(Graziella Cortese)

Se il regista si chiama Quentin Tarantino, l’aspettativa è di vedere un film pronto a diventare un cult movie. In realtà questo non è sempre possibile e nel caso di “C’era una volta a… Hollywood” ci troviamo di fronte ad un omaggio romantico al mondo del cinema: lo si può notare fin dal titolo.

Quella descritta è la Hollywood degli anni ’60 e la messinscena è perfetta, dalle scarpe alle automobili d’epoca: Rick Dalton è un attore di serie B, ha girato alcune serie televisive western e ha ottenuto piccole parti qua e là, la sua carriera è in declino (come è al tramonto la Hollywood dei tempi d’oro), ma il desiderio di diventare una star è sempre vivo; al suo fianco c’è il fedele stuntman Cliff Booth, che è da sempre la sua controfigura nelle scene più pericolose. Cliff è un reduce della seconda guerra mondiale, non parla molto e vive con il suo pitbull di nome Brandy. Dalton è sempre più demoralizzato finché scopre che la celebre coppia Roman Polanski e Sharon Tate si è trasferita vicino a casa sua. Comincia a sperare in un riscatto professionale, e dopo una trasferta per lavorare in Italia, nell’agosto del 1969 ritorna a Los Angeles.

L’autore si muove come dentro a un sogno: la cinepresa ripercorre le strade, il drive in, il Sunset Boulevard… nel sogno è quindi possibile vedere il personaggio di Sharon Tate che entra in un cinema per vedere un film di cui è interprete, e i piani di lettura si moltiplicano, gli spettatori vedono Tate (falsa) che osserva l’attrice vera.

Esiste sempre la presenza di un’ironia molto vivace, come nella rappresentazione caricaturale di Bruce Lee, o nel commentare gli improbabili titoli degli spaghetti western… o ancora: chi definirebbe il sex-symbol Brad Pitt “vecchio hawaiano”?

Forse nella visione di Tarantino il cinema può cambiare il mondo, o chissà, forse può provare a cambiare il passato. La notte del 9 agosto 1969 fu terribile per la povera Sharon Tate e i suoi amici, ma nella versione cinematografica della strage ci saranno sorprese.

C’era una volta… Hollywood
di Quentin Tarantino
paese: Usa 2019
genere: drammatico
interpreti: Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Al Pacino, Margot Robbie, Emile Hirsch, Luke Perry
durata: 2 ore e 41 minuti
giudizio: interessante-bello