(Filippo Ciantia)

Lo abbiamo visto nelle prime gare, dalle qualificazioni alle prime finali. Poi il ritiro dalla finale a squadre e dal concorso generale individuale, dopo un grave errore al volteggio. Questa volta sarà molto più difficile.

Dopo 30 medaglie olimpiche e mondiali, dopo aver gareggiato in tutto il mondo e dominato praticamente in tutte le discipline della ginnastica, Simone Biles deve affrontare la prova più difficile. Per la prima volta si è esibita senza pubblico, nell’olimpiade della pandemia, che è iniziata, un anno dopo, tra sentimenti molto contrastanti, soprattutto in Giappone.

La Biles è una delle atlete più attese, tanto che, alla vigilia dei giochi giapponesi ha ottenuto lo status di Greatest Of All Times (in inglese, l’abbreviazione G.O.A.T. significa capra) da parte di Twitter che le ha dedicato un emoji che esibisce una medaglia d’oro. Il termine Greatest Of All Times nasce con Cassius Clay, Muhammad Alì, che come tale si definì. In tutte le culture del mondo, se l’atleta era scarso si diceva che “giocava come una capra”. Invece i tempi cambiano e le capre si sono prese la rivincita, definendo solo i più grandi campioni!

Sarà l’olimpiade più difficile.

La Biles ha dominato la scena per tanti anni, vincendo ed entusiasmando. Ha inventato anche una nuova figura che nessun altro è stato in grado di eseguire: il doppio salto raccolto con triplo avvitamento, una variazione del Tsukuhara, che originalmente prevedeva solo un doppio avvitamento.

Molti atleti hanno rituali e gesti esercitati prima e durante le loro prestazioni. Per Simone, da sempre, è necessario cercare tra gli spettatori i volti dei suoi genitori. Solo quando incrocia i loro sguardi, tutta la tensione si stempera e la concentrazione raggiunge la perfezione che la sua classe e potenza permettono di raggiungere.

I nonni Ron e Nellie sono i genitori adottivi da quando adottarono Simone, la nipote di 6 anni, che viveva in una situazione drammatica e vulnerabile per la malattia della mamma. