Tenuta Roletto
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sabato 15 Novembre 2025

Reale mutua
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Incontro di formazione proposto dall'Ufficio Catechistico Diocesano

IVREA - Grande partecipazione all'incontro dei Catechisti diocesani per la formazione con Don Andrea Cavallini - Molto importante il tema trattato: "Il senso religioso del bambino - INTEGRALE IN VIDEO - La lezione di Don Cavallini, poi l'omelia di Mons. Daniele Salera e il conferimento del mandato ai Catechisti -

Come proporre la Fede ai bambini ed ai ragazzi in una società secolarizzata?

Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da...

Iniziativa a cura dell'Associazione che porta il nome dell'illustre scomparso

VALPERGA - Un monumento in memoria del Maresciallo dei Carabinieri Enzo D'Alessandro ricorderà sempre il valore, la testimonianza, l'esempio, di un uomo dalle grandi doti umane e professionali - IL VIDEO E LA GALLERY

Presente il Comandante provinciale dei Carabinieri di Torino, Gen. di Brig. Roberto De Cinti 

(giancarlo guidetti) – Enzo D’ Alessandro, maresciallo dei Carabinieri nato in Abruzzo nel 1951, all’ età di 17 anni entra nell’ Arma e nel 2004 viene improvvisamente a mancare. Figura dal grande carisma...

Parrocchie di San Giacomo e San Michele - Gli Animatori propongono il gioco di Jurassi Park

RIVAROLO CANAVESE - Una bella festa per l'inizio dell'Anno oratoriano - Bambini appartenenti alle 18 classi di catechismo, accolti da Animatori e Catechisti in un clima di entusiasmo e allegria - S.Messa presieduta dal Vice Parroco Don Antonio Luca Parisi - LA GALLERY - 

L’anno si è appena iniziato, ma le premesse sono già cariche di entusiasmo, fede e condivisione.

(anita zuffi) – Sabato 11 ottobre si è svolta presso i locali dell’Oratorio di San Michele,...

Il sacramento della Confermazione è stato amministrato la domenica 19 ottobre, da S.E. Mons. Daniele Salera

MAZZE’/TONENGO/VILLAREGGIA – Le liturgie del mese di ottobre e di inizio novembre sono state vissute con particolare intensità nelle comunità parrocchiali curate da don Alberto Carlevato - In preparazione alle liturgie per la Festa di tutti i Santi e per la Commemorazione di tutti i Fedeli defunti, sono state dedicate nelle tre parrocchie specifiche fasce orarie per le confessioni e l’adorazione eucaristica -

Le celebrazioni in onore di San Francesco d’Assisi (1182-1226), patrono d’Italia assieme a santa Caterina da Siena (1347-1380), hanno avuto inizio a Tonengo, paese di cui il Santo è patrono -

 

(Testo di Renato Scotti – Immagini di Gabriele Bisco, Elena Ghirardelli fotografa e Benedetta Carra) –    Le celebrazioni in onore di San Francesco d’Assisi (1182-1226), patrono d’Italia assieme a santa Caterina da...

Santa Messa presieduta da Padre Alessandro Codeluppi C.O.

FELETTO - Marcia e prega 2025 - Una comunità in Cammino giubilare al Santuario di Belmonte -  I piloni dei 15 misteri del Rosario, posizionati ad intervalli regolari sul lato a monte del tracciato, hanno scandito la camminata e le preghiere dei fedeli in un’affascinante connessione tra natura e spiritualità - GALLERY E FILMATI

Sulla via del ritorno, un piccolo gruppo ha condiviso il cibo preparato a casa sulle panchine di pietra del Campass -

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Passo dopo passo sabato 11 ottobre, i...

Dal 24 al 26 ottobre, con il contestuale Giubileo delle Equipe Sinodali e degli Organismi di Partecipazione

ROMA - I lavori della Terza Assemblea Sinodale - Cronaca meditata dei giorni di impegno, preghiera, incontri e...votazioni - Integrali: il Documento di sintesi "Lievito di pace e speranza" ed il dettaglio di tutte le 129 espressioni di voto - 

La delegazione della Diocesi di Ivrea, guidata dal Vescovo Mons. Daniele Salera e composta dal Can. Don Luca Meinardi e dalle Prof. Elisabetta Acide e Valentina Gili Borghet

(elisabetta acide) – E’ in corso di svolgimento (domani la S.Messa in San Pietro presieduta da...

