Il Sussidio per il Giubileo 2025 ha proposto per la visione nelle sale il film di Tim Mielants: il regista ha tratto la storia dal romanzo irlandese “Piccole cose da nulla” di Claire Keegan e narra le vicende, cupe e drammatiche, dei conventi irlandesi conosciuti come “Case Magdalene”, gestiti da suore e già portati al cinema da pellicole come “Magdalene” di Peter Mullan e “Philomena” di Stephen Frears.
Irlanda, 1985. Bill Furlong è uomo di poche parole, pare costruito con l’accetta, nei suoi occhi è difficile indovinare il pensiero; per ora il dovere principale è andare ogni giorno al lavoro. Egli è il carbonaio del paese e, vicini a Natale, lo stress aumenta poiché gli ordini per le festività sono tanti… tutti vogliono stare al caldo in queste serate. Quando torna a casa trova le moglie Eileen e le cinque figlie; è il tempo di un rito a cui il carbonaio tiene molto: bisogna lavarsi, togliere il nero della pece di dosso e tornare a cena con la sua famiglia. È quasi una tradizione religiosa.
A casa le cose sembrano più semplici. Eppure Bill ha notato, a volte, quelle abitazioni misteriose gestite da suore, ma ha preferito non porsi troppe domande (e gli hanno anche consigliato di frenare la propria curiosità). “Esistono anche le brave persone, ricordò Furlong a se stesso mentre tornava in città. Era solo questione di imparare a gestire tutto quanto e a raggiungere un equilibrio tra quello che dai e quello che ricevi, in modo da andare d’accordo con gli altri e non solo con se stessi”.
“È magistrale, in definitiva – così chiude Arianna Prevedello, nel Sussidio –, il lavoro di riscrittura fatto per il cinema del romanzo di Keegan, opera ad altissimo tasso spirituale, prescelta dallo stesso Murphy, interprete eccellente, e da Yvonne McGuinness, sua moglie”.