Fu un alto funzionario imperiale, amico di Sant’Agostino, cristiano esemplare.

Per conto dell’imperatore Onorio presiedette la conferenza di Cartagine tra i vescovi cattolici e quelli che seguivano Donato. Sosteneva che la Chiesa fosse la società dei santi e che non fossero validi i sacramenti somministrati da chi è in peccato.

Marcellino accusò Donato, contro cui l’imperatore emise un editto di proscrizione. Per vendetta, i donatisti lo denunciarono di essere complice di Eracliano, usurpatore di Onorio.

Giustiziato, fu riabilitato da Onorio un anno dopo la morte.