Tenuta Roletto
Risvegliopopolare.it

domenica 23 Novembre 2025

Reale mutua
Reale mutua
Risvegliopopolare.it

domenica 23 Novembre 2025

Oggi, 15 novembre

BETANIA DI VISCHE - Il Vescovo Daniele predica gli esercizi spirituali per coloro che Dio "non ritira dal Mondo" - Molto seguita la meditazione che ha avuto per sfondo il Cap. 2 degli Atti degli Apostoli -

 

Occasione offerta dalla Diocesi ai laici, per “fermarsi”, “incontrarsi” e riflettere sulla propria “spiritualità laicale” da vivere in modo personale e comunitario nella vita alla quale siamo chiamati come fedeli laici.

(elisabetta acide)  – Nella vita abbiamo “occasioni importanti” alle quali, a volte, non...

Incontro di formazione proposto dall'Ufficio Catechistico Diocesano

IVREA - Grande partecipazione all'incontro dei Catechisti diocesani per la formazione con Don Andrea Cavallini - Molto importante il tema trattato: "Il senso religioso del bambino - INTEGRALE IN VIDEO - La lezione di Don Cavallini, poi l'omelia di Mons. Daniele Salera e il conferimento del mandato ai Catechisti -

Come proporre la Fede ai bambini ed ai ragazzi in una società secolarizzata?

Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da...

Molto seguita l'omelia del Parroco, Don Stefano Teisa -

FELETTO - Dalla memoria della consacrazione della chiesa parrocchiale, alla solidarietà attiva per la Chiesa che oggi soffre nel Mondo - Aderendo alla Red Week (Settimana Rossa) “illuminiamo di rosso il mondo per i cristiani perseguitati”

L'8 novembre 1750 il Cardinale Carlo Vittorio Amedeo delle Lanze consacrò la Chiesa parrocchiale

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Su una pergamena esposta in sacrestia, a...

San Martino, il Vescovo che con il dono del mantello fece fiorire l'estate

VILLAREGGIA - Sempre viva la devozione a San Martino di Tours - Festa patronale di Fede, devozione, amicizia - Un po' di storia e poi la cronaca di giorni intensamente vissuti nella gioia e nella Speranza - La poesia a San Martino - VIDEO E GALLERY

Sempre numerosa la partecipazione di popolo alle iniziative proposte dal Parroco Don Alberto Carlevato

(Testo di Martina Acotto, immagini di  Lucia Carra, Gabriele Bisco, Martina Acotto, Sandro Frola, Claudio Frassà, Mirella Nigra, Paolo e Sara Iorio) –  San Martino di Tours è uno dei Santi più venerati in Occidente. Nato...

Alle giornate di studio quest'anno tenutesi a Torino dal 3 al 7 novembre hanno partecipato più di 150 rappresentanti di Santuari di cui è costellata la Penisola

VEROLENGO / LA MADONNINA - I Rettori ed Operatori dei Santuari italiani riuniti a Torino per il 59° Incontro Nazionale di riflessione e preghiera hanno visitato il Santuario che è punto di riferimento per la spiritualità di un territorio vasto, ai confini tra le Diocesi di Ivrea, Torino, Vercelli, Casale Monferrato - Il Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera ha portato il saluto - IL VIDEO

Accolti dal Rettore del Santuario Don Valerio D'amico per la Liturgia presieduta da Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi e Foligno, concelebrante il Card. Enrico Feroci - 

Si è concluso venerdì 7 novembre il 59° incontro dei Rettori e Operatori dei Santuari italiani che fanno parte del “Collegamento dei Santuari Italiani”, quest’anno riunitisi a Torino, al Valdocco. L’appuntamento si è collocato...

Una chiave per comprendere la vita, orientare le scelte e scoprire la bellezza di un Dio che accompagna e guida ogni persona

RIVAROLO CANAVESE - Il Catechismo, sei anni di cammino per la crescita umana e spirituale di ragazzi e ragazze - Il servizio generoso e appassionato dei catechisti -

Un grazie sincero va ad Anastasia, Suor Angela, Berthe, Donatella, Franca, Francesca, Giulia, Suor Hoda, Laura, al Diacono Livio, Rosaria, Ornella, Raffaele, Robertilla e al Diacono Simone

(Don Antonio Luca Parisi) – Il percorso di catechesi delle Parrocchie di San Giacomo e San...

CUCEGLIO, OZEGNA, AGLIE’, LUSIGLIE’, SAN GIORGIO C.SE – Il pellegrinaggio giubilare di 5 comunità unite

(fabrizio conto) – Pomeriggio ricco di fede e di bellezza quello vissuto lo scorso 18 ottobre al Santuario del Sacro Cuore di Vische dalle Comunità Parrocchiali di Cuceglio, Ozegna, San Giorgio C.se, Agliè e Lusigliè. Le...

Per saperne di più
Caricamento

Hanno concelebrato il Parroco Don Raffaele Roffino ed il Vice Parroco Don Antonio Luca Parisi, ha assistito il Diacono Livio Bellino

RIVAROLO CANAVESE - Venti ragazzi e ragazze ricevono la Santa Cresima dal Vescovo Mons. Daniele Salera - Molto seguita l'omelia dettata dal Presule, che ha tra l'altro ricordato come la vita sia un dono, che dev'essere custodito ogni giorno, con le scelte giuste compiute grazie al discernimento - I nomi di tutti i Cresimati - 

Per custodire appieno il dono della Fede dobbiamo fare nostro il “timor di Dio”, che non è “avere paura” di Dio, ma significa riconoscerci figli di un Padre, riconoscere in Lui il Creatore.

Pomeriggio di grande gioia, quello di ieri, sabato 15 novembre a Rivarolo Canavese: è giunto il...

Chi non vuole lavorare, neppure mangi.

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - "Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita" - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide

tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà

Ml 3, 19-20 Dal libro del profeta Malachìa Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno....

PONT CANAVESE – Festa della “Virgo Fidelis”, testimonianza di un triplice fedeltà, alla Legge, a Dio, all’uomo

(giancarlo guidetti) – Una chiesa gremita la parrocchia di S. Costanzo di Pont Canavese in cui si è celebrato la festa della “Virgo Fidelis ” patrona dell’ Arma dei Carabinieri, sabato 22 novembre 2025, per la giurisdizione della Compagnia di Ivrea della “Benemerita”.
La Madonna, Madre di Dio e dell’umanità, dunque, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, dell’Arma percepita come il presidio di legalità e sicurezza, non meno che di ascolto, più vicina al cittadino, alle municipalità, anche per la sua vasta articolazione territoriale.
La ricorrenza fu istituita da Papa Pio XII l’11 novembre 1949.
Dunque, una festa “giovane”, donata dalla Chiesa nell’immediato Dopoguerra, cogliendo una viva sintonia con il sentire del popolo di Dio, ancora tormentato dal ricordo, tutt’altro che elaborato ed ancor meno “metabolizzato” dalla memoria, della tragedia della guerra.
E, nella Seconda Guerra Mondiale, illustrarono doti di eroismo i Carabinieri, nell’ epica Battaglia di Culqualber conclusasi, dopo tre mesi di combattimenti (ci ritorneremo tra poche righe), proprio il 21 novembre 1941.
***
E’ sempre la pietà popolare ad inverare una sorta di “magistero” che nasce dal cuore (meglio dir così che “dal basso”) quando avverte – così nel corso dei secoli – come propria una ricorrenza la cui radice, comunque permeata di fede autentica, non attinge dalla Sacra Scrittura, bensì da narrazioni evangeliche “apocrife”, ma non per questo giudicate dalla Chiesa come falsa dottrina.
Si tratta, come sappiamo, della Presentazione di Maria al Tempio.
Invero, le numerose iridescenze che richiamano alla nostra devozione la figura di “Maria Bambina”, altro non fanno che aiutarci a meditare il mistero di una umanità che è tale in tutte le sue fasi (dalla Natività, fino alla “dormitio Virginis Mariae”) e, tuttavia, Lei sola nell’umanità, preservata dal peccato originale in previsione di quella maternità divina che ci avrebbe reso fratelli del Salvatore e – anche se dimostriamo così spesso di non comprenderlo – fratelli tra noi: figli di un unico Padre.
Nel giorno del 21 novembre, dunque, convergono tre canoni di riflessione e memoria: l’istituzione del patronato di Maria per l’Arma dei Carabinieri, la festa della presentazione di Maria al tempio e la fine di quella battaglia di Culqualber in Etiopia che, pur nell’esito infausto, illustrò l’eroismo dei Carabinieri. Eroismo che fu subito riconosciuto anche dal nemico vincitore.
Battaglia combattuta nella zona di Gondar in Etiopia dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici; tale fu il valore con cui si immolarono i Militi dell 1° Gruppo Mobilitato dei Carabinieri, che ai pochi sopravvissuti, gli avversari, tributarono l’ onore delle armi.
La bandiera dell’ Arma dei Carabinieri fu insignita della medaglia d’oro al valore militare.
Come ieri, anche ai nostri giorni innumerevoli sono i campi di battaglia in cui si cimentano i nostri Militari: atti di eroismo, sacrifici, fedeli a quei veri valori fondamentali, a difesa, anche a costo della propria incolumità, dei cittadini contro ogni tipo di sopruso.
Tanti, troppi sono i militari che hanno pagato dando il loro contributo contro ogni tipo di violenza,  lasciando vedove ed orfani.
La celebrazione si unisce, anche alla ” Giornata dell’ Orfano ” Ente nato nel 1848 sostenuto da contributi volontari dell’ Arma, una delle più antiche e concreta espressione di solidarietà dell’ Istituzione, che si dedica all’ assistenza, al sostegno, alla crescita ed alla formazione degli Orfani dei Militari dell’ Arma dei Carabinieri.
Una festa, ancora, profondamente legata alla nostra terra, il Piemonte, che in fondo è anche al culla dell’ Arma dei Carabinieri, di cui la Vergine è Patrona.
Fu, infatti, un Ordinario Militare originario di Cavallerleone, in provincia di Cuneo, l’Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero, a comporre la “Preghiera del Carabiniere”, lettura immancabile nella Liturgia che consacra questo giorno all’impegno ed al sacrificio dei Militi dell’Arma, la Benemerita
La S. Messa presieduta a Pont dal cappellano militare Tenente Colonnello Don Diego Maritano concelebrata dal parroco Don Gian Paolo Bretti e dal Diacono Maurizio Rastello, (il nostro video ne ripropone un’ampia sintesi) ha vissuto momenti di rara intensità.
Non è mancata la partecipazione, oltre che della comunità di fedeli, della locale corale, ai tanti militari, dei rappresentanti delle Istituzioni civili, di Regione, Provincia dei tanti Sindaci del territorio e delle tante Associazioni.
E’ proprio la presenza di molte “fasce Tricolori” a testimoniare efficacemente, meglio delle parole, il legame tra le Comunità locali e le Stazioni dei Carabinieri che costellano province e regioni.
Per tutti i Sindaci del territorio ha portato un apprezzato saluto il Primo Cittadino di Pont Canavese, Paolo Coppo.
A tutti il nostro Grazie, ma ci sia concesso il nostro grazie particolare al Cap. Armir Gjeci Comandante della Compagnia di Ivrea (alla sua prima uscita) che, in occasione della lettura della ” Preghiera del Carabiniere ” a nome di tutti i militari, ha rinnovato invocazione di aiuto e protezione, di promessa di fedeltà (nei secoli fedele).
La fedeltà valore fondamentale che tutti siamo invitati a testimoniare, ricordando in particolare il ruolo dell’Arma nell’assicurare sempre ai cittadini legalità e sicurezza.
***
Per restare sempre aggiornati sulla comunicazione pastorale proposta da www.risvegliopopolare.it, è possibile iscriversi al nostro
Canale di Whatsapp – cliccando qui –
Ciascuno di Voi (ogni persona, Parrocchia, gruppo, Ente, Istituto) può inviare corrispondenze, appunti, fotografie, brevi filmati, anche utilizzando la casella mail dedicata all’edizione web
risveglioweb@risvegliopopolare.it
 che sarà come sempre scaricata ogni giorno.
Tutti i Vostri contributi saranno subito esaminati.
 Chi preferisce potrà utilizzare whatsapp al numero
 335 8457447 
Grazie
 ***

 

PROMOZIONE GIRONE B – Risultati 12^ giornata – Tris della Rivarolese nella gara interna contro il Rosta

