradizione della Chiesa, che riconosce nei Dieci Comandamenti non soltanto norme morali, ma un’ alleanza d’amore tra Dio e il suo popolo.
In una società in cui spesso l’urgenza del quotidiano lascia poco spazio alla dimensione spirituale, la Parola di Dio diventa bussola e nutrimento. Gesù stesso ci invita a scrutare il testo sacro quando afferma: «Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna; sono proprio esse che danno testimonianza di me» (Gv 5, 39).
E San Girolamo, Padre della Chiesa, ricordava con forza:
«Ignorare le Scritture è ignorare Cristo».
È proprio da questa consapevolezza che nasce la proposta delle due Parrocchie rivarolesi: far risuonare la Parola nella comunità, ascoltarla insieme e lasciarsi trasformare dalla sua luce.

Il cammino si è iniziato mercoledì 15 ottobre con la prima catechesi dedicata al Primo Comandamento, guidata da Mons. Gianmario Cuffia, Cancelliere Vescovile e Parroco di Foglizzo.
L’incontro ha avuto un taglio prevalentemente teologico, accompagnando i presenti a contemplare il primato di Dio nella vita dell’uomo.
Porre il Signore al centro non significa rinunciare alla libertà, ma riconoscere la fonte della vera felicità, abbandonando gli idoli che spesso appesantiscono il cuore.

Il secondo appuntamento si è svolto mercoledì 12 novembre, dedicato al Secondo e Terzo Comandamento, con la catechesi di Padre Alessandro Codeluppi C.O., Viceparroco di Borgofranco d’Ivrea e Amministratore parrocchiale di Baio Dora, Carema e Nomaglio.
L’incontro ha assunto un taglio più filosofico, portando a riflettere sull’uso del Nome di Dio e sul valore del tempo sacro.
Il giorno del Signore non è soltanto osservanza, ma occasione di riposo, relazione e rigenerazione spirituale.

La terza catechesi si è svolta mercoledì 10 dicembre e ha affrontato il Quarto Comandamento, con l’intervento di Don Massimiliano Marco, Viceparroco di Agliè, Cuceglio, Ozegna, San Giorgio Canavese e Amministratore parrocchiale di Lusigliè.
L’approccio, questa volta più pastorale, ha aiutato a comprendere il comandamento come invito a costruire relazioni familiari basate sul rispetto, sull’ascolto e sulla cura reciproca, valori indispensabili nella vita di ogni comunità.
Gli incontri si svolgono il mercoledì alle ore 20.45, presso il teatro parrocchiale dell’Oratorio di San Michele, in Via Fiume 15.
Le porte restano aperte a tutti coloro che desiderano lasciarsi interpellare dalla Parola, credenti e simpatizzanti.
Sono già calendarizzati i prossimi appuntamenti, a cui le Parrocchie rivolgono un caloroso invito alla partecipazione:
– 14 gennaio – V Comandamento: Don Alberto Nigra, Professore di Patrologia e Greco biblico presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – Sezione parallela di Torino;
– 11 febbraio – VI Comandamento: Don Stefano Teisa, Parroco di Feletto e Lombardore;
– 11 marzo – VII Comandamento: Don Davide Mazza, Parroco di Salerano Canavese e Samone;
– 15 aprile – VIII Comandamento: Don Mario Viano, Parroco di Bosconero e San Benigno Canavese;
– 13 maggio – IX e X Comandamento: Don Federico Botta, Viceparroco di Cuorgnè, Front e Rivarossa.
Proseguire insieme in questo cammino significa accogliere l’invito del Signore a crescere nella fede e nella conoscenza della sua Parola: un’occasione preziosa per tutta la comunità rivarolese.

 

IVREA, ASTI E SIENA – Successo per la prima edizione del confronto nazionale sui grandi eventi urbani

