Tenuta Roletto
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sabato 13 Settembre 2025

Reale mutua
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sabato 13 Settembre 2025

Tema conduttore delle catechesi di Don Antonio Luca Parisi,  il Vangelo di San Matteo, Cap. 4, 12-25

 

RIVAROLO CANAVESE - Per iniziare il nuovo Anno pastorale nel migliore dei modi, un ritiro spirituale ricco di contenuti, che permette anche un'esperienza autentica di condivisione -  Buoni animatori, che si preparano pregando e meditando la Parola di Dio, con una guida sapiente -

Nei giorni 3 e 4 settembre, presso la Casa di Spiritualità "Beata Antonia Maria Verna" di Andrate.

(ilaria guido) – Martedì 2 e mercoledì 3 settembre, i ragazzi delle scuole superiori degli...

Domenica 7 settembre

MAZZE' – Le “Maie Giaune” festeggiano San Grato - Grande partecipazione alla Liturgia presieduta da don Enrico Triminì e al rinfresco preparato dagli abitanti del rione - Qui un interessante excursus storico sulla figura del Santo, secondo Vescovo di Aosta - LA GALLERY

Ha sostenuta la liturgia il coro di Mazzè guidato dalla maestra Paola Repetto e all’organo Sandro Frola; voce solista don Alberto.

(Testo di Renato Scotti e Gabriele Bisco – Fotogallery di Davide Valle) – San Grato (V...

Il Pellegrinaggio interdiocesano di ottobre sarà presieduto dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera

CHIVASSO - Il gruppo Oftal pellegrino a Lourdes - Giorni di servizio, preghiera, vita in comune - Insieme al pellegrinaggio diocesano di Vercelli, presieduto dall'Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo - "Alla Grotta si va per rispondere alla chiamata di Maria e cercare di essere discepoli dell'Immacolata" - VIDEO E GALLERY

L'ammalato al centro delle cure pastorali e umane, senza dimenticare il grande bisogno di "guarigione" che ha l'anima di ciascuno di noi

(fabio santomauro) – Anche quest’anno la sottosezione dell’Oftal di Chivasso, guidata dal dott. Gianluigi Scala e da Mariuccia Dellarole, collegata alla sezione di Vercelli, ha vissuto, nei giorni dall’11...

Giovedì 7 agosto, anche quest'anno si è rinnovata la bella tradizione

QUELLA ASCESA AL MONTE QUINZEINA - Pregando ai piedi della Croce da 91 anni così vicina al Cielo - Santa Messa celebrata a 2.344 metri di quota da Don Valerio D'Amico - INTEGRALE IN VIDEO L'OMELIA

Come sempre ampia partecipazione di popolo, raccoglimento, meditazione sui valori della Fede e della montagna

(fabrizio conto) – Anche quest’anno si è rinnovata la ormai più che novantennale (7 agosto 1934 – 7 agosto 2025) tradizione che vede celebrare l’anniversario della posa della Santa Croce sulla vetta del Monte (Punta)...

In attesa della S.Messa di oggi, 27 agosto, presieduta dal Vescovo Mons. Daniele Salera

RIBORDONE / PRA' SCONDU' - Il dono di quella parola, perchè sia parola di Verità - Prime immagini della processione con le fiaccole di ieri, 26 agosto - 

la Madre di Dio, il 27 agosto 1619 apparve ad un ragazzo povero e invalido, Giovannino Berardi

Mentre ci prepariamo a partecipare, oggi 27 agosto, alla Celebrazione presieduta dal Vescovo di...

Santa Messa nel giorno anniversario dell'apparizione presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera

RIBORDONE / PRA SCONDU' - In questo 2025 la comunità ringrazia Dio e la Vergine Maria per il dono di 40 anni di Ordinazione presbiterale di Don Sergio Noascone - Bella giornata di Fede e devozione mariana, più forti del maltempo

I prossimi appuntamenti

(Diacono Elio Blessent) – Martedì 26 agosto, con la celebrazione Eucaristica delle ore 20.30, hanno avuto inizio i solenni festeggiamenti in ricordo dell’ apparizione della Beata Vergine Maria a Prascondù, nella parrocchia...

