Figlio di un proprietario terriero convertito al Cattolicesimo, venne a sua volta battezzato insieme ai membri della sua famiglia, all’età di dodici anni. Intraprese la carriera militare come suo padre e ricevette anche la carica di daimyo (signore feudale).

Nel pieno dell’epoca Sengoku (“epoca degli Stati in guerra”) contribuì a diffondere la fede che gli era stata trasmessa e favorì la predicazione dei missionari.

Fu poi definitivamente costretto all’esilio a Manila (Filippine), insieme ad altri trecento fratelli nella fede.

Provato dalle persecuzioni e dal viaggio, fu colto da violente febbri e morì.