Il Teatro Giacosa di Ivrea, venerdì 5 dicembre, si è trasformato in un laboratorio di confronto e riflessione, ospitando la prima edizione del convegno nazionale dedicato ai grandi eventi urbani, con la partecipazione di Ivrea, Asti e Siena. La serata ha celebrato la cultura, l’identità e l’organizzazione che rendono unici eventi come il Carnevale di Ivrea, il Palio di Asti e il Palio di Siena, dando vita a una rete di buone pratiche da condividere tra città.
La serata si è aperta con una sorpresa che ha immediatamente dato profondità al senso dell’incontro.
Lo scrittore e antropologo Marco Peroni ha portato sul palco un frammento del suo libro “Maestria Canavesana. Mani pensanti, voci narranti, spiriti liberi”, raccontando la storia di Pietro Corzetto Vignot, figlio della Valchiusella e inventore della Sfera Metidica. Le sue parole, intessute di memoria e di meraviglia, hanno restituito l’immagine di un uomo che, con creatività e coraggio, seppe guardare oltre i confini del proprio tempo.
La sua vicenda, pionieristica e imperfetta, è diventata la metafora della serata: l’idea che dietro ogni grande impresa collettiva – così come dietro ogni grande evento – ci sia un insieme di gesti straordinari e spesso invisibili, un sapere che nasce dal territorio e si rinnova nella comunità.
Il dialogo tra le tre città ha intrecciato il valore culturale e simbolico delle tradizioni con l’impatto sociale e organizzativo sul tessuto urbano. Ivrea, con gli interventi del Sindaco Matteo Chiantore e del Presidente della Fondazione dello Storico Carnevale, Alberto Alma, ha portato la storia del suo Carnevale, festa di libertà e partecipazione, presentata come “passione antica e spirito aperto”.
Asti, attraverso l’intervento dell’Assessore al Palio Riccardo Origlia con l’architetto Angelo Demarchis ha raccontato la fierezza di un Palio radicato in 750 anni di storia e tradizione, capace di attraversare generazioni e aprirsi al futuro. Siena, con il contributo dell’Assessore Giuseppe Giordano e del Dirigente Cultura e Turismo Roberto Barbetti, ha aperto uno sguardo sulle Contrade, sulla loro forza identitaria e sulla loro straordinaria capacità di essere, ancora oggi, una comunità nella comunità.
Sono comunità educative e civiche che rappresentano le radici culturali del Palio e hanno importanti implicazioni sociali nella contemporaneità, facendosi spesso carico di piccoli e grandi problemi quotidiani e delle condizioni di fragilità.
Per Ivrea il Sindaco Matteo Chiantore e Alberto Alma hanno sottolineato l’importanza della tradizione come motore di identità e partecipazione ricordando che il Carnevale è un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità e rafforza i legami sociali. È stato evidenziato anche il ruolo positivo dei giovani che animano la partecipazione e rafforzano i legami civici. Hanno ribadito la necessità di crescere senza snaturare, mantenendo equilibrio tra autenticità, sicurezza, sostenibilità e impatto urbano.
L’Assessore di Siena, Giuseppe Giordano, ha ricordato come il Palio sia una forma di vita civica: “Le nostre Contrade sono comunità educative, emotive e civiche. Nessuna tradizione resta viva da sola: vive perché la mettiamo in relazione, perché la sappiamo rinnovare senza alterarne l’anima”.
Il Sindaco di Asti, Maurizio Rasero, impossibilitato a essere presente, ha inviato un messaggio sottolineando l’importanza del confronto: “Sono manifestazioni che contribuiscono a rendere l’Italia conosciuta e apprezzata nel mondo. Raccontare le nostre esperienze e riflettere insieme su ciò che ci unisce permette di custodire le tradizioni guardando al futuro con apertura e ambizione”.
Da tutte e tre le città è emerso, infatti, un sentimento comune: l’idea che queste manifestazioni non siano semplici appuntamenti del calendario, ma episodi fondanti di un immaginario collettivo; momenti di pathos, di coesione e di orgoglio civico, capaci di generare energie nuove anche quando le risorse materiali si assottigliano. Il divertimento, il volontariato, l’amore autentico per il territorio, la capacità creativa delle persone: tutto questo è apparso come il cuore pulsante dei grandi eventi urbani, ciò che li rende vivi e indispensabili.
Gli interventi dedicati all’approfondimento sulle sfide organizzative dei grandi eventi hanno sicuramente permesso di fare un focus specifico sull’area tecnica delle manifestazioni, presupposto fondamentale perché tutto l’evento si possa svolgere nel migliore dei modi. Ma, in realtà, le tre città hanno condiviso come la tecnologia, l’efficienza e efficacia delle azioni sia fatta anche, e soprattutto, di persone che allestiscono, preparano, puliscono, gestiscono le situazioni di emergenza.
