Novena in preparazione della Festa della Madonnina, il Santuario mariano che è punto di riferimento spirituale non soltanto per Verolengo, ove sorge, ma anche per una comunità assai più vasta, che si estende dal Canavese, al Monferrato Casalese, alla vicina Diocesi di Vercelli.
Proprio dalla Diocesi di Vercelli giungerà, il giorno 16 settembre, per la S.Messa delle ore 16, il Vicario Generale Mons. Stefano Bedello.
Ma tutto il programma dei giorni passati e di quelli a venire si può leggere nella locandina che fa perte della gallery fotografica.
Gallery che, insieme al filmato, documenta in particolare il giorno di novena del 12 settembre – Festa del Santo Nome di Maria – con la S.Messa presieduta da un Ospite d’eccezione, il Card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, Vice Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese, membro del Dicastero per la Dottrina della Fede.
Ma il suo servizio alla Chiesa è stato contrassegnato da un costante impegno anche in campo accademico, Studioso di competenza unanimemente riconosciuta; eccone solo alcuni indizi: Docente di Teologia Sistematica, è stato presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2011 al 2019 e preside della sezione di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale.
Accolto a Verolengo dal suo ex allievo ed ora Parroco, Don Valerio D’Amico, ha presieduto la Liturgia concelebrata dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera.
Come sempre, in ogni momento significativo per la comunità civile e per quella ecclesiale, non ha fatto mancare la propria presenza il Sindaco, Signora Rosanna Giachello.
Il filmato messo a repertorio, insieme alla gallery, con la consueta dedizione, da Giancarlo Guidetti, offre in particolare ed integrale l’omelia dettata dal Cardinale, molto seguita che, prendendo le mosse dalle Letture del giorno (1Tm 1,1-2.12-14; Sal 15; Lc 6,39-42) ha offerto una illuminante lezione su tutto il
capitolo sesto del Vangeglo di San Luca (che si può leggere cliccando qui)
ponendo poi al centro proprio la figura di Maria, prima discepola di Gesù. Al contrario delle “guide cieche” che pretendono di guidare altri ciechi, Maria non ha mai abbandonato il proprio posto di discepola.
Ma, chiosando la parabola dei due ciechi, Gesù enuncia una verità immutabile: un discepolo non è più del maestro.
E – osserva il Cardinale – chi è quel discepolo che si illude di essere più del Maestro? E’ colui che smette di essere discepolo per seguire un’altra e propria strada, che vuole “prendere il posto” dell’unico Maestro.
E’ colui che non sa che l’unica sua reale risorsa sia la fedeltà al Maestro.
Maria, dunque, discepola per eccellenza, seguace di Gesù per eccellenza.
Non ha mai voluto fare da maestra, pur essendo lei la Madre; non aveva mai voluto mettersi al suo posto perché sapeva che quel suo Figlio era l’unico Maestro.
Maria, pure misericordiosa come quel così unico suo Figlio.
Il Cardinale propone un interrogativo astratto, eppure assai persuasivo: cosa avrebbe potuto dire, Maria sotto la Croce, ai discepoli che erano scappati per paura?
Avrebbe potuto riservare loro parole dure.
Invece, discepola per accellenza, ha custodito anche questo dolore nel proprio cuore.
Maria ci insegna, dunque, ad essere discepoli di Gesù, condizione che oggi per noi significa soprattutto essere appassionati della sua parola, coerenti nel metterla in pratica.
Ma certo meglio della nostra sintesi è ascoltare l’omelia del Cardinale, così ricca di insegnamenti.
La celebrazione è stata animata dal Coro parrocchiale di Verolengo, diretto da una ormai “vecchia conoscenza”, Emanuele Racco, organista del Santuario e vera promessa per un futuro che si sta costruendo con intelligenza e dedizione negli studi presso il Conservatorio di Torino.
All’organo, invece, un altro brillante studente (ma del Conservatorio di Novara), Edoardo Deambrogio.
Dandovi appuntamento ad un prossimo servizio in occasione di questa Novena, ora vi lasciamo con video e gallery.
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