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LA QUOTIDIANITÀ DEL PITTORE DEMETRIO COSOLA, TRA I PRINCIPALI ESPONENTI DEL VERISMO, A 130 ANNI DALLA MORTE

La vaccinazione opera di valore storico e sociale

Per ricordare che Chivasso fu tra i primi in Piemonte a renderla obbligatoria contro il vaiolo

(di Cassandra e Doriano Felletti)

La rivalutazione della pittura della seconda metà dell’Ottocento ha riportato in auge la...

VEROLENGO / LA MADONNINA – In visita i Rettori e Operatori dei Santuari italiani

Si è concluso venerdì 7 novembre il 59° incontro dei Rettori e Operatori dei Santuari italiani che fanno parte del “Collegamento dei Santuari Italiani”, quest’anno riunitisi a Torino, al Valdocco.
L’appuntamento si è collocato nel Giubileo della Speranza, un tempo straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale per la Chiesa, ed è stato vissuto come occasione nazionale di riflessione, formazione e fraternità per i rettori e gli operatori dei Santuari italiani.
Assai attuale e certamente capace di suscitare interesse anche per gli approfondimenti che sono stati proposti, il tema dell’incontro: ”Il Santuario, casa di consolazione e speranza”.
Hanno preso parte ai lavori oltre 150 rettori e operatori dei santuari, provenienti da tutta Italia.
Quattro le relazioni di base, che hanno permesso una discussione ad ampio raggio: “Giovani e disagio sociale”; “Povertà Sociali”; “Fragilità e sofferenza”; “Famiglia e difficoltà relazionali”.
Ma una così marcata impronta “sociologica” non ha per nulla distolto l’attenzione dal cuore tematico delle giornate di preghiera e riflessione.
Cuore tematico quasi “plasticamente” rappresentato da una bella iniziativa che ha attraversato, animandoli con grande efficacia, i giorni di impegno.
Si è trattato della visita, proposta a tutti i partecipanti, presso quattro Santuari delle Diocesi di Torino – Susa, Aosta e Ivrea: si tratta di Maria Ausiliatrice; Consolata; Maria Immacolate Regina della Valle d’Aosta; Madonna del Veuchio (La Madonnina) di Verolengo.
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Il Collegamento dei Santuari Italiani, ovviamente, rappresenta tutti i luoghi di preghiera e spiritualità, mariani e non.

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Ed è proprio la “fotografia” di questa mappa e degli itinerari che su di essa si sono intessuti, a confermare una realtà sempre percepita come tale dal popolo di Dio: i Santuari in Italia sono certamente molti (anche se è arduo reperire un dato preciso) e la maggior parte di questi è dedicata alla Madonna; i Santuari mariani si stima siano oltre 1.500.
Un dato che è bene non perdere di vista, soprattutto ora, quando l’attenzione di tanti devoti potrebbe essere distolta verso orizzonti lontani, meritevoli certo di approfondimento dottrinale, ma forse non idonei a dire dell’autenticità e bimillenaria sincerità della devozione del popolo di Dio alla Madre celeste, mai destinataria di “adorazione”, ma sempre di venerazione e, appunto, devozione.
Sicchè, nella nostra quotidiana e minima esperienza di fede, è certamente produttivo e foriero di benefici e grazie spirituali, prendere sempre esempio da Maria, prima Discepola di Gesù.
Cercare di percorrere quella “via mariana alla santità” che è offerta a ciascuno di noi, fatta di umiltà, rinuncia a sé, nascondimento.
Che si alimenta della preghiera: soprattutto della preghiera del Santo Rosario.
C’è molto da fare, in questo senso, per la nostra personale salvezza e per impetrare grazie per le nostre famiglie e per le nostre comunità, che sono famiglia di famiglie.
Dunque, la visita a quattro santuari mariani dice di per sé che il “Santuario, casa di riconciliazione e speranza” è, nella realtà concreta, nella grande maggioranza dei casi, nell’esperienza reale di uomini e donne desiderosi di seguire Gesù, luogo ove si pone al centro la figura di Maria, colei che ha portato e porta nel Mondo il Salvatore e al Salvatore porta il Mondo.
Abbiamo visto che, tra i Santuari scelti per offrire ai partecipanti alle giornate di studio e preghiera momenti belli e significativi di conoscenza, riflessione, raccoglimento, è stato scelto anche quello della Madonna del Veuchio (che tutti conoscono e amano anche con il nome più “confidenziale” e filiale di “Madonnina”) di Verolengo.
Guidati da Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi e Foligno, da Padre Mario Magro, presidente del CNS e con la presenza del Cardinale Enrico Feroci, i partecipanti hanno raggiunto il Santuario canavesano martedì 4 novembre per celebrare l’Eucarestia.