Qui un ampio excursus storico, artistico ed architettonico sull'antica pieve di Santa Maria in doblazio

PONT CANAVESE - Il Vescovo Daniele incontra la comunità nella Solennità dell'Assunta - Giorni intensi di fede e devozione mariana - Il popolo di Dio si affida con fiducia alla Madre di Dio - La verità di fede dell'Assunzione proclamata da Papa Pio XII il 1 novembre 1950 - Sui due giorni, documento in video di 50 minuti e gallery di 45 immagini 

Don Aldo Vallero si congeda dalla comunità che ha servito per 51 anni 

(Diacono Maurizio Rastello – Giancarlo Guidetti) – Evento storico ed indimenticabile, quello vissuto dalla comunità di Pont Canavese, il 14 e 15 agosto 2025, in occasione delle celebrazioni della Solennità in onore...

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SONO QUELLI DELLA CHIESA PLEBANA DI SETTIMO VITTONE IN DIOCESI DI IVREA E DI SAN PONSO NELLA DIOCESI DI TORINO

Solo due i battisteri antichi rimasti nel Canavese

Dovevano riprodurre in scala minore quelli delle Cattedrali, così a Torino, Biella, Novara, Albenga

(di Francesco Mosetto)

Il Canavese conserva solamente due battisteri antichi: quello della chiesa plebana di Settimo...

Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella XXII Domenica del Tempo Ordinario - "Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato" - Audiovideo sul Vangelo di S.Luca, (Cap. 9 - 19) con il Card. Gianfranco Ravasi - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide

Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora

Sir 3,19-21.30-31 Dal libro del Siracide. Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato...

FELETTO – Salus Infirmorum

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Domenica 7 settembre, a Feletto, sì è celebrata l’annuale Messa per gli infermi e malati, presieduta dal parroco don Stefano Teisa.
Questa celebrazione origina da un’idea del locale Gruppo Alpini che, nel 2004, in occasione del trentacinquesimo anniversario di fondazione del gruppo, volle donare alla comunità una copia del quadro della Salus Infirmorum il cui originale fu trafugato nel 1977 dalla cappella omonima presso la chiesa della Madonna delle Grazie.

Eccezionalmente per quest’anno, in occasione del Giubileo Ordinario di Santa Maria Assunta, la Messa è stata celebrata nella Parrocchiale anziché all’altare della Salus (Chiesa della Madonna delle Grazie).
Durante l’omelia, ricordando questa bella tradizione, il Parroco ha sottolineato come:”…non si sia malati, fragili solo nel corpo, bensì si possa essere infermi nello spirito, e proprio a questi vanno le nostre preghiere, le nostre attenzioni. Il malato, l’anziano, va amato fino alla fine…”.
Al termine della S. Messa, durante gli avvisi, Don Stefano, a nome suo e di tutta la collettività parrocchiale, ha voluto dare il saluto di benvenuto a Suor Valentina delle Suore Missionarie Catechiste di Gesù Redentore che sarà presente nella nostra parrocchia per sostenere ed aiutare nelle attività ed iniziative, soprattutto quelle rivolte ai più giovani.

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La Parola che ci chiama, ci sfida, ci impegna… – Commento al Vangelo di domenica 14 settembre

