Le ricorrenze sono occasioni favorevoli per confronti, dialoghi, scoperte e approfondimenti.

Certo, quando la ricorrenza riguarda un grandissimo del ‘900, come Italo Calvino (nel 2023 ricorre il centenario della nascita), ogni celebrazione e ricordo diventa una sfida ardua: Calvino è autore complesso e dai vastissimi interessi, ma proprio per questo un incontro con lui è sempre fonte di arricchimento e crescita, e pertanto la sfida va raccolta.

Con questo spirito il Liceo “Carlo Botta”, venerdì scorso nel suo auditorium, a Calvino ha dedicato un pomeriggio di studio: nella formula della tavola rotonda seminariale, da diversi anni collaudata dal Liceo, hanno dialogato studenti, ex studenti, professori.

Ad aprire le conversazioni è stata la preside, professoressa Lucia Mongiano, che ricollegandosi al titolo ha osservato come la prosa, soprattutto quella letteraria, di Calvino continui a essere una forma di comunicazione avvolgente e totalizzante, una sorta di realtà virtuale che nulla ha da invidiare ai contemporanei metaversi.

Ha inoltre sottolineato come importante e doveroso fosse il ricordo di un autore che molto ha dato con la sua riflessione alla storia culturale e alla comprensione dei costumi del nostro Paese.

A seguire si sono alternati sei interventi, che hanno cercato con differenti tagli e prospettive di ricostruire la figura e gli interessi dell’autore.

Fabrizio Dassano si è concentrato sulla narrativa resistenziale di Calvino, non solo quella dei molto celebri “Sentieri dei nidi di ragno”, ma anche quella legata ai meno noti racconti della raccolta “Ultimo viene il corvo”.

Sofia Tinetti, ex studentessa del “Botta” e ora iscritta a Lettere moderne a Torino, ha mostrato la stretta convergenza di due interessi calviniani, solo in apparenza distanti; quello per l’arte combinatoria e quello per il poema cavalleresco, in particolare per l’Orlando furioso di Ariosto.

Un’altra ex studentessa, Beatrice Mittica, anche lei frequentante Lettere moderne a Torino, si è concentrata sul romanzo breve “La giornata d’uno scrutatore”, di cui ha messo in luce le ambizioni, che vanno oltre quelle di una semplice divagazione letteraria, in quanto testo politicamente impegnato.

Il quarto e il quinto sono stati interventi corali: un gruppo di studenti della 4ª H, Alberto Aibino, Alessandro Poggio, Beatrice Raicu, Matteo Scalarone, coordinato dalla professoressa Daniela Fisanotti, ha presentato e poi mostrato il video realizzato nelle settimane precedenti relativo alla Visibilità, la quarta delle “Lezioni americane” di Calvino.

Quindi un altro gruppo, studenti di 3ª B e 4ª B, coordinati dalla professoressa Cinzia BurzioLavinia Bertaccini, Giorgia Brunero, Camilla Bruno, Lucia Cerutti, Simone Miope, Giulia Motto Martinetto, Elisabetta Perono Cacciafuoco, Alessia Trianni, aiutati per le illustrazioni da Eva Bracco e Giulia Panzino –, ha proposto una rivisitazione de “Le Città invisibili”: i brevi testi calviniani sono stati lo spunto per scrivere e raffigurare i ritratti di alcune città contemporanee, abitate o visitate o solo immaginate da lontano.

Gli ultimi interventi hanno preso spunto da altri due temi delle “Lezioni americane”: i docenti Massimiliano Boltri e Orso Maria Piavento si sono occupati di Leggerezza, cui è dedicata la prima delle lezioni, ricordando in quali modi Calvino abbia fatto proprio questo valore e chiarendo il discorso con raffronti con opere artistiche.

A seguire, il professor Michele Zaio ha dedicato un intervento alla quinta lezione, sulla Molteplicità, mettendo in luce la lucidità profetica con cui Calvino ha saputo cogliere un aspetto caratterizzante il nuovo millennio, in cui ogni forma di conoscenza deve saper rinunciare alla comoda e rassicurante visione frontale per fare proprio un approccio in grado di cogliere relazioni e costruire reti di sapere.

Il pomeriggio ha visto una piacevolissima collaborazione dall’alto valore educativo: oltre che ricordare il grande autore, infatti, la tavola rotonda ha inteso essere per gli studenti, guidati dai loro docenti, una palestra per confrontarsi con una realtà adulta e parlare in pubblico, e quindi mettere concretamente in pratica quanto appreso al mattino o acquisito grazie alle personali esperienze e passioni.

Redazione Web