Ha fatto gli onori di casa il Rettore del Santuario e Parroco di Verolengo e Borgo Revel, Don Valerio D’Amico, il cui intervento possiamo ascoltare nel video che è stato messo a repertorio e che accompagna queste righe.

Ha portato il saluto della Diocesi il Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera.
Un momento importante anche per tutta la comunità locale rappresentata, con la consueta sensibilità istituzionale, dal Sindaco Rosanna Giachello.
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La Parola che ci chiama, ci sfida, ci impegna – Commento al Vangelo di domenica 16 novembre

C’è un contrasto forte, quasi spiazzante, nel Vangelo di domenica prossima. Da una parte la bellezza del tempio di Gerusalemme, le sue pietre lucenti, i doni votivi, tutto ciò che appare solido, eterno, sicuro. Dall’altra, la voce di Gesù che annuncia la rovina: “Non sarà lasciata pietra su pietra”. È come se dicesse: “Non fissate lo sguardo su ciò che passa. Tutto questo finirà”.
Un messaggio duro, ma liberante, non per spaventare ma per svegliare.
Un invito a non costruire la nostra vita sulle pietre del successo, del potere, dell’apparenza, della sicurezza economica; tutto destinato a crollare.
L’unico fondamento che resta è Lui.
Il Signore, però, non promette un cammino facile. Parla di guerre, terremoti, carestie, persecuzioni. Parla della fatica di essere cristiani in un mondo che non accoglie più il Vangelo, che costruisce templi di efficienza, di tecnologia, di benessere personale.
Eppure basta poco, una crisi, una malattia, una guerra, perché ci accorgiamo che anche le nostre “pietre”, quelle su cui abbiamo costruito le nostre sicurezze, sono fragili.
Ma dentro a questo scenario, c’è un centro luminoso: “avrete allora occasione di dare testimonianza”. Quando tutto trema, quando il mondo si agita, lì si vede di che cosa è fatta la nostra fede; restare saldi, fidarsi, perseverare: “Io vi darò parola e sapienza”, promette Gesù.
Non è difficile credere quando tutto va bene; è nel momento della prova che la fede diventa viva, autentica, concreta, che non è un invito a resistere con le proprie forze, ma a restare legati a Lui, giorno dopo giorno, anche quando il mondo intorno cambia, anche quando le nostre “certezze” cadono.
La perseveranza non è testardaggine, ma fedeltà. È continuare ad amare, a sperare, a perdonare, è la santità feriale, quella che non fa rumore ma che costruisce il Regno di Dio un passo alla volta, che crede anche quando non conviene, che ama anche quando costa, che testimonia anche quando si è soli.
Lc 21,5-19
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché
prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa;
io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

La tentazione delle classi differenziali, segno di una scuola che non riesce a includere (di Cristina Terribili)

Più di 1 insegnante su 4 è a favore dell’istituzione di classi speciali: sono allarmanti i risultati dell’indagine Erickson attorno al tema “Le voci dell’inclusione” che domani aprirà il convegno “La qualità dell’inclusione scolastica e sociale” a Rimini, dove esperti della scuola, del mondo della disabilità e della società civile si interrogheranno sul futuro degli studenti con disabilità o con neuro diversità.
Sebbene in Italia, dal 1975, molto sia stato fatto per garantire non solo l’accesso alla scuola ad ogni studente – ma anche per permettere crescita e competenza nel sapere, umanità e capacità di accoglienza delle differenze di ognuno –, oggi su questo versante la scuola italiana ha delle evidenti difficoltà. I numeri e le criticità che gli studenti presentano non sono gestite appieno nella maggior parte delle classi perché includere non significa solo permettere ad uno studente con disabilità di accedervi, ma di poter frequentare al meglio ogni ambito garantendogli il migliore apprendimento umano, esperienziale e di conoscenze.
La scuola deve far fronte alla adeguata formazione dei docenti, alla copertura delle cattedre già a inizio anno, al limitato rapporto con gli specialisti dei servizi socio-sanitari quali ponti tra famiglie e scuola.
Ci sono molte spinte a tornare alle classi differenziali, a suddividere gli studenti per competenze e capacità, e troppo spesso, qualche adulto nella scuola sottolinea che il programma procede a rilento per garantire la comprensione di tutti; come se la scuola dovesse solo occuparsi di procedere con un programma nozionistico senza contribuire a modellare dei cittadini capaci di processi di pensiero critico e di analisi dei contesti di vita.
Con questa visione, invece di promuovere il dibattito ed il confronto sulla società del passato, del presente e del futuro, la scuola rischia di diventare una sterile officina in cui si inseriscono nella testa degli studenti valanghe di nozioni che essi apprendono senza alcun interesse o passione, rinunciando a trasferire una vera passione verso la conoscenza e preferendo focalizzarsi solo sulla prestazione finale che premia chi ripete, da buon pappagallo, quello che è riportato nel libro o che ha spiegato l’insegnante.
La mancanza nella capacità di sostenere un confronto, la deriva vandalica di molti giovani a cui assistiamo impotenti, la scarsissima competenza emotiva e l’aumento della sofferenza psicologica e psichiatrica nei giovanissimi è anche frutto di una scuola che non riesce a cogliere le sfide dell’accoglienza, che non si spinge e non si interroga verso un nuovo modo di dialogare con l’altro se non chiudendosi, settorializzando e parcellizzando, contribuendo a creare cittadini di serie A e B.