Ogni città ha raccontato come cambia quando deve accogliere il proprio evento, come si trasforma e si adatta, come riesce a conciliare identità e innovazione, tradizione e modernità.
È emersa la complessità del coordinamento che precede il Palio di Siena, con le sue articolate fasi operative, gestite con un approccio che unisce metodo antico, strumenti tecnologici avanzati e una superba organizzazione del 118, capace di essere invisibilmente presente e pronto a intervenire in ogni momento.
Asti ha mostrato cosa significhi integrare una pista e le sue tribune nel tessuto di una città che continua a vivere, respirare, muoversi.
Ivrea ha portato l’esperienza unica di Società Canavesana Servizi, capace di rimettere in ordine una città che, per tre giorni, diventa teatro di una battaglia simbolica, reinventando spazi e percorsi con efficienza sorprendente.
Tutti atti pratici, organizzativi, coordinati frutto di anni di esperienza e lavoro. Ma la tecnica e l’organizzazione non bastano. Ciò che è emerso da ogni intervento è il lato umano ossia la presenza di persone che lavorano alacremente per le Feste e durante la feste, per permettere a tutti di goderne.
Queste testimonianze sono state portate da Luigi De Rosa, Commissario di Polizia Locale e Responsabile E.Q. del Servizio Palio, e Stefano Dami, Direttore della UOC Centrale Operativa 118 di Grosseto e Siena, per Siena; dall’Assessore al Palio Riccardo Origlia e dal Dirigente del Settore Cultura e Manifestazioni Angelo Demarchis per Asti; e dal Sindaco Matteo Chiantore, insieme al Presidente della Società Canavesana Servizi Calogero Terranova per Ivrea.
Nei giorni della manifestazione Ivrea cambia volto: spazi pubblici vengono ripensati e messi in sicurezza secondo criteri funzionali ma anche rispettosi e reversibili, e lo stesso Palazzo municipale si trasforma per accogliere attività e servizi necessari al buon andamento dell’evento. Tutto ciò richiede il coinvolgimento coordinato di tutti gli uffici comunali in un lavoro che unisce competenze tecniche, rapidità e grande sensibilità verso gli equilibri urbani.
Il Presidente di Società Canavesana Servizi, Calogero Terranova, ha illustrato la gestione del Carnevale: circa 130 operatori, 13 veicoli per raccolta e trasporto dei rifiuti e delle arance, 5 compattatori, 7 camion, 6 spazzatrici, 9 trattori e 4 ragni per la raccolta delle cassette di legno.
Le cassette vengono triturate e riutilizzate come materia prima seconda, mentre le arance diventano compost, energia rinnovabile e biometano: un esempio di economia circolare applicata a un grande evento urbano. Una straordinaria complessità resa apparentemente semplice grazie ad esperienza, coordinazione, organizzazione, passione. Ancora una volta, tratti comuni a tutte e tre le manifestazioni.
Il filo conduttore degli interventi è stato la necessità di costruire una rete nazionale di grandi eventi urbani: un luogo di scambio e conoscenza condivisa, capace di rafforzare le tradizioni senza impedirne l’evoluzione.
Il Sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha chiuso la serata sottolineando che l’incontro rappresenta l’inizio di una progettualità comune tra Ivrea, Asti e Siena: “Quello che abbiamo vissuto questa sera non è solo un incontro, ma l’inizio di un percorso che guarda lontano. Condividere visioni e buone pratiche rafforza le nostre manifestazioni e le rende modello replicabile. Innovazione e digitalizzazione, se usate con intelligenza, aiutano a proteggere ciò che ci rende unici e a far crescere le nostre comunità”.
Ha rivolto un ringraziamento speciale ad Alberto Alma e Calogero Terranova per il loro contributo fondamentale nello Storico Carnevale di Ivrea, e alle città di Asti e Siena per la generosità nel condividere esperienze. Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Laura Bettini – Radio24, che ha moderato il convegno con professionalità.
La serata si è conclusa con la consapevolezza di aver aperto un percorso destinato a crescere, costruendo dialogo, collaborazione e reti di buone pratiche tra città italiane.
Le grandi feste popolari non sono solo patrimonio culturale, ma laboratori vivi di futuro, capaci di aprire cammini di innovazione e comunità anche a livello europeo.
Redazione Web

