Dopo aver fatto tappa a Palermo, Firenze, Bergamo, è approdato al Teatro Regio a Torino, dal 18 al 23 aprile, lo spettacolo di danza e arte varia “Shen Yun“, che significa “La bellezza degli esseri divini che ballano“.

La Shen Yun Performing Arts è una compagnia nata negli Stati Uniti nel 2000, ad opera di artisti cinesi, che si propone di mantenere viva la cultura di 5 mila anni di civiltà cinese.

La ricerca dell’armonia tra Cielo, Terra e umanità è alla base delle esibizioni.

Si possono ammirare danze che erano proposte a corte e nei teatri del Celeste Impero fino al 1949, quando la rivoluzione culturale di Mao Tze Tung le ha eliminate perché ritenute una minaccia ideologica.

Fra i vari quadri che compongono lo spettacolo due sono contemporanei e mettono in luce proprio la persecuzione che ancora oggi, nonostante sussista una certa critica al regime, subiscono le persone che vogliono ricordare il passato glorioso della cultura cinese.

In “Un crimine senza precedenti” e “Rinnovamento divino di Cielo e Terra” si mostrano le discrepanze fra coloro che vogliono riesumare danze, costumi e credenze legate alla religione o ai valori morali e quelli che, ormai assuefatti all’ideologia maoista, ritengono sorpassato il credo professato nel passato.

Nei due tempi dello spettacolo sono proposte danze tradizionali come quella Manciù e quella dei bastoni, tipica della zona geografica della Mongolia, la danza classica delle dame cinesi, ma anche “Le maniche d’acqua”, le dame che danzano portando in testa dei vasi, le montagne innevate che portano lo spettatore là dove si innalzano le cime più alte del Mondo.

Oltre ai balletti ci sono due esibizioni canore di brani tipici, presentate da un tenore e da un soprano e un brano suonato con l’Erhu, uno strumento cinese a due corde.

Gli artisti sono accompagnati al pianoforte da una musicista, mentre la rappresentazione è accompagnata da un’orchestra formata da strumenti occidentali e orientali.

Lo spettacolo è presentato da Massimiliano Russano e da Julie Xi: i due sintetizzano la trama del quadro che sta per essere presentato in italiano e in cinese, perché il pubblico è misto.

Le coreografie sono molto curate, i costumi coloratissimi e, infine, applicazioni in 3D rendono il tutto modernissimo.

Inutile dire degli applausi che hanno gratificato gli artisti al termine dell’entusiasmante evento.

Franca Sarasso

Redazione Web