Tenuta Roletto
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venerdì 21 Novembre 2025

Reale mutua
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Oggi, 15 novembre

BETANIA DI VISCHE - Il Vescovo Daniele predica gli esercizi spirituali per coloro che Dio "non ritira dal Mondo" - Molto seguita la meditazione che ha avuto per sfondo il Cap. 2 degli Atti degli Apostoli -

 

Occasione offerta dalla Diocesi ai laici, per “fermarsi”, “incontrarsi” e riflettere sulla propria “spiritualità laicale” da vivere in modo personale e comunitario nella vita alla quale siamo chiamati come fedeli laici.

(elisabetta acide)  – Nella vita abbiamo “occasioni importanti” alle quali, a volte, non...

Incontro di formazione proposto dall'Ufficio Catechistico Diocesano

IVREA - Grande partecipazione all'incontro dei Catechisti diocesani per la formazione con Don Andrea Cavallini - Molto importante il tema trattato: "Il senso religioso del bambino - INTEGRALE IN VIDEO - La lezione di Don Cavallini, poi l'omelia di Mons. Daniele Salera e il conferimento del mandato ai Catechisti -

Come proporre la Fede ai bambini ed ai ragazzi in una società secolarizzata?

Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da...

Molto seguita l'omelia del Parroco, Don Stefano Teisa -

FELETTO - Dalla memoria della consacrazione della chiesa parrocchiale, alla solidarietà attiva per la Chiesa che oggi soffre nel Mondo - Aderendo alla Red Week (Settimana Rossa) “illuminiamo di rosso il mondo per i cristiani perseguitati”

L'8 novembre 1750 il Cardinale Carlo Vittorio Amedeo delle Lanze consacrò la Chiesa parrocchiale

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Su una pergamena esposta in sacrestia, a...

San Martino, il Vescovo che con il dono del mantello fece fiorire l'estate

VILLAREGGIA - Sempre viva la devozione a San Martino di Tours - Festa patronale di Fede, devozione, amicizia - Un po' di storia e poi la cronaca di giorni intensamente vissuti nella gioia e nella Speranza - La poesia a San Martino - VIDEO E GALLERY

Sempre numerosa la partecipazione di popolo alle iniziative proposte dal Parroco Don Alberto Carlevato

(Testo di Martina Acotto, immagini di  Lucia Carra, Gabriele Bisco, Martina Acotto, Sandro Frola, Claudio Frassà, Mirella Nigra, Paolo e Sara Iorio) –  San Martino di Tours è uno dei Santi più venerati in Occidente. Nato...

Alle giornate di studio quest'anno tenutesi a Torino dal 3 al 7 novembre hanno partecipato più di 150 rappresentanti di Santuari di cui è costellata la Penisola

VEROLENGO / LA MADONNINA - I Rettori ed Operatori dei Santuari italiani riuniti a Torino per il 59° Incontro Nazionale di riflessione e preghiera hanno visitato il Santuario che è punto di riferimento per la spiritualità di un territorio vasto, ai confini tra le Diocesi di Ivrea, Torino, Vercelli, Casale Monferrato - Il Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera ha portato il saluto - IL VIDEO

Accolti dal Rettore del Santuario Don Valerio D'amico per la Liturgia presieduta da Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi e Foligno, concelebrante il Card. Enrico Feroci - 

Si è concluso venerdì 7 novembre il 59° incontro dei Rettori e Operatori dei Santuari italiani che fanno parte del “Collegamento dei Santuari Italiani”, quest’anno riunitisi a Torino, al Valdocco. L’appuntamento si è collocato...

Una chiave per comprendere la vita, orientare le scelte e scoprire la bellezza di un Dio che accompagna e guida ogni persona

RIVAROLO CANAVESE - Il Catechismo, sei anni di cammino per la crescita umana e spirituale di ragazzi e ragazze - Il servizio generoso e appassionato dei catechisti -

Un grazie sincero va ad Anastasia, Suor Angela, Berthe, Donatella, Franca, Francesca, Giulia, Suor Hoda, Laura, al Diacono Livio, Rosaria, Ornella, Raffaele, Robertilla e al Diacono Simone

(Don Antonio Luca Parisi) – Il percorso di catechesi delle Parrocchie di San Giacomo e San...

CUCEGLIO, OZEGNA, AGLIE’, LUSIGLIE’, SAN GIORGIO C.SE – Il pellegrinaggio giubilare di 5 comunità unite

(fabrizio conto) – Pomeriggio ricco di fede e di bellezza quello vissuto lo scorso 18 ottobre al Santuario del Sacro Cuore di Vische dalle Comunità Parrocchiali di Cuceglio, Ozegna, San Giorgio C.se, Agliè e Lusigliè. Le...

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DIETRO LO SCHERMO di GRAZIELLA CORTESE

Anna

Roma, Seconda Guerra Mondiale. I rastrellamenti nazisti imperversano, violenti. Una donna, Pina,...

Nel giorno della dedicazione della Basilica Lateranense

FELETTO - Giorni di preghiera e memoria - E di concreto aiuto ai diseredati del Mondo - Il Parroco Don Stefano Teisa ha voluto ricordare in particolare tutti quei giovani ragazzi che, appena diciottenni, sul finire della I guerra mondiale, furono chiamati alle armi -

Sostenere i fratelli cristiani perseguitati nel mondo deve diventare, per noi Occidentali, un dovere da assolvere innanzitutto con la preghiera e poi con gesti concreti, anche piccoli, ma fatti con il cuore.

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Nel giorno della dedicazione della Basilica...

EDITORIALE

Poveri noi?

Il nostro primo piano di oggi, a pagina 3, racconta di un evento a cui è stata invitata la Caritas...

RIVAROLO CANAVESE – Venti ragazzi e ragazze ricevono la Santa Cresima dal Vescovo Daniele

Pomeriggio di grande gioia, quello di ieri, sabato 15 novembre a Rivarolo Canavese: è giunto il momento tanto atteso, per il quale 20 ragazzi e ragazze si sono a lungo preparate, seguendo il Catechismo che li ha accompagnati per sei anni, dalla seconda elementare alla seconda media.
Itinerario non soltanto importante sia per l’esperienza di vita parrocchiale, con Catechisti e Catechiste, con i Sacerdoti e Diaconi, sia soprattutto perché permettere di comprendere il significato profondo dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana.
E forse non è superfluo che un “ripasso” sia offerto anche a noi, ormai adulti, che ricevemmo la Santa Cresima tanti anni fa.
Così, ecco, cliccando qui, con le parole del Catechismo della Chiesa Cattolica, il secondo dei sette Sacramenti
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Sabato 15 novembre, dunque, i cresimandi si sono ritrovati in Rivarolo, dapprima (alle 17,15) per un incontro personale con il Vescovo, Mons. Daniele Salera presso la cappella della Scuola Immacolata Concezione: un momento di conoscenza e dialogo che volentieri il Presule ha dedicato ai giovani.
Poco dopo, alle 18, presso la Chiesa parrocchiale di San Giacomo, la Liturgia propria della Confermazione, con le Letture della XXXIII domenica del Tempo Ordinario
Ml 3, 19-20; Sal 97; 2 Ts 3, 7-12; Lc 21, 5-19.
che il Vescovo ha commentato nel corso dell’omelia.
Mons. Salera ha ricordato che la vita è un dono e come tale va custodita; va custodita ogni giorno, facendo scelte giuste, aiutati dal discernimento.
Ma anche la Fede è un dono e anche la Fede ha bisogno di essere custodita, va “innestata”; innestata nella Chiesa. La Fede che non sia innestata nella Chiesa è destinata a perdersi.
Per custodire appieno il dono della Fede dobbiamo fare nostro il dono del “timor di Dio”, che non è “avere paura” di Dio, ma significa riconoscerci figli di un Padre, riconoscere in Lui il Creatore.
Così, dobbiamo riconoscere che non siamo noi il centro dell’Universo, che la nostra vita si gioca con la relazione con un “Altro” (con la A maiuscola), che è più grande.
Sicchè il timore di Dio permette di vivere nella giusta relazione il rapporto con Lui e poi anche il rapporto con tutti gli altri.
Il terzo punto toccato dall’insegnamento di Mons. Salera è che è possibile custodire la vita quando si diventa capaci di donarla.
Dunque, la vita che è un dono, si custodisce donandola per gli altri, proprio come ha fatto Gesù per noi, per il riscatto dei nostri peccati.
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La Liturgia, presieduta dal Vescovo, è stata concelebrata dal Parroco Don Raffaele Roffino e dal Vice Parroco, Don Antonio Luca Parisi, assistendo il Diacono Livio Bellino.
Molto apprezzati i canti offerti dalla Corale parrocchiale diretta dalla Signora Elena Geranio; all’organo il Maestro Arnaldo Conta Canova, al flauto traverso la Signora Anita Zuffi.
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Ma vediamo ora i “protagonisti” di questa giornata, i giovani che hanno ricevuto la Santa Cresima.
Sono stati venti:
Bellu Rebecca, Brienza Sofia, Cognini Francesco, Crepaldi Ada, Cuciniello Caterina e Nicola, D’Ambrosi Francesco, Dolce Luca, Donetti Aaron, Forzano Francesca, Gallinatti Leonardo, Gandolfo Carlo e Michele, Lerose Gabriele Antonio, Moretto Elia, Naretto Margherita, Pavani Matteo, Ronchetto Mia, Salmeri Caterina e Terrando Leonardo.
Tutti formati dai Catechisti Laura Tonso e Raffaele Maggio.
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Il maestro (di Graziella Cortese)

