Chiediamo: ma chi non ha paura di nulla, ha talvolta paura di qualcosa? Perché sembrerebbe che senza la paura non si vive e una società senza paura è come se mancasse di fondamenta. Quante paure abbiamo? Quante e quali sono le paure che ci sono state inculcate da persone e situazioni? E perché?

Oggi siamo molto sollecitati dalla paura, siamo spaventati dalla paura delle minacce, dei cambiamenti, delle crisi, delle diversità, delle scelte – nostre e altrui – anche sanitarie. Tutto e tutti hanno paura di qualcosa per ragioni che variano nel tempo. Durante la pandemia abbiamo sperimentato la società della paura. La paura è stata elemento di aggregazione – un collante (per taluni positivo per altri negativo) – con la quale abbiamo convissuto e gestito per mesi le nostre vite dentro casa e nello stesso tempo siamo stati governati come popolo.

Dobbiamo re-imparare, tra le tante altre cose, ad ascoltare per ritrovare un vero spazio di comunicazione che ci aiuti a transitare dalla paura alla speranza, a riprenderci quegli spazi di vita che ci appartengono, tornare a pensare, ragionare, giocare, lavorare… vivere, insomma.

“Ascoltate!” è il tema che Papa Francesco ha scelto per la 56ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si celebrerà nel 2022. “La pandemia ha colpito e ferito tutti e tutti hanno bisogno di essere ascoltati e confortati. L’ascolto è fondamentale anche per una buona informazione – dice il Papa – La ricerca della verità comincia dall’ascolto. E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale. Ogni dialogo, ogni relazione comincia dall’ascolto.

Per questo, per poter crescere, anche professionalmente, come comunicatori, bisogna re-imparare ad ascoltare tanto”. Un giro tutto tondo; ascoltare per confortare, attraverso una comunicazione che va nel più profondo per cercare la verità, che a sua volta molto attinge dalla capacità di ascolto di chi la comunicazione e l’informazione li pratica come mestiere.

Oggi più che mai, nell’esperienza di comunicazione che vive l’informazione concentrata su temi caldissimi sanitari, economici, sociali “per poter veramente ascoltare ci vuole coraggio – scrive Papa Francesco – ci vuole un cuore libero e aperto, senza pregiudizi”.