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CANAVESE – Al cinema nel weekend

Cuorgnè, Cinema Margherita
Giovedì 11 e sabato 13 dicembre
JUJUTSU KAISEN – ESECUZIONE
Orario: giovedì 21.15; sabato 19.30
Giovedì 11 e domenica 14 dicembre
MAMMA, HO PERSO L’AEREO
Orario: giovedì 18.30; domenica 19
Dal 12 al 15 dicembre
ALDO, GIOVANNI E GIACOMO – ATTITUDINI: NESSUNA
Orario: venerdì e domenica 21.15; sabato 17.30, lunedì 18.30
Dal 12 al 15 dicembre
ZOOTROPOLIS 2
Orario: venerdì 18.30; sabato e lunedì 21.15; domenica 15-17
Sabato 13 dicembre
IL GRINCH
Orario: 15.30
Due Città al Cinema
Martedì 16 dicembre
LE CITTÀ DI PIANURA
Orario: 21.15
Ivrea, Cinema Politeama
Dal 12 al 15 dicembre
OI VITA MIA
Orario: feriali 21; domenica 16-21
Dal 13 al 15 dicembre
ALDO, GIOVANNI E GIACOMO – ATTITUDINI: NESSUNA
Orario: 18.30
Martedì 16 dicembre
HERMANN BUHL: OLTRE OGNI CIMA
Orario: 17.30-21
Effetto Cinema
Mercoledì 17 e giovedì 18 dicembre
FUORI
Orario: mercoledì 15-17.30-21; giovedì 19-21.30
Ivrea, Cinema Splendor Boaro
Giovedì 11 e lunedì 15 dicembre
MAMMA, HO PERSO L’AEREO
Orario: 21
Dal 12 al 14 dicembre
FIVE NIGHTS AT FREDDY’S 2
Orario: venerdì 21, sabato 19.15; domenica 21.30
Dal 12 al 15 dicembre
ZOOTROPOLIS 2
Orario: feriali 18.30; sabato 17-21.30; domenica 14.45-17-19.15
Sabato 13 dicembre
BUFFALO KIDS
Orario: 15
Cineclub
Martedì 16 e giovedì 18 dicembre
ONDE DI TERRA
Orario: martedì 15-17.10-19.20-21.30; giovedì 15.30-17.40
Valperga, Cinema Ambra
Dal 12 al 15 dicembre
ZOOTROPOLIS 2
Orario: feriali 19; sabato 16.30-21; domenica 14.45 – 17 – 19.15 (3D)
FIVE NIGHTS AT FREDDY’S 2
Orario: feriali 19; sabato e domenica 21.30
Dall’11 al 15 dicembre
OI VITA MIA
Orario: feriali 21.30; sabato 16.30-19; domenica 17-19.15
LUPIN III – IL FILM – LA STIRPE IMMORTALE
Orario: feriali 21.30; sabato 19 e domenica 15-21.30

TORINO E PIEMONTE – Candidatura per sperimentare, primi in Europa, la guida autonoma in città e per le applicazioni dell’intelligenza artificiale alla Sanità

