(Filippo Ciantia)

Ci ha sorpresi anche questa volta, Papa Francesco! Nella festa di Maria Immacolata, ha voluto ricordarci la figura di San Giuseppe, attraverso la lettera apostolica “Con cuore di Padre”! Non c’è nulla di più inaspettato, politicamente scorretto e strano, oggi, che l’elogio del padre. Eppure nulla è più necessario alla nostra “società senza padri”, mentre tanti, soprattutto i giovani, percepiscono e gridano la nostalgia di un padre presente.

Mi hanno sempre colpito, in terra di missione, le chiese di fondazione comboniana: in esse ai due lati dell’altare ci sono, sempre, Maria e Giuseppe. Essi sono, entrambi, custodi della nascita della chiesa e della sua crescita.

Questi pensieri mi hanno colto quasi da subito, quando mia figlia da Boston, nel giorno del compleanno, ha colto in una foto il suo piccolo Joseph, assopito, mentre abbraccia delicatamente la sorellina Grace, appena arrivata, di 5 giorni.

Joseph, sii fedele al tuo nome, tanto amato dal popolo cristiano, perché la figura tenerissima di San Giuseppe è necessaria al vivere e al crescere nella letizia. La tenerezza nasce dall’obbedienza: non si cresce, né si è teneri con sé e gli altri, senza l’obbedienza ad un cammino offerto, non nostro, ma dato e a volte difficile.

Joseph, in un mondo confuso, triste e violento, sarà necessario essere coraggiosi e capire, creativamente, come custodire chi ci sta vicino, soprattutto sorelle e genitori, accogliendo le sfide e il prossimo che ci accosta perché ha bisogno.

Joseph, aiutare è un compito che quasi sempre va fatto “nell’ombra”, prendendosi cura degli altri, senza imporre ma proponendo, puntando tutto sulla propria e altrui libertà. Ci sia sempre, per tutti e in tutto, un abbraccio dolce e delicato, mai di possesso. Così non diventerai mai inutile!

Joseph, soprattutto, non preoccuparti di esser capace e di avere a disposizione, subito, tutto quello che è necessario: al tempo giusto, ogni cosa arriverà.

“Non sono io che decido la rotta,
chi decide la rotta è il mare…
Timoniere non son mai stato:
io non sono adatto a veleggiare;
il timone della mia vita è Dio che lo governa
e quando qualcuno mi chiede
come si fa a nuotare
spiego che io non navigo:
chi naviga è il mare”
(Paulinho da Viola)

Joseph, anche se oggi non abbiamo ancora la Grazia per affrontare il futuro, siamo certi che Essa arriverà domani. Sempre. Dormi e vivi lietamente.