La Croce: non un peso, ma una porta.
Il Vangelo di domenica ci regala una frase che forse abbiamo sentito mille volte: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito”. Il rischio è di ascoltarla distrattamente, come un ritornello già noto. E invece qui c’è la notizia più grande: Dio non è venuto a metterci regole più dure, ma a mostrarci fino a che punto arriva il suo amore.
Gesù, innalzato sulla Croce, non è l’immagine di un fallimento, ma di una vittoria che sembra paradossale: proprio lì dove il mondo vede sconfitta, Dio ci apre la porta della vita. La Croce è il luogo in cui l’amore non si arrende davanti al male.
E allora proviamo a tradurlo per l’oggi. Quando ti senti “morsicato” dalla vita – da una malattia, da un tradimento, da una fatica che non passa – la tentazione è abbassare lo sguardo, chiuderti, rinunciare. Il Vangelo ci invita invece ad alzare gli occhi verso Cristo crocifisso: lì trovi uno che non scappa, che non ti lascia solo nel dolore, ma lo prende su di sé per trasformarlo.
La Croce non è un amuleto da appendere al collo o al muro, ma un invito concreto: amare come Gesù, cioè senza misura, senza calcoli, senza esclusioni. È scomodo? Certo. Ma è anche l’unica strada che rende la vita piena, vera, libera.
Allora, davanti alla Croce – nel giorno della festa dell’Esal-tazione della Santa Croce –, possiamo chiederci: in quale “croce” quotidiana sono chiamato a far entrare l’amore di Dio? Può essere la pazienza in famiglia, la cura di un anziano, il perdono dato a chi mi ha ferito. Ogni volta che scelgo l’amore invece della chiusura, quella Croce si trasforma da peso a porta: la porta che conduce alla vita eterna.
Gv 3,13-17
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

