VI Domenica di pasqua (ANNO C)

Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto

«Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino,…nel rivelarsi illumina…». Il Fuoco che l’alimenta fa ardere il cuore, il chiarore diffuso è quello che vince limiti e disorientamento in tante vicende. Tu sei venuto per accenderci così. Hai promesso di essere con noi tutti i giorni e proprio il vivere nel e del tuo Amore ci porta a riconoscere la tua presenza, diventa un sentire che coinvolge tutto ciò che siamo. Seguire la tua voce, fidarsi delle cose dette da te è ascolto necessario per entrare in azione, traduzione dei tuoi insegnamenti in nostra testimonianza.
«Se uno mi ama…»: non obblighi nessuno, tu che ti sei lasciato crocifiggere per tutti!

«Se uno mi ama…»: è la condizione indispensabile per alimentare l’incendio che elimina le sterpaglie di tante futilità, per far spazio al senso essenziale della nostra esistenza in te, qui ed ora.
«Se uno mi ama…»: l’udito interiore impara a cogliere la voce sottile della coscienza, riuscendo così a percepire l’armonia del tuo Bene. Solo così possiamo scoprire la gioia di sentirci sostenuti nei passi spesso difficili tra le contingenze.

«Se uno mi ama…»: tu ed il Padre venite a noi, ci abitate: avere questa consapevolezza libera dalle deboli logiche e attiva meglio la memoria di verità su ciò che non passa. Solo tu hai parole di vita eterna!
Quanti «se» tra battaglie ed elevazioni!

«Se il Signore non fosse stato con noi, quando uomini ci assalirono…» avremmo agito per puro istinto, saremmo fuggiti senza affrontare i problemi, la paura avrebbe preso il sopravvento.
«Se nascondi il tuo volto, vengono meno» tutti coloro che credono e sperano in te.

«Se tu non mi parli, io sono come chi scende nella fossa»; un cristiano che non trova più la forza della tua parola vive questo abbassamento nel vuoto, nel buio, nella fine di qualsiasi impegno.
Se non sei tu a costruire, invano si affaticano coloro che vogliono edificare…

Se mandi il tuo Spirito c’è nuova creazione e rinnovi la faccia della terra, polvere che noi siamo.
«Se prendo le ali dell’aurora», di un nuovo giorno lontano dalle usanze del mondo senza di te, anche là mi guida la tua mano.

Ci lasci e doni la tua pace, Crocifisso Risorto. Dilata i nostri cuori di gente stanca, triste, povera di speranza! Il tuo Santo Spirito non smetta di istruirci, di darci vita dall’alto. Rimanere in te e Tu in noi genera abbondanza di frutti: senza di te non possiamo far nulla, mentre – come afferma il salmista – «con Dio faremo cose grandi».

(Gv 14,23-29) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».