Dopo l’overdose di sfide epocali tra il nostro campione Jannick Sinner e Carlos Alcaraz, è ancora tempo di tennis. In questo momento sembra essere diventato lo sport nazionale. Il regista Di Stefano, con la pellicola di questa settimana, ci porta in un tempo trascorso, ma ancora vivo nei ricordi di molti: fine degli anni ’80, è ancora tempo di Adriano Panatta, ma soprattutto di Björn Borg e John McEnroe.
Roma. Felice Milella è un ragazzino di 13 anni, con una famiglia semplice: ma il papà Pietro incombe con un sogno, suo figlio dovrà diventare un campione di tennis, anzi il più grande campione di sempre.
Era il sogno del papà, in realtà. Ma che importa? Quando non si riesce a realizzare ciò che si pensa da una vita, perché non riversare le proprie aspirazioni sulle persone più vicine? In questo caso Felice, che è un ragazzino sì dotato, e ama giocare a tennis con i compagni.
Ma cosa succede quando la racchetta non risponde completamente ai suoi sforzi? Ecco che allora il babbo trova una soluzione: affidarlo a un maestro, un insegnante, campione di tennis, un esperto del Foro Italico… Raul Gatti. Da un po’ di tempo ha abbandonato le competizioni, ma nulla può fermare l’ambizione di papà, che è convinto di aver trovato la gallina dalle uova d’oro. Gatti ha messo un annuncio sul giornale, formerà nuovi talenti: ecco l’occasione perfetta.
In realtà anch’egli ha avuto alcuni problemi di salute, ed è stato dimesso da poco da un ospedale psichiatrico.
Il gioco, il successo, l’ambizione. Sono alcuni temi su cui ruota l’ultimo film di Di Stefano, che abbiamo già conosciuto in “L’ultima notte di Amore”, sempre con Favino (che è ancora bravissimo). Lo sguardo inebetito dell’attore verso ciò che sta accadendo, a Raul stesso e al mondo, è forse il simbolo più eloquente del messaggio del film.
 
Il Maestro
di Andrea Di Stefano
paese: Italia 2025
genere: drammatico
interpreti: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Edwige Fenech, Valentina Bellè
durata: 2 ore e 5 minuti
giudizio: interessante-bello

MONTANARO – Torna la Fiera di Santa Cecilia tra divertimento e impegno sociale

Torna sabato 22 novembre a Montanaro  la Fiera di Santa Cecilia, un evento promosso dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco che unisce tradizione agricola, cultura popolare, sapori del territorio e impegno sociale in una giornata imperdibile per residenti e visitatori.
Nata come appuntamento contadino dedicato al mondo agricolo e al bestiame, oggi la fiera, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, conserva il suo spirito originario arricchendosi con una mostra mercato agricola e zootecnica, il mercatino con prodotti tipici, artigianato e abbigliamento, gli stand gastronomici con i piatti della tradizione piemontese, le degustazioni e le dimostrazioni della preparazione dei canestrelli, la degustazione delle frittelle di mele, la musica popolare, gli intrattenimenti e le attività per le famiglie.
 Il centro del paese si animerà fin dal mattino con bancarelle, vetrine a tema, profumi autunnali e suoni che evocano un passato rurale ancora molto vivo.
Alle 15 nell’oratorio parrocchiale il Mago Sereno proporrà il suo spettacolo “Sereno Monster – Agenzia Spaventi”, mentre “Il Viandante dei Sogni” proporrà illusionismo e magia nelle vie del paese.
Si potranno degustare lo zucchero filato, le crepes e le bevande calde, si potranno acquistare i panettoni solidali per sostenere la Croce Rossa, ci saranno l’intrattenimento musicale della Savenca Folk Band, il “Balloon Walking Party e la tradizionale polentata con merluzzo, spezzatino e fagioli con le cotiche.
Alle 15,30 alla Cà Mescarlin la Croce Rossa di Montanaro, l’Unione Sindacale Italiana Carabinieri e l’associazione Hope Running terranno un incontro sul tema della violenza di genere, intitolato “Parole che spezzano il silenzio”.
Redazione Web
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CUCEGLIO – Quella “Sveglia”, simbolo di speranza

(fabrizio conto) – Come da tradizione si è svolta oggi a Cuceglio la cerimonia del IV Novembre.
Alle 5 del mattino la Fanfara della Società Filarmonica Cucegliese “La Fratellanza” ha “buttato giù dalle brande” i cucegliesi con la melodia della Sveglia.
Una levataccia che, alle 5 in punto di mattina, il 4 novembre di ogni anno (o nella domenica successiva), dal 1919 in poi, vede tante persone convenire nella piazzetta antistante la Parrocchia e poi al Santuario dell’Addolorata, al richiamo dei rintocchi, ma non solo.
Forse ancor più suadente è la memoria di una prodigiosa melodia, udita per la prima volta da alcuni eroici ragazzi cucegliesi, chiamati al fronte della Prima Guerra Mondiale.
Una Guerra, quella del 1914 – 1918, che la locuzione bivalente, per non dire fors’anche ingannevole di “Grande Guerra”, consegna al vaglio critico della Storia.
Di grande, in quel conflitto, ci fu il dolore.
Ci furono i lutti, ci fu il sacrificio di decine di migliaia di giovani vite strappate agli affetti familiari, al futuro delle rispettive comunità.
Tanti altri vi fecero ritorno, nelle loro case e paesi e città, mutilati e invalidi.
Non può esserci un’epica del massacro.

C’è, come portato storico di quel conflitto, come esito di un’epopea pervasa dal dolore, la finalmente e pienamente conquistata “indipendenza” dell’Italia, la definitivamente affermata sua unità ed identità di Nazione.
Tanto che ad alcuni Storici non pare fuori luogo e certo qualche ragione ce l’hanno, dire che la Prima Guerra Mondiale fu di fatto la “Quarta” Guerra d’Indipendenza.

