I social ci hanno abituato ai “like” (“mi piace”) per esprimere consenso, accordo o compiacimento in merito ai contenuti postati da altri. Diversi studi hanno messo in evidenza come i like – meglio se tanti – dei coetanei esercitino un vero e proprio sostegno psicologico per chi li riceve, innescando meccanismi inconsci di gratificazione che talora generano addirittura dipendenza. Al contrario, non ricevere like può portare a sindromi ansiose o depressive perché non ci si sente riconosciuti o apprezzati.

Nei giovani, la differenza tra vita nei social e quella reale si perde in tante piccole sfumature: talora si confondono i piani ed anche il like diventa fonte di fraintendimenti, soprattutto nelle relazioni di coppia.

Ma un like è veramente compromettente? Mettere un like ad un contenuto di una persona dell’altro sesso è sinonimo di tradimento? Per molti adolescenti la risposta è affermativa. Alcuni chiedono e pretendono, quando sono in coppia, che l’altro/altra dedichi i like esclusivamente alle proprie foto e non tollerano che si apprezzino i contenuti di possibili rivali. In questo modo si perde di vista non solo il significato del like ma la propria relazione con il partner con il rischio di attivare sistemi di controllo che sono sempre indicativi di una relazione che sta prendendo una deriva tossica.

Essere consapevoli che la necessità di controllare l’altro nasce da proprie insicurezze e dalla propria insoddisfazione può essere un primo passo per esaminare, con dati di realtà, la relazione o la fiducia che riponiamo nell’altro. Essere aderenti ai fatti reali aiuta a mettere un confine tra il mondo reale ed i social. Sarà il comportamento relazionale nella vita reale a dare il termometro di come vanno le cose, se i sentimenti sono ricambiati, se c’è la voglia di passare del tempo insieme e di condividere pensieri ed esperienze.

Sebbene ci sia un desiderio di appartenenza e di esclusività nella vita dell’altra persona, non va dimenticato che esiste una vita precedente alla relazione di quel momento fatta di amicizie, conoscenze, contatti.

Alla vigilia dell’estate, dove sovente i rapporti tra giovanissimi subiscono delle alterazioni, vale la pena non liquidare o ignorare quello che potrebbe accadere a figli o nipoti o giovani e, con la dovuta delicatezza, provare a rimandare ad un contesto corretto l’approccio ai like e ai social in generale, per quanto accade nel mondo virtuale con un pensiero critico e con l’aderenza alla realtà. Un modo per evitare che quella dipendenza dai social e dal mondo virtuale generi sofferenze altamente nocive per giovani e ragazzi.