Signori in pista, il Carnevale ha aperto ufficialmente le danze.
In Sala Dorata, accolti dalla vicesindaca Elisabetta Piccoli (a far le veci del sindaco, indisposto), il presidente della Fondazione Piero Gillardi e i nuovi protagonisti maschili della kermesse: il Generale Marcello Feraudo, il Sostituto Erino Mignone e il Podestà Piero Giuseppe Groia.
Piccoli ha esordito con una notizia che profuma di speranza: dopo l’incontro avuto da lei e Gillardi in Regione, in cui si è parlato degli (onerosi) impegni economici necessari alla realizzazione del Carnevale eporediese, è stato strappato un impegno di massima per un contributo extra, la cui entità è al momento ancora indefinita. Gillardi ha aggiunto che, finalmente, in Regione abbiano iniziato a comprendere come “il nostro Carnevale, dichiarato manifestazione di interesse nazionale dalla presidenza del Consiglio dei ministri nel 1956, sia probabilmente l’unico in Piemonte a meritare un tale titolo, e dunque, debba essere sostenuto dalla Regione stessa in modo straordinario”.
Ha parlato di giro economico, Gillardi, che sfiora il milione di euro, e delle grandi difficoltà incontrate fin qui, cresciute ulteriormente dopo gli anni del Covid: ma si è detto certo che remando tutti nella stessa direzione, e consolidando sinergie già avviate, si giungerà a garantire un futuro di successo alla manifestazione.
È toccato poi ai personaggi prendere la parola: da tutti è giunta la promessa di impegnarsi al massimo per restituire agli eporediesi un Carnevale indimenticabile, auspicando il concorso della comunità intera a far sì che ciò si realizzi.
E Feraudo ha voluto inoltre sottolineare come i suoi primi ricordi di bambino sono legati proprio alla festa: la mamma Anna Rosa è stata Mugnaia nel 1986, e lui, ad appena un anno e mezzo, era sul carro del Toniotto con il papà.
“E da allora – ha concluso – la passione non solo non si è mai arrestata, anzi è sempre cresciuta. Vorrei che per tutti, non solo per me, il Carnevale 2023 fosse qualcosa di davvero speciale…”
Redazione Web