Nato a Londra, fu nominato nel 1161 arcivescovo di Canterbury. Quando ricevette questo incarico, Tommaso si rivelò uno strenuo difensore dei diritti della Chiesa, inimicandosi il sovrano.

Dopo aver rifiutato di riconoscere le “Costituzioni di Clarendon” del 1164, le quali prevedevano che il re avrebbe dovuto indicare i vescovi e non il Papa, fu costretto all’esilio in Francia.

Morì assassinato dai sicari del re, dopo essere rientrato in Inghilterra e avere sconfessato i vescovi che erano scesi a patti con il sovrano.

Fu canonizzato appena tre anni dopo, nel 1173.