CALUSO E CAREMA – A settembre è tempo di feste dell’Uva e del vino

Caluso
La storica Festa dell’Uva di Caluso, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, è nata 91 anni orsono per celebrare la vendemmia e la produzione dell’Erbaluce.
La neonata Festa fu patrocinata dal quotidiano La Stampa, che organizzò un treno speciale per portare a Caluso i visitatori provenienti da Torino e dintorni. Nel dopoguerra, l’Erbaluce fu uno dei primi vini italiani ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata, nel 1967, mentre la Docg risale al 2011. Oltre all’Erbaluce, la Festa celebra il Passito di Caluso e il Cuveè Erbaluce spumante.
La 92ª edizione della Festa animerà Caluso da domenica 14 a domenica 28 settembre, con appuntamenti culturali, enogastronomici e folkloristici, ma anche sportivi, come il torneo di bocce all’oratorio Sant’Andrea di domenica 14 e l’evento “+Sport x Tutti” mercoledì 17 al parco Spurgazzi. Nella serata del 17 si terranno la sfilata delle associazioni, la cena di inizio della Festa curata dalla Pro Loco e la serata per i giovani con musica a 360 gradi.
Giovedì 18 settembre aprirà i battenti il padiglione enogastronomico, con la cena delle associazioni e la musica con il dj set.
Venerdì 19 alle 16,30 sarà inaugurata la mostra dedicata alla storia dello stabilimento Arma Infissi. In serata, dopo la sfilata di apertura con la banda di Caluso, la Ninfa Albaluce 2024 e i rappresentanti dei rioni, si disputerà il Palio dei Bambini al parco Spurgazzi.
La giornata di sabato 20 sarà dedicata all’arte e alla tradizione con alcune mostre di pittura, la presenza dei madonnari di Bergamo in piazza Ubertini e nella piazzetta di via Bettoja e la presentazione del libro “La leggenda della Ninfa Albaluce”.
Alle 19 si apriranno le “Veje Piole” e il percorso enogastronomico “Quadrilatero del Gusto”.
Domenica 21 settembre è in programma l’11ª edizione dell’evento “DiVino Canavese”, che proporrà nel parco Spurgazzi degustazioni di vini e prodotti tipici, esposizioni artigianali e un mercato a km 0. Alle 11,30 in piazza Ubertini sarà consegnato il premio Grappolo d’Oro e sarà proclamata la Ninfa Albaluce 2025. A seguire sono in programma la sfilata dei carri allegorici dei rioni e delle frazioni, spettacoli folkloristici, il Palio dei Rioni, una cena a base di fritto misto piemontese, musica fino a notte con concerti e dj set. Lunedì 22 settembre si terrà la sfilata di chiusura dei rioni e delle frazioni con la Ninfa Albaluce e la banda musicale di Caluso, seguita dalle premiazioni del Palio e dei carri. Sabato 27 settembre spazio alla prevenzione sanitaria, mentre domenica 28 la festa si chiuderà con la Color Run organizzata dall’Anpas Vssc, con partenza da piazza Ubertini.
Carema
Da domenica 21 a domenica 28 settembre a Carema torna la Festa dell’Uva e del Vino, che celebra la millenaria cultura enologica del paese, che va giustamente orgoglioso dei terrazzamenti eseguiti con muri in pietra a secco, su cui sono appoggiati i “pilùn”, i tradizionali piloni tronco-conici che sostengono i vigneti coltivati a pergola.
Non a caso, i paesaggi terrazzati viticoli e agricoli del Mombarone, compresi nei Comuni di Borgofranco d’Ivrea, Carema, Nomaglio e Settimo Vittone, sono iscritti nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali, istituito dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. La settantatreesima edizione della Festa dell’Uva e del Vino, organizzata dal Comune in collaborazione con le associazioni locali e con la Cantina produttori Nebbiolo di Carema, è patrocinata come sempre dalla Città metropolitana di Torino ed inizierà domenica 21 settembre alle 10 con la corsa podistica Run in the Vineyard, valevole per la classifica del Campionato Canavesano UISP.
Lunedì 22 alle 18 alla Cantina dei produttori Nebiolo di Carema sarà presentato il libro “Nord Piemonte, tra Gattinara e Carema” di Giorgio Fogliani, mentre alle 19,30 al ristorante “La Maiola” si potranno degustare le nuove annate del Carema.
Martedì 23 alle 21 nella sala San Matteo si terrà una conferenza dedicata ai documenti dell’archivio comunale che raccontano la storia della frazione Togliana.
Mercoledì 24 alle 21 nella stessa sala verrà presentato il libro “Sant’Erasmo, Cappella ferrata – Storie e memorie di un’identità”.
La cena della paella e la serata musicale all’insegna del karaoke animeranno la serata di venerdì 26 nel padiglione allestito nell’area sportiva. 
Sabato 27 tra le 10 e le 14 i produttori di Carema potranno conferire i campioni delle uve da presentare nel concorso “Grappolo d’Oro”, la cui premiazione chiuderà gli eventi nel pomeriggio di domenica 28 settembre.
Tornando alla giornata prefestiva, da segnalare la conferenza sui paesaggi terrazzati viticoli e agricoli del Mombarone alle 10 nella sala San Matteo e la passeggiata enogastronomica serale “Andar per Cantine Antiche”.
I principali eventi di domenica 28, oltre alla premiazione delle migliori uve presentate in concorso, sono alle 11 la Messa solenne nella chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo, alle 12,30 il Pranzo del Viticoltore preparato dalla Pro Loco e alle 15,30 il concerto del complesso bandistico e della minibanda di Carema.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet del Comune www.comune.carema.to.it, scrivere all’indirizzo e-mail commercio@comune.carema.to.it o chiamare il numero telefonico 0125-811168.
Redazione Web
73^ Festa dell’Uva e del Vino di Carema Pieghevole interno73^ Festa dell’Uva e del Vino di Carema Pieghevole esternoFesta uva e vino Carema repertorioFesta uva e vino Carema repertorioFesta uva e vino Carema repertorioFesta uva e vino Carema repertorioManifesto Festa dell’Uva CalusoNinfa Albaluce Caluso repertorioNinfa Albaluce Caluso repertorioUva Erbaluce CalusoUva Erbaluce CalusoUva Erbaluce CalusoUva Erbaluce CalusoVendemmia Carema repertorioVendemmia Carema repertorioVendemmia Carema repertorioVendemmia Carema repertorioVendemmia Carema repertorioVendemmia ErbaluceVendemmia ErbaluceVendemmia Erbaluce

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Il ruolo della Scuola, il bene degli studenti