Barcanova-BSR Grugliasco 1-2
Montanaro-Cafasse 0-1
Rivarolese-Rosta 3-1
VDA Charvensod-Alpignano 3-3
Vallorco- Autovip San Mauro Calcio 0-3
Venaria Reale-La Vischese 2-1
Lucento- Sportiva Nolese 3-2
Union BB Vallesusa-Pianezza 0-0
Classifica
Rivarolese 28
La Vischese 26
Barcanova 25
Venaria Reale 20
BSR Grugliasco 20
Autovip San Mauro Calcio 18
VDA Charvensod 17
Sportiva Nolese 15
Alpignano 15
Lucento 15
Montanaro 13
Cafasse 13
Pianezza 12
Union BB Vallesusa 10
Vallorco 10
Rosta 8
Redazione Web
***
Per restare sempre aggiornati sulla comunicazione pastorale proposta da www.risvegliopopolare.it, è possibile iscriversi al nostro
Canale di Whatsapp – cliccando qui –
Ciascuno di Voi (ogni persona, Parrocchia, gruppo, Ente, Istituto) può inviare corrispondenze, appunti, fotografie, brevi filmati, anche utilizzando la casella mail dedicata all’edizione web
risveglioweb@risvegliopopolare.it
 che sarà come sempre scaricata ogni giorno.
Tutti i Vostri contributi saranno subito esaminati.
 Chi preferisce potrà utilizzare whatsapp al numero
 335 8457447 
Grazie
 ***

PROMOZIONE GIRONE A – Risultati 12^ giornata – Netta vittoria interna per l’Ivrea contro il Piedimulera

Ce.Ver.Sa.Ma Biella-Orizzonti Canavese Alicese 1-2
Dufour Varallo-Gattinara 2-1
Ivrea Calcio-Piedimulera 6-1
Juventus Domo-Banchette Colleretto 8-3
L.B. Trino-Casale 0-3
Ornavassese-Gravellona San Pietro 4-0
Quincinetto Tavagnasco-Union Novara 3-2
Virtus Vercelli-Arona 0-4
Classifica
Casale 29
Juventus Domo 25
L.B. Trino 21
Dufour Varallo 21
Gattinara 19
Quincinetto Tavagnasco 18
Banchette Colleretto 15
Ornavassese 15
Ivrea Calcio 14
Arona 13
Virtus Vercelli 10
Orizzonti Canavese Alicese 10
Piedimulera 10
Ce.Ver.Sa.Ma Biella 9
Union  Novara 8
Gravellona San Pietro 3
Redazione Web
***
Per restare sempre aggiornati sulla comunicazione pastorale proposta da www.risvegliopopolare.it, è possibile iscriversi al nostro
Canale di Whatsapp – cliccando qui –
Ciascuno di Voi (ogni persona, Parrocchia, gruppo, Ente, Istituto) può inviare corrispondenze, appunti, fotografie, brevi filmati, anche utilizzando la casella mail dedicata all’edizione web
risveglioweb@risvegliopopolare.it
 che sarà come sempre scaricata ogni giorno.
Tutti i Vostri contributi saranno subito esaminati.
 Chi preferisce potrà utilizzare whatsapp al numero
 335 8457447 
Grazie
 ***

“Combatteva il male con il bene” (di Filippo Ciantia)

Scrivo dall’Uganda, dove sono venuto per ricordare Fratel Elio Croce a cinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta l’11 novembre 2020 a causa del Covid19 (anche il Corriere della Sera pubblicò la sua foto tra i tanti “caduti” della pandemia).
Per la povera gente, per i malati, per gli abbandonati, per i rifiutati, in quella terra del Nord Uganda, benedetta da Dio e maledetta dagli uo-mini, lui era l’amico fedele. Con la sua Land Cruiser era il primo ad arrivare nei campi di battaglia per soccorrere i feriti da medicare e salvare e per raccogliere i morti da seppellire. Non c’era villaggio nella terra degli Acholi che non avesse visitato alla ricerca dei bambini speciali che avevano bisogno di accoglienza e cura per le loro disabilità. Gli ospedali erano la sua casa: dal St. Joseph’s di Kitgum al St. Mary’s Lacor di Gulu. “Curava” macchinari e costruiva reparti e scuole. Genio della manutenzione, riusciva a riparare l’irreparabile.
Soprattutto, combatteva il male con il bene. Aveva affrontato epidemie mortali come Ebola e feroci guerriglieri lo rispettavano per il suo coraggio. Lui amava tutti con la carità che Dio gli aveva regalato in abbondanza. Le sue ginocchia erano callose come le sue mani. Gli occhi dolci e profondi, il corpo forte come le sue Dolomiti.
“[…] santi e capaci. L’uno senza dell’altro val poco per chi batte la carriera apostolica. Il missionario e la missionaria non possono andar soli in paradiso. Soli andranno all’inferno. Il missionario e la missionaria devono andare in paradiso accompagnati dalle anime salvate”. (San Daniele Comboni, Scritti 6655)
“Per noi fratel Elio è un eroe – ci ripete John Baptist Odama, arcivescovo emerito di Gulu –. La sua eredità di dedizione al dovere, di carità verso i poveri, i malati e i più svantaggiati nella nostra comunità, rimarrà sempre fonte di ispirazione e ammirazione. Per questo fratel Elio Croce merita di essere ricordato da noi come martire della carità dei nostri tempi, nella nostra chiesa di Gulu: Se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore”.
La sua opera continua: Elio sapeva bene che non era sua e l’affidava ogni giorno. Il tuo sguardo sincero e profondo non lo dimenticheremo mai. A Dio!

