La Corte di Giustizia dell’Unione Europea” ha condannato la nostra Regione per aver superato i valori di concentrazione di PM10 in tre delle quattro zone in cui è stato suddiviso il territorio ai fini della qualità dell’aria, ovvero: l’agglomerato di Torino che comprende il capoluogo e 32 comuni circostanti, la zona di pianura con 268 comuni e la zona di collina con 646 comuni. In totale 947 comuni sui 1.181 dell’intero territorio regionale.
La Città metropolitana di Torino ha quindi inviato alle Amministrazioni comunali uno schema di ordinanza tipo per l’applicazione delle misure di limitazione la cui entrata in vigore era stata stabilita dalla Regione Piemonte a partire dal primo marzo. Le ordinanze dovranno essere simili il più possibile fra loro per evitare troppe differenze tra un comune e l’altro, in particolare fra quelli confinanti, in particolare modo rispetto agli spostamenti di auto e mezzi commerciali.
Con l’ordinanza viene invitata tutta la popolazione ad utilizzare il meno possibile l’auto per la mobilità urbana e a privilegiare l’uso di altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale; a gestire gli impianti di riscaldamento degli edifici adibiti a civile abitazione in modo che la temperatura degli ambienti non superi i 20°C, e a gestire gli impianti di altri edifici in modo da limitare al minimo indispensabile gli orari di accensione e la temperatura degli ambienti.