Torino e il Piemonte in prima fila per le sperimentazioni dell’intelligenza artificiale negli ambiti sanitari e della mobilità.
Il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo (in videocollegamento) hanno illustrato ieri, giovedì 11 dicembre a Bruxelles il dossier per candidare Torino a diventare la città‐laboratorio dell’Unione Europea per la sperimentazione della guida autonoma e il sistema sanitario regionale per le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito diagnostico, organizzativo e per la telemedicina.
Il documento, consegnato al direttore generale della Direzione generale Comunicazione, Reti, Contenuti e Tecnologie della Commissione Europea Roberto Viola, raccoglie numeri importanti su infrastrutture già esistenti e su un ecosistema tra i più avanzati sul fronte dell’innovazione e della ricerca.
La proposta di candidatura presentata punta a trasformare queste esperienze in un ruolo formale dentro la rete europea delle città pilota della guida autonoma, con Torino pronta a ospitare nuove fasi di sperimentazione soprattutto attraverso test in ambiente reale con modelli di governance dell’AI che consentiranno anche il monitoraggio dei flussi veicolari.
“L’obiettivo è essere la prima città in Europa dove si prova a far viaggiare su una strada pubblica un auto senza conducente adibita al servizio pubblico, quindi taxi o navetta, come già oggi avviene con la sperimentazione nella zona del Campus universitario – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. – L’Europa lancerà una call nelle prossime settimane per quelle che Viola ha chiamato le città e le Regioni ambiziose e io credo che Torino e il Piemonte lo siano e su questo c’è un alto interesse da parte della Commissione Ue. Torino ha le caratteristiche giuste per quando attiene all’ambito urbano, per le competenze che offre, con il Politecnico e la filiera dell’auto e per la possibilità di attrarre investimenti: ci sono quindi tutte le condizioni perché, già 2027, possa essere una città, come San Francisco o Denver, dotata di un servizio di mobilità pubblica con auto senza conducente. Per quanto riguarda la sanità – prosegue il presidente Cirio – l’uso dell’intelligenza artificiale è legato alla possibilità di fare diagnosi anche fuori dagli ospedali: in Piemonte oltre il 40 per cento del territorio è montano ed è quindi adatto a  sperimentare in maniera estesa il sistema di cabine di telemedicina che l’Europa intende avviare e sostenere, dove è possibile fare tutti gli esami e verificare le condizioni di salute di un paziente, alla presenza di un operatore sociosanitario formato, con il medico in videocollegamento da un ospedale. Questo significa garantire davvero la sanità territoriale e portare il diritto alla salute anche nei luoghi più periferici del Piemonte, con una diagonistica capillare e efficiente”.
“Torino, oggi, – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è un laboratorio dove si sperimenta il futuro anche grazie alla sua capacità di mettere insieme la vocazione manifatturiera, che è parte integrante della sua storia e del suo presente, con la capacità di essere luogo d’innovazione e modello per la transizione ecologica. Per il 2024-2025 la città è stata Capitale Europea dell’Innovazione. Un titolo conferitole dall’Unione Europea che ne ha riconosciuta la capacità di generare e attrarre progettualità di alto livello, dalla mobilità sostenibile all’intelligenza artificiale, dalla manifattura 4.0 alla ricerca avanzata e di far dialogare università e impresa, tradizione e tecnologia. Vogliamo proporci come nodo cruciale dell’ecosistema europeo dell’innovazione e siamo certi di avere tutti i requisiti. Dallo scorso mese di ottobre è partita sulle strade della città, prima in Italia, la sperimentazione della navetta elettrica a guida autonoma AuToMove, parte del progetto Living Lab ToMove, dedicato allo sviluppo di nuove soluzioni di mobilità urbana smart e sostenibile. Un progetto che ci consente di esplorare nuove soluzioni tecnologiche in grado di assicurare spostamenti efficaci e sicuri e forti del quale, insieme ad una tradizione senza eguali nel settore dell’automotive e di un ecosistema d’innovazione così fertile, pensiamo davvero che Torino e il Piemonte possano diventare il centro di riferimento europeo per l’Intelligenza Artificiale applicata alla guida autonoma. Per queste ragione ci candideremo, insieme alla Regione Piemonte, non appena la commissione europea avrà lanciato ufficialmente la manifestazione di interesse”.
Per quanto riguarda la guida autonoma, a Torino si sono succedute nel tempo numerose progettualità che hanno consolidato la città come piattaforma di riferimento per la sperimentazione della guida autonoma in ambiente reale e dell’applicazione del concetto della Mobility as a Service.
In questo quadro, nell’ambito del Torino Mobility Living Lab, è nato AuToMove, primo servizio urbano autonomo attualmente aperto al pubblico in Italia e autorizzato tramite Sperimentazione Italia.
Una navetta connessa e integrata nel MaaS cittadino, dove l’AI è impiegata per permettere al veicolo di analizzare l’ambiente circostante e muoversi in modo sicuro e consapevole, mentre la guida rimane sotto la super visione di un safety driver. Dal 2021 a sostegno di Startup e PMI innovative opera CTE NEXT – Casa delle Tecnologie Emergenti, 700 le imprese coinvolte in 4 anni, oltre 150 quelle che hanno fruito di percorsi e servizi dedicati e oltre 35 le soluzioni testate in campo. Dentro CTE NEXT è nato anche il primo Board Etico sulle tecnologie emergenti e sull’Intelligenza Artificiale applicate in ambito urbano.
La seconda direttrice del dossier riguarda la sanità digitale, presentata come l’ossatura di un nuovo modello di servizio pubblico per integrare prevenzione, territorio e ospedale attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
Il Piemonte presenta caratteristiche demografiche, geografiche e di maturità digitale che lo rendono un contesto ideale per la sperimentazione avanzata dell’AI applicata alla sanità.
L’obiettivo del Piemonte Health Lab è creare un living lab regionale in cui sperimentare soluzioni digitali e AI-based nei segmenti della prevenzione e del territorio in aree rurali e a bassa densità abitativa.
Una sfida che trova nelle aree montane la sua applicazione più immediata e più strategica. In un territorio in cui il 40% della superficie è montano, l’intelligenza artificiale diventa un fattore di riequilibrio, prima ancora che tecnologico. Il modello proposto dal Piemonte introduce un insieme di strumenti integrati: televisita, telemonitoraggio, Fascicolo Sanitario Elettronico di nuova generazione, algoritmi predittivi in grado di segnalare precocemente situazioni di fragilità con l’obiettivo di anticipare i bisogni e portare la cura vicino alla persona.
Le aree montane, per condizioni demografiche e orografiche, diventano così il laboratorio ideale per testare soluzioni replicabili sull’intero territorio regionale e in linea con le priorità europee: European Care Strategy, European Health Data Space, AI Act e le politiche di trasformazione digitale dei sistemi sanitari.
Redazione Web
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