Una giornata importante, questo 8 dicembre 2022 per la Chiesa eporediese, per le comunità di San Benigno e Bosconero, per lo stupendo compendio dell’antica Abbazia di Fruttuaria, che ora ha di nuovo chi se ne prenderà pienamente cura.

Don Mario Viano è nuovo Abate e Parroco di San Benigno, ma non abbandonerà la cura d’anime di Bosconero.

Un momento importante, solenne e, ad un tempo, gioioso, sul quale tra poche righe ci intratterremo e che è documentato dal filmato di oltre mezz’ora e dall’ampia gallery fotografica che corredano l’articolo.

Ma non va dimenticato che oggi, 8 dicembre, la protagonista sia sempre Lei, l’Immacolata Concezione.

Così la Madonna si presenta a Bernadette Soubirous il 25 marzo 1858, quasi a voler “controfirmare” la Bolla pontificia “Ineffabilis Deus”, con la quale il Santo Pontefice Pio IX proclamaa, l’8 dicembre 1854,  la verità di fede della preservazione dal peccato originale della Madre di Dio, fin dal suo concepimento.

Una verità tanto chiara, forse lampante, per i semplici e gli umili, quanto oggetto di dispute e discussioni tra i “dotti”.

Nemmeno la “svolta” impressa al dibattito dottrinale dalla straordinaria intuizione di Giovanni Duns “Scoto”, proprio nel momento di passaggio tra il XIII ed il XIV Secolo, riuscì a dirimere del tutto la disputa, che rimase aperta per altri cinque secoli.

Il grande teologo francescano è conosciuto universalmente per l’illuminante sillogismo che ha ragione di ogni dubbio e che si condensa in queste poche parole “Potuit, decuit, ergo fecit”.

Cioè: il Padre poteva decidere di “preservare” la Madre del Redentore.

Ciò era del resto conveniente per l’economia della salvezza.

Quindi lo fece.

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E Maria è la protagonista dell’omelia del Vescovo, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, omelia che è anche una mirabile catechesi mariana: sia permesso dirlo, di alto profilo.

Proprio per questo l’omelia è stata posta in apertura del filmato, perché offre, in poco più di un quarto d’ora, una sintesi mirabile che mette soprattutto in luce una verità fondamentale: l’adesione senza riserve di Maria alla volontà del Padre non è il gesto, la risoluzione di una credulona.

Anzi, la Scrittura si preoccupa di consegnare l’immagine di una donna che riflette, dubita, fa i conti con le categorie del pensiero umano: “Si domandava che senso avesse un tale saluto”, quando l’Angelo la chiama “piena di Grazia”.

E poi, umilmente, ma senza imbarazzi, all’udire quella straordinaria notizia, domandi: “Come è possibile…”.

Sarà, più tardi, sempre Maria, dopo il ritrovamento di Gesù al tempio a “custodire” quelle cose, “meditandole nel suo cuore”.

L’adesione alla volontà del Padre è, dunque, un atto tanto umile e privo di riserve, quanto consapevole e maturo.

Ma, certo più delle nostre parole, merita ascoltare la parola del Vescovo: proprio per questo l’omelia è posta in apertura del nostro filmato.

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Ma, come abbiamo visto, oggi è festa per due comunità.

Se è vero – come ha ricordato il Sindaco di Bosconero Paola Forneris – che la parola Abate ha la propria radice in “abba”, padre, allora la “consegna” del loro Don Mario ai vicini di San Benigno non può che aprire la strada ad ulteriori e più saldi legami di fraternità tra i due paesi.

E’ il Sindaco della nuova comunità, Alberto Graffino, a sottolineare, nel proprio apprezzato indirizzo di saluto e benvenuto, come ci sia bisogno di unità e concordia quali una stabile guida spirituale potrà promuovere.

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Guida che giunge oggi, dopo che per qualche tempo, con grande zelo pastorale, la “supplenza” dell’importante abbazia è stata retta dal Vicario Generale della Diocesi, Mons. Gian Mario Cuffia, che oggi ha aperto la celebrazione spiegandone il significato liturgico.

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Ma, se è vero che la protagonista di questo giorno sia sempre la Madonna, è altrettanto vero che il popolo di Dio si sia stretto in un grande ed affettuoso abbraccio attorno al tanto atteso nuovo Abate e Parroco, Don Mario Viano.

E, sin dai primi passi, Don Mario non ha certo deluso le tante aspettative.

Prima del congedo ha rivolto parole di grande significato, anch’esse riportate integralmente nel filmato.

Tra i ringraziamenti (doveroso quanto sentito quello particolare a Mons. Cuffia), uno è parso idoneo ad illustrare una realtà ulteriore: Don Mario non ha mancato di ricordare come l’organizzazione di questa celebrazione abbia visto impegnato personalmente, per molti giorni e…senza badare al “mansionario”, facendosi carico anche di lavoro materiale, un altro giovane Sacerdote molto stimato in Diocesi, Don Davide Damiano.

Al di là del “portato” concreto, che ha permesso di accogliere i numerosissimi fedeli in un contesto non solo dignitoso, ma altresì di prestigio, ciò che appare ancor più consolante è che non manchino energie giovani e coese, capaci di un lavoro di squadra, per il bene comune.

A proposito di “squadra”, non si possono dimenticare le molte Associazioni presenti con le singole distintive insegne e, in particolare, l’originale e preparata banda musicale, non meno della corale, frutto di una sintesi tra le due di Bosconero e San Benigno, con un “rinforzo” da parte di quella della Cattedrale e, se l’udito non ci ha tradito, il rinforzo ha rivelato anche la presenza all’organo del Maestro Alessandro Veneri.

Infine, un ringraziamento, la confessione di un limite e una promessa.

Il ringraziamento allo straordinario Cicerone che ci ha guidati a scoprire il vero tesoro che è il compendio abbaziale, lo Storico Marco Notario.

La confessione di un limite: purtroppo esigenze di tempo non permettono di parlarne qui, in questo servizio, se non con qualche immagine.

La promessa: torneremo presto sull’argomento.

Ora vi lasciamo con il video e la gallery.