Immagina tratta da Freepik
All’aprirsi di un nuovo anno scolastico si aprono anche nuove riflessioni su figli e studenti e si possono fare bilanci su spese da prevedere e da sostenere per coniugare vita familiare, scolastica e lavorativa.
Bisogna comprendere come e se il programma nazionale “Piano Estate”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, abbia funzionato e soprattutto se saranno messe in campo le misure che, a fronte di una società che cambia, si richiedono alle istituzioni per essere flessibili davanti, per esempio alle festività e vacanze scolastiche o all’orario di apertura e di chiusura della scuola.
Ogni cambiamento porta con sé una serie di considerazioni, sullo stato delle infrastrutture scolastiche e sull’annoso dilemma tra la scuola come opportunità o come parcheggio, sul ruolo degli insegnanti o chi e come traghetta gli studenti, durante i periodi di chiusura, all’interno degli istituti che si mettono a disposizione per fare attività. I finanziamenti appaiono sempre limitati e i costi per le famiglie sempre esosi. Le politiche a sostegno delle famiglie si muovono a singhiozzo e non garantiscono la tranquillità che ognuna desidererebbe avere.
Se l’istituzione scolastica e quella familiare si confrontano, a volte anche aspramente su questi temi, non dobbiamo dimenticare i bisogni dei bambini, che hanno diritto al riposo, al gioco, ad esperienze possibilmente interessanti di incontro tra pari o con adulti di riferimento di qualità, e dalle quali trarre un vantaggio in termini di apprendimento delle abilità trasversali utili alla vita. Non ci occorre fare riferimento ai dati sulle patologie psicologiche e mentali che affliggono i bambini, ci basta osservarli nella quotidianità, suddivisi tra quelli iper responsabili, adultizzati, incapaci di affidarsi e di chiedere aiuto perché consapevoli che gli adulti di riferimento sono fragili o impossibilitati a dedicare loro del tempo, o bambini che necessitano, fuori dalle linee di sviluppo attese, del costante aiuto di un adulto perché incapaci di prendersi cura di sé stessi, che non hanno acquisito le autonomie minime personali, non abituati ad esprimere un proprio pensiero. I luoghi e le persone deputate all’accoglienza dei bambini andrebbero rivisti proprio su questi elementi e valutare l’impatto che le proposte hanno sul loro benessere.

Elisa (di Graziella Cortese)

Qualche mese fa abbiamo raccontato le avventure del sostituto procuratore Imma Tataranni, ormai famosissimo personaggio televisivo interpretato da una Vanessa Scalera in gran forma. Ma accanto a lei si muove un altro personaggio: sempre un passo indietro, sempre pronta a fornire una saggia parola e un po’ di consolazione: Diana De Santis, amica fin dai tempi della scuola.
A prestare il suo volto è Barbara Ronchi, attrice romana nata nel 1982 e formatasi all’Accademia Romana di Arte Drammatica: già vincitrice di numerosi premi, la Ronchi è oggi un volto promettente per il nuovo cinema giovane italiano. “Ai provini mi dicevano: non sei abbastanza bella”, così ha affermato in un’intervista a Vanity Fair, anche se la bellezza e la bravura dell’attrice sono sotto gli occhi di tutti.
Non in modo preponderante, certo. Il suo è un mondo sottovoce, vissuto con garbo. Nell’ultimo film di Leonardo di Costanzo, “Elisa”, però, le cose vanno in modo diverso. La protagonista del film della settimana è una donna che vive in carcere da dieci anni, condannata per aver ucciso la sorella maggiore e averne bruciato il cadavere.
Elisa dice di ricordare poco o niente del delitto e questa “rimozione” dell’accaduto la protegge, crea una sua zona di conforto. Finché giunge nel carcere il professor Alaoui, esperto criminologo, che sta compiendo alcune ricerche e sta intervistando per i suoi studi i comportamenti criminali dei detenuti.
Pone alcune domande anche ad Elisa Zanetti, poichè il professore è convinto che scavando nella psiche di chi ha commesso crimini si possano comprenderne le motivazioni, non per giustificare, ma per cercare una via d’uscita, una “redenzione”. Il regista Di Costanzo ha scelto qui di “pedinare” la sua attrice protagonista e di seguirla passo passo con la cinepresa.
Ha tratto la sua storia da una vicenda di cronaca e dal saggio di Ceretti e Natali “Io volevo ucciderla. Per una criminologia dell’incontro”.
Elisa
di Leonardo Di Costanzo
paese: Italia, Svizzera 2025
genere: drammatico
interpreti: Barbara Ronchi, Roschdy Zem,
Diego Ribon, Valeria Golino, Giorgio Montanini
durata: 1 ora e 45 minuti
giudizio: interessante-bello

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