(Fabrizio Dassano)

La recente visita, domenica mattina a Ivrea, di una delegazione cinese attratta dalla realtà tecnologica produttiva locale passando tra le maglie della cultura del territorio, è un chiaro segnale di interesse per il Canavese da parte di questa nuova superpotenza. L’occasione, davvero importante, sarà stata anche l’opportunità per gli imprenditori locali per entrare in contatto con le esigenze del grande Paese asiatico. L’Amministrazione comunale eporediese ha dato il suo contributo per far incontrare queste due realtà entrambe motivate alla internazionalizzazione delle loro industrie e delle loro produzioni, ciascuna ovviamente dal proprio punto di vista prettamente economico. Ma è stato l’interesse per la cultura a far muovere questi primi passi.

Staremo a osservare eventuali sviluppi. Per intanto ricordiamo che questa rubrica – il cui tono rimane quello dell’ironia e del sarcasmo – aveva subito un piccolo assalto da una consigliera di maggioranza nel mese di agosto per aver parlato della Cina vista da un ventenne: nella circostanza la visione del ragazzo era stata attaccata parlando di un Paese dedito alla censura della libertà religiosa cristiana oltre a tutta una serie di altre accuse.

Domenica scorsa era qui, “in casa”, un gruppo di cinesi, accolti nella Sala Dorata ovvero il cuore del Municipio. Non ci pare che tematiche del genere siano venute a galla e neppure commenti a margine dell’evento… ma c’è ancora tempo.

A proposito del tempo… La settimana scorsa mi hanno accusato di aver gufato il meteo, con la storia della nebbia e dell’autunno che non c’è più; invece nei giorni scorsi (ma mi pare di capire che così sarà anche per i giorni a venire) è piovuto tutto quello che doveva piovere con i disastri e le tragedie che hanno colpito il Piemonte e altre regioni limitrofe.

Per riscattarmi dalla gufata della settimana scorsa, adesso sappiate che tornerà il caldo. Ormai i media ne parlano diffusamente e noi abbiamo ritirato fuori le t-shirt che avevamo stivato nell’armadio e le indossiamo con disinvoltura estiva anche se puzzano di naftalina.

Certo, le foglie stavano iniziando a cambiare colore e a cadere, ma che nuova estate sarà con gli alberi senza foglie? Ma se non facesse più freddo gli alberi continuerebbero a perdere le foglie? E noi dovremo comprare le creme solari a novembre? È vero che come diceva mia nonna non bisogna mai prendere il sole nei mesi che hanno la “r”? Una volta avevo controbattuto su gennaio che non ha la “r” e lei mi aveva detto di andare a provare a prendere il sole a torso nudo a gennaio che a quei tempi aveva temperature frequentemente sotto lo zero.

Oggi non è più così. Bisogna accettarlo e fare buon viso a cattivo gioco: così, se come appare certo ci leveranno la pensione a quota 100 entro il 2021, potremo almeno consolarci passando al mare in spiaggia le vacanze di Natale.