PAROLA DI DIO – «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno»

2 Sam 5, 1-3
Dal secondo libro di Samuele.
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Sal 121
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
RIT: Andremo con gioia alla casa del Signore.
Col 1, 12-20
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Lc 23, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
Un re, Davide (secondo re di Israele) e tutte le tribù indicano l’appartenenza (prima lettura).
Appartenenza che è di “tutto” l’essere: ossa e carne.
Il “legame di sangue”.
Dopo Saul le tribù si “compattano” sotto la guida di Davide, che è “appartenenza”, che “guida” e “conduce” e che è “promessa del Signore”.
Davide “conduce e riconduce”.
Davide “unto”.
Samuele lo aveva “consacrato” con l’unzione a Betlemme, la sua città di nascita e Davide conclude con gli anziani di Israele un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed “essi unsero Davide re d’Israele”.
Il rito dell’unzione era pratica di conferimento per un incarico sacro, ed in forza di esso il re veniva designato “unto” cioè mashiah (in greco christos).
Davide “scelto” da Dio e confermato dai rappresentanti delle tribù, un’alleanza, con diritti e doveri tra i contraenti: il re a “servizio” del popolo “davanti al Signore”, garante del “patto”.
Un’alleanza ed una appartenenza, un “mandato” da Dio: “Tu pascerai…”
La “guida” per il popolo e il popolo che si “affida”. Sappiamo quanto sia “bello” lasciarsi “guidare” e avere “cura” per le cose che “stanno a cuore”.
La “cura che guida”, che sa “condurre”…
Il “leader” della storia, a “nome di Dio”.
La “custodia” del popolo con il “titolo regale”.
Re di Israele.
Capacità, intelligenza, coraggio, tenacia, vittorie sui nemici… Davide si “distingue”… ma non basta…
La “cura” della pazienza dell’attesa, la cura dei gesti della speranza, delle attenzioni che troppo spesso anche come Chiesa non sappiamo più donare… troppo nelle “faccende affaccendati” si “dimentica” della cura paziente… “pascere”… verbo interessante (e ricordiamo “ripreso” da Gesù esortando Pietro (cfr.Gv 21,16 e Pietro negli Atti degli Apostoli “esorterà” di anziani” cfr.  1Pt 5,1-4 e At 20,28) indica il “provvedere il cibo alle pecore”, ma anche “avere cura, governare, proteggere, dirigere, curare con tenerezza”.
Verbo della “responsabilità”.
La “guida” di una comunità che “guida”, “cura”, “ha a cuore” con “responsabilità”.
Davide “pastore del popolo”.
Alla “casa di Davide” apparterrà la discendenza di Gesù: Dio prepara  la “cura” l’Incarnazione del Figlio.
Dio prepara il “tempo” con cura.
Il “senso” per il “senso” del tempo e della storia.
Promessa al popolo.
Promessa che si realizzerà in quel “Pastore buono”, Cristo le cui cose sono state create “per mezzo di lui e in vista di lui” (seconda lettura), Lui che è stato il primo a vincere la morte e ad aprire a tutti il cammino verso Dio.
Così egli ha sottomesso al proprio potere i troni, le dominazioni, i principati e le potestà.
La ri-velazione di Cristo, “Signore dell’universo”.
Ri-velare… aprire al Mistero, ma anche nascondere ciò che non si può comprendere proprio perché Mistero: Cristo “immagine” del Dio “invisibile”.
Cristo, pienezza della Chiesa, Cristo “immagine e somiglianza” dell’uomo, di cui ri-vela la dignità.
Dignità della potenza e regalità di Dio, “ri-conosciuta” in quelle parole del malfattore sulla croce: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno” (Vangelo).
Atto d’Amore assoluto che ri-vela il Regno.
“Venga il tuo Regno”… ha insegnato a pregare così Gesù, con questa richiesta…
E quel Regno è lì su quel trono-croce che rivela in pienezza l’annuncio del futuro di quel seme gettato…
Sulla sua testa sarà appesa la condanna INRI: lo ha deciso Pilato… “Tu sei Re?”
Quale “trono” per questo Re?
Un Suppedaneum inchiodato su uno Stipes , appeso ad uno patibulum?
Eppure quel malfattore riconoscere il Re… “ricordati di me…” e come può Dio dimenticare?.
Un Re con il cuore misericordioso, che non scorda, che “porterà” nel suo Regno.
E tra tutti quelli che ai piedi di Gesù aspettano il “miracolo” e la “ dimostrazione” della “regalità”, si ode quel sussurro… non una voce… la timida parola pronunciata a fatica per il dolore della crocefissione, una sorte a lui “meritata” che riconosce che Gesù è “vittima” dal cuore regale.
Il “malfattore” giustamente condannato al patibolo della croce che “vede” la bontà di Gesù, che ri-conosce, “svela” e “ri-vela” la bontà di Gesù.
“Io che sono malfattore riconosco che tu non lo sei, ri-conosco che tu sei buono, che il tuo è Regno di Bontà e di Amore”.
L’evangelista Luca ci narra che mentre il “il popolo stava là a vedere” quella crocefissione, mormora, parla, si interroga… In realtà, il verbo utilizzato è  theoréo, “contemplare, guardare riflettendo”, non è solo “guardare con curiosità”, “osservare”… è contemplare e riflettere…
Quella “crocefissione” non è come le altre…
Su quella croce c’è un Re: “Gesù Nazareno Re dei Giudei…” la condanna ad un “Re”.
Ma quel “Re”, proprio da quella croce, non “salverà se stesso”, ma “salverà il mondo”.
La “miopia” di chi guarda senza comprendere e la “voce flebile” ma veritiera di chi “vede” il “Regno” di pace e di giustizia.
La “regalità” di Dio osteggiata e ridicolizzata, giudicata “blasfema” a causa di quell’attesa non corrisposta… dovrebbe salvarsi se è il messia, dovrebbe scendere dalla croce se è re… (ricordiamo la precisione dei termini utilizzati nel brano dall’evangelista: verbo empaízein come ridicolo commento e scherno v.36;  come oltraggio ed ingiuria verbo blasphemeîn  v.39).
La “regalità riconosciuta” dal malfattore, tanto che “rimprovera” l’altro malfattore crocifisso “giustamente” e “meritatamente” (v. 40: verbo epitimáo) “Non hai timore…”.
Non la “paura”… il “timore” davanti ad un Re.
“Riconosco la tua innocenza nella Verità”.
A quel Re una “conversione”.
Quel regno che è “giunto” e che richiede il “convertitevi e credete”… la fede di chi ha “visto” il Re dal cuore misericordioso e puro, ricco di Grazia.
Il Re che “risponde”… “oggi con me sarai”… non sarai più solo, la tua esistenza è in me, per me, con me…
Oggi… il tempo “compiuto”… il Regno “abbracciante”, la comunione con Dio.
Il “dono” del Re in croce: il Re che “vede” e riconosce pur in ogni “malfattore” che c’è in noi, il seme del pentimento, la briciola del bene, la scintilla dell’ “immagine e somiglianza”…
Il “Re del bene”, il “Re dell’Amore donato”, il “Re della tenerezza misericordiosa”, il “Re che usa il suo “ultimo fiato” per “re-galare il Paradiso”, per “fare un posto nel Regno”…
“Ricordati di me…” non perché ho “paura”, ma perché “vedo il tuo Bene”, vedo il “tuo Regno”…
“Ricordati di me…” e “portami con Te”.
E la preghiera del “Padre nostro” con quella invocazione, diventa la preghiera del “Regno di Dio”, dell’accoglienza della Parola e del seme gettato, della pazienza che sa attende, dello sguardo che sa “vedere” il Re oltre gli oltraggi, gli sputi, i rivoli di sangue.
La preghiera del Padre nostro diventa la preghiera del Regno di pace, di giustizia, di misericordia, di perdono.
La preghiera del Padre nostro diventa la “preghiera del bene”, di quel Figlio, Incarnato, Re crocefisso che “non ha fatto nulla di male”, ma che attraverso il dolore, la sofferenza, la morte, condurrà nel Suo Regno.
La preghiera con quelle invocazioni del Padre nostro diventa la “preghiera del Regno dell’ostinato e tenace Bene”, dell’immenso e incommensuralbile  Amore.
Amore eterno.

Caricamento