Appartenente a una distinta famiglia padovana, durante la persecuzione di Diocleziano, fu arrestata per la sua fede e portata in tribunale. Non riuscendo a sradicare la sua fede cattolica, il giudice la condannò a morte.

Il corpo della martire fu sepolto fuori dal pomerio, ad oriente della città, nei pressi del teatro romano, dove poi verrà costruita una basilica.

La diffusione della Congregazione benedettina di Santa Giustina, che elesse la martire a sua patrona, portò il suo culto in Italia e in Europa.