(elisabetta acide) – Il Sinodo ci sta insegnando a camminare, ad ascoltare , a vivere nel “cantiere” dei mondi che lo abitano e che ne sono ai “margini” e vivere la sinodalità con autentico spirito di fede.

Vivere la fede cristiana nel mondo contemporaneo impone la capacità di “leggere” la società in cui si abita, le sue opportunità e le sue difficoltà, le sue povertà e necessità, i cambiamenti e le opportunità.

 

Al fine di sostenere la Caritas di Verolengo e Borgo Revel che negli anni cerca di intercettare le povertà, don Valerio sul pregresso delle attività “consuetudinarie“ del gruppo Arcobaleno che da anni si occupa di organizzare il pranzo o cena “povera” , ha “lanciato” una nuova proposta: quest’ anno il pranzo avrà come oggetto di donazione appunto l’organizzazione che si occupa dei “bisogni di chi è nel Bisogno“.

Da pranzo povero a pranzo “per i poveri”.

Non è solo un “nuovo lessico” o un “cambio di destinazione “ dei proventi , è un modo diverso di vivere le necessità che parte non dal prezzo “fisso” del pranzo e ciò che resta va in beneficenza, ma dalla  consapevolezza che l’ offerta libera che lascio , più o meno generosa che sia, è frutto di un mio atto libero e responsabile, della consapevolezza che andare incontro alle povertà è certo sostenere anche materialmente , ma farlo nella consapevolezza che occorre farlo “insieme” che chiamati, come cristiani ad agire, dobbiamo superare la cultura della necessità solo materiale e chinarci sulle povertà spirituali, affettive, sulle povertà relazionali e lo possiamo fare solo se viviamo di relazione, di condivisione, di contempl-azione.

Apparentemente può sembrare lo stesso “evento”, mentre racchiude il germoglio del  “modo sinodale” con il quale la comunità di Borgo Revel ha deciso di camminare: insieme gli uni verso gli altri, insieme verso Cristo presente vivente e visibile in tutti.

Come al solito i parrocchiani non hanno deluso: numerosi i presenti e generose le offerte.

Ancora una volta il “come stare”, insegna che l’essere può essere più importante dell’ avere