Riattivazione delle ferrovie considerate fino a ieri “rami secchi”, servizi di trasporto a chiamata a metà tra “car pooling” e “car sharing”, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, “ritorni” stabili ai territori a seguito dei rinnovi delle concessioni autostradali. Sono questi alcuni punti fermi del programma presentato dall’Uncem all’assessorato e alla direzione regionale Trasporti – oltre che alla Commissione competente del Consiglio regionale -, dedicato alla mobilità e alle reti che attraversano le valli alpine e appenniniche, collegando le aree interne e le aree urbane.
Efficacia e sostenibilità dei trasporti sono i principali obiettivi dell’Uncem, che ha già sottoposto il piano all’assessore regionale Francesco Balocco. Spunti e opportunità per trasformare il sistema – legato alla “tradizione” e storicamente basato su mezzi per pendolari studenti e lavoratori – aggiornandolo alle necessità di turisti ad esempio, piuttosto che configurando i servizi per gli utenti che hanno bisogno di essere collegati dalle valli con le città in orari diversi da quelli classici, con nuovi mezzi e reti.
Anche per questo Uncem punta molto sul trasporto “a chiamata”, con modelli di intervento che già stanno nascendo in tante valli piemontesi. E con mezzi a metano o elettrici, grazie a colonnine che devono essere installate anche nei piccoli Comuni. Il programma di Uncem evidenzia questi temi collegandoli a quanto già scritto nel Piano regionale trasporti, chiedendo che le Unioni montane di Comuni possano partecipare ai “tavoli di bacino” previsti dall’Agenzia regionale per la mobilità.