di Alessandro Rak, Ivan Cappiello,
Marino Guarnieri, Dario Sansone
Italia, 2017
genere: animazione
durata: 1 ora e 26 minuti
giudizio: bello

Anche questa settimana siamo a Napoli… Il film, cartone animato made in Italy, è stato distribuito nelle sale prima del periodo natalizio, ma lo si può ancora trovare proiettato in alcune rassegne o cineclub.
A dispetto del titolo, non si tratta di una fiaba per bambini, ma di un racconto che unisce atmosfere da gangster movie alla musica delle canzoni partenopee, e misere ambizioni del presente alla gentilezza di una protagonista, timida principessa alle prese con gatti e condotti di areazione.
In un’epoca imprecisata il ricco armatore Vittorio Basile, uomo dalle idee avveniristiche, è proprietario di un’enorme nave ancorata nel porto di Napoli, la Megaride. Nella mente visionaria egli ha in progetto di costruire un polo tecnologico che coinvolga l’intera città: gli interni del bastimento sono dotati di videocamere che filmano gli eventi e li trasformano in ologrammi, in modo da perpetuare la conservazione della memoria. Vittorio ha una bambina, Mia, e sta per sposarsi in seconde nozze con Angelica donna bellissima ma crudele e perfida. Quest’ultima, in combutta con l’amante Lo Giusto, un lestofante ambizioso dedito al traffico di droga, organizza l’omicidio del futuro marito in attesa di appropriarsi dell’enorme tesoro lasciato in eredità alla piccola Mia.
Gli anni trascorrono sulla Megaride trasformata dalla cupidigia umana in un postribolo di lusso, dove matrigna e cinque sorellastre (più Luigi, il fratellastro “femminiello”) imperversano e costringono la figlia di Basile a diventare la loro serva e ad acquisire a pieno titolo il nome di Cenerentola.
Una colonna sonora accuratissima accompagna lo spettatore a scoprire se lo squallore e il crimine prevarranno o se è possibile sperare in un lieto fine, come nelle favole.
L’opera è stata presentata al Festival di Venezia e ha già conseguito numerosi premi: gli artisti e i disegnatori appartengono a un gruppo affiatato di collaboratori che hanno tratto il soggetto dal testo di Giambattista Basile “Lo Cunto de li Cunti” e cercato di contenere i costi di produzione (Mad e Entertainment Animation).

Graziella Cortese