CUCEGLIO – Sabato va in scena ““Le busche et Cà d’èra” – Da non perdere

Tutto pronto per il debutto di un’attesissima commedia dialettale (i posti ci sono, ma è meglio affrettarsi perché l’attesa nelle ultime ore si è fatta febbrile) a Cuceglio.
Mandata in scena dal “Gruppo dei Sud Ovest”, domani sera, 15 novembre, presso la Scuola Primaria di Via XX Settembre di Cuceglio, sarà rappresentata la commedia dialettale “Le busche et Cà d’èra”, divertente e sapida commedia dialettale ideata e scritta da Rina Pomatto.
L’inizio dello spettacolo è alle 21.
Buon divertimento a tutti.
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CANAVESE – Al cinema nel weekend

Cuorgnè, Cinema Margherita
Giovedì 13 e domenica 16 novembre
NE ZHA – L’ASCESA DEL GUERRIERO DI FUOCO
Orario: giovedì 21.15; domenica 18.30
Dal 14 al 17 novembre
CINQUE SECONDI
Orario: feriali 18.30; domenica 16.30
DRACULA – L’AMORE PERDUTO
Orario: 21.15
Sabato 15 e domenica 16 novembre
PAW PATROL: MISSIONE NATALE
Orario: sabato 17; domenica 15.15
Due Città al Cinema
Martedì 18 novembre
KNEECAP
Orario: 21.15
Ivrea, Cinema Politeama
Dal 14 al 17 novembre
5 SECONDI
Orario: feriali 21; sabato e domenica 16-21
Dal 15 al 17 novembre
LA VITA VA COSÌ
Orario: 18.30
Martedì 18 novembre
SOPHIE LAVAUD – L’ULTIMA CIMA
Orario: 17.30-21
Effetto Cinema
Mercoledì 19 e giovedì 20 novembre
GENERAZIONE ROMANTICA
Orario: mercoledì 15-17.30-21; giovedì 19-21.30
Ivrea, Cinema Splendor Boaro
Dal 13 al 17 novembre
IL MAESTRO
Orario: giovedì 21; feriali 18.30; sabato 16.45-21.30; domenica 16.30-19
Dal 14 al 16 novembre
DRACULA: L’AMORE PERDUTO
Orario: venerdì 21; sabato 19.15; domenica 21.30
Sabato 15 e domenica 16 novembre
HEIDI – UNA NUOVA AVVENTURA
Orario: sabato 15; domenica 14.45
Lunedì 17 novembre
ALLEVI: BACK TO LIFE
Orario: 21.30
Cineclub
Martedì 18 e giovedì 20 novembre
LA CORAZZATA POTËMKIN
Orario: martedì 15-17.10-19.20-21.30; giovedì 15.30-17.40
Valperga, Cinema Ambra
Sala 1 e Sala 2
Dal 13 al 17 novembre
NOW YOU SEE ME
Orario: giovedì 21; feriali 21.30; sabato 16-21.30; domenica 15.30-21
THE RUNNING MAN
Orario: giovedì 21; feriali 21.30; sabato 18.30; domenica 18
Dal 14 al 17 novembre
HEIDI – UNA NUOVA AVVENTURA
Orario: feriali 19; no sabato; domenica 14.45
PREDATOR: BADLANDS
Orario: feriali 19; sabato e domenica 19-21.30
Sabato 15 e domenica 16 novembre
LA VITA VA COSÌ
Orario: 16.30

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