Nati nell’odierna Corea del Sud, rimasero fedeli alla fede cattolica anche durante le persecuzioni ricorrenti. Durante quella del 1868, dovettero rifugiarsi sulle montagne con i loro figli ma furono costretti a disperdersi. I due coniugi furono riuniti dai persecutori, che li misero in carcere e li condannarono a morte.

Inclusi nel secondo gruppo di 124 martiri coreani, sono stati beatificati da Papa Francesco il 16 agosto 2014, durante il suo viaggio apostolico in Corea del Sud.