(Graziella Cortese)

In occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria, è uscita nelle sale cinematografiche la pellicola del regista ungherese Kornèl Munruczò: la storia dell’Olocausto è di fronte a noi e la memoria, il ricordo, sono un dovere oltre che una necessità. Il film di Munruczò è stato presentato nella sezione Première al Festival di Cannes e ha aperto in anteprima il Trieste Film Festival 2022.
La trama, per molti aspetti originale, narra le vicende di una famiglia ebrea attraverso la storia di tre generazioni, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla Berlino di oggi.

Nel campo di concentramento di Auschwitz accade un miracolo: viene alla luce una bambina ebrea che verrà chiamata Eva, la madre è costretta a partorirla in piedi mentre le altre donne le fanno da barriera intorno, ma la donna in qualche modo sa che la sua piccola sopravvivrà. Eva conosce la guerra e la fame, ma diventa una donna anziana che trasporta il peso difficile di un dolore enorme e di un passato che non ama raccontare.

La tragedia del suo popolo in una certa misura diventa l’eredità per sua figlia e per il nipote Jonas che deve affrontare, nell’epoca moderna, il problema del bullismo e dell’antisemitismo a scuola.

La pellicola si avvale di Martin Scorsese come produttore esecutivo e della grande interpretazione di Lili Monori, icona del teatro e del cinema ungherese.

La nostra rubrica ci offre anche l’occasione per ricordare un momento divertente: prosegue infatti a Candelo la rassegna “Tutti pazzi per il cinema”, il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 7 febbraio con “Se mi vuoi bene” di Fausto Brizzi, protagonista Claudio Bisio. Una commedia che i nostri lettori conoscono, ambientata all’interno di una Torino elegantemente sonnacchiosa…

QUEL GIORNO TU SARAI
di Kornél Mundruczó
paese: Ungheria, Germania 2021
genere: drammatico
interpreti: Lili Monori, Annamaria Láng,
Goya Rego, Padmé Hamdemir
durata: 1 ora e 37 minuti
giudizio: interessante-bello