Nel presentare l’insegnamento del Vescovo, per come è offerto anche in questo mercoledì 1 marzo nella settimanale catechesi diffusa in internet da Mons. Edoardo Aldo Cerrato, non pare fuori luogo attirare l’attenzione del Lettore su alcune iridescenze ricche di significato e certamente idonee a corroborare la nostra fede, aiutandola a crescere alla luce della Parola di Dio.

Perché proprio le Letture che il Lezionario propone in questi ultimi due giorni, ieri, 28 febbraio e oggi, sono il fulcro dell’insegnamento del Presule.

Che richiama, con garbata radicalità, la preghiera consegnata all’uomo ed alla donna di ogni tempo dallo stesso Gesù (Vangelo di San Matteo, 6, 7-15) con la raccomandazione esplicita, essenziale, senza panegirici:

”Pregando, non sprecate parole come i pagani (…)”.

Ed ecco: sulla scena dell’umanità, si palesa quello che, qualcosa concedendo al linguaggio informatico, è forse il più diretto “link” per raggiungere il cuore del Padre, la preghiera del Padre Nostro; preghiera di lode e di domanda.

Rivolta a Colui che: “sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate”.

Ma c’è una condizione, precisata come un vincolo, molto importante e necessario per illustrare il significato di quel rimettere i debiti ai nostri debitori:

”Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”.

Serve la preghiera?

Serve, anche perché l’umana creatura ha il privilegio incommensurabile di potersi rivolgere al proprio Creatore con la fiducia che l’Onnipotente sia il Dio della Misericordia.

A tal punto misericordioso, come rassicura la narrazione che ha per protagonista il Profeta Giona, (Cap. 3, 1-10):

“vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece”.

Così capitava a Ninive, la grande città.

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Ma ora è bene non sottrarre altro tempo alla parola del Vescovo.

Buona visione e buon ascolto.