Bando, però, alle divagazioni.
Domenica 9 novembre, è una domenica lieta per Cuceglio, che richiama una Tradizione viva, generata proprio dai quei giovani del paese che, in quel lontano 1918, in coincidenza con la firma dell’Armistizio di Villa Giusti (3 novembre), a Padova, udirono (oggi il Papa direbbe forse “con l’udito del cuore”) una lontana melodia.
Riuscirono a fare ritorno a casa e proposero quella melodia ai musicanti del paese che, da allora, ogni anno, il 4 novembre (in questo 2024, per ragioni di “calendario”, il 9 novembre), ne affida l’esecuzione proprio alle 5 di mattina.
Così anche quest’anno quei giovani eroi e tutti i caduti cucegliesi delle due Guerre Mondiali, sono stati ricordati: nel video che accompagna queste note se ne possono udire i nomi e, successivamente, è integrale l’omelia del Parroco, Don Luca Meinardi.
Questa antica tradizione, dunque, iniziatasi a Cuceglio alla fine della Prima Guerra mondiale e poi sospesa negli anni ‘60, venne ripresa esattamente 20 anni orsono su iniziativa dell’allora Sindaca Cristina Badalotti (alla quale Cuceglio deve anche l’iniziativa, sempre 20 anni fa, della Sagra della Fritura Dusa e del Vino Morenico).
La Sveglia si è iniziata in Piazza Marconi e dopo aver percorso le vie del paese ed avere fatto sosta in alcuni punti ristoro, è arrivata alle Cascine Cuffia per il tradizionale appuntamento con le acciughe al verde. Presente alle Sveglia anche il vice parroco Don Massimiliano Marco.
Alle 9 poi, il Prevosto Don Luca Meinardi ha presieduto la S. Messa festiva, nel Santuario dell’Addolorata (si allega video integrale dell’omelia) ed al termine dell Messa, nel Parco della Rimembranza si è svolta la cerimonia civile alla presenza anche della Scuola Primaria di Cuceglio.
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MONTALTO DORA – I sapori del canavese nella Sagra del Cavolo Verza

E’ iniziata mercoledì 19 e terminerà domenica 23 novembre a Montalto Dora  la Sagra del Cavolo Verza, appuntamento autunnale dedicato ai sapori e alle tradizioni contadine che in quasi trent’anni ha fatto conoscere il paese ben oltre i confini del Canavese.
Come sempre, la manifestazione patrocinata dalla Città metropolitana di Torino propone eventi musicali, sportivi, gastronomici e folkloristici, mercatini di artigianato, antiquariato e prodotti tipici e, naturalmente, il partecipato concorso tra i produttori locali.
La sagra ha preso il via ieri, mercoledì 19 novembre con la cena di gala nell’anfiteatro Angelo Burbatti, proposta dai Ristoranti della Tradizione Canavesana.
Tra le iniziative più attese figurano anche le escursioni naturalistiche gratuite “Cavolo che tour!” di sabato 22 e domenica 23 novembre. A seconda del percorso e della durata, le gite a piedi sono adatte alle famiglie, ma anche a chi è più allenato, spaziando dal Lago Coniglio con le Terre Ballerine alla Strada delle Vigne intorno al Lago Pistono, dal Lago Nero al Monte del Maggio. Le prenotazioni sono obbligatorie e si ricevono al numero telefonico 349-0074456.
Domenica 23 sarà anche possibile visitare il parco archeologico del Lago Pistono, immerso tra colline, boschi e vigneti, prenotando al numero 389-2692282 o all’indirizzo e-mail info@archeolagopistono.it Un laboratorio pomeridiano a pagamento sarà dedicato al menù della preistoria.
Nella quarta domenica di novembre a Montalto Dora tornerà anche il Palio dei Comuni, con 16 paesi canavesani impegnati in spettacolari gare di carrozze trainate da cavalli.
La prima manche inizierà alle 10,30 e la seconda alle 13,30, mentre la premiazione finale è in programma alle 16.
Durante tutto il weekend, i visitatori potranno acquistare i cavoli direttamente dai produttori partecipanti al concorso e gustare i piatti della tradizione contadina a base di cavolo verza nei ristoranti, trattorie e stand gastronomici allestiti nel cuore della fiera. Le prenotazioni si raccolgono ai numeri telefonici 338-1713934 o 331-4749373.
La Sagra del Cavolo Verza è nata nel 1996 per rilanciare un prodotto che per tantissimi anni è stato il fulcro dell’economia del paese, ma che era quasi scomparso dalle campagne. Un tempo i cavoli invernali di Montalto Dora erano conosciuti in tutto il Canavese per qualità e sapore: erano l’ingrediente indispensabile per confezionare la migliore zuppa ‘d pan e còj, grazie alle loro foglie croccanti e frastagliate; ma anche per raccogliere dai fumanti fojòt (i tegamini di coccio) la deliziosa bagna caôda. Senza dimenticare la loro funzione di involucro per l’impasto dei caponèt canavesani.
Redazione Web

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