L’ultimo appuntamento con il format “Giallo canavesano” sarà oggi, venerdì 26 maggio, alle 20,45 al Teatro “Belloc” in via Piave 16, con la consueta formula: presentazione di libri gialli di autori canavesani e degustazioni di vini.

Nella fattispecie avremo, di Giulio Civitano, “Trilogia delle Muse” (con intervento dell’editore Giampaolo Verga, Atene del Canavese) e “La macabra storia della iena di San Giorgio”, con l’autrice Maddalena Serazio e il video “La iena” di Andry Verga.

“La ballata della iena” e altre mirabolanti storie saranno portate in scena dal gruppo Lo Zodiaco di Caluso, e la degustazione finale con vini del territorio sarà offerta dal Comune sangiorgese.

Il precedente incontro di “Giallo canavesano” aveva avuto luogo a Levone, “paese delle Masche con tanto di marchio ufficiale depositato”, come chiarito dal sindaco Massimiliano Gagnor.

Proprio le Masche sono state il filo conduttore della serata, con l’intervento di Pier Luigi Boggetto, storico e autore del libro “Le streghe di Levone tra realtà e mito”, basato su documenti e processi del 1474 che portarono alla condanna al rogo quattro donne del paese.

Alla triste vicenda si è ispirato Lo Zodiaco, che ha rappresentato la scena della condanna e del rogo, oltre a scuotere l’uditorio con la ballata dedicata alla figura, realmente esistita, di “Kodak”, tra i primi fotografi della vicina Rivara.

Del tutto in tema i vini della serata, della cantina “Le Masche” che ha dedicato un proprio vino rispettivamente a Francesca, Bonaveria, Margarota e Antonia, le quattro sventurate vittime del processo.

L’autrice Simona Leone ha presentato i propri libri “Ultimo compleanno” e “Passato imperfetto”, gialli ambientati nella piccola provincia canavesana.

Lisa, la protagonista, è alle prese con una bimba piccola, i problemi di madre single e le indagini in cui la ricerca psicologica si intreccia con vicende oscure e colpi di scena continui.

A moderare la serata, come sempre, Davide Motto, questa volta in simpatica difficoltà a contenere l’inarrestabile verve di Magna Chinota, della compagnia Gli Articiòch, in trasferta da Front Canavese.

Paola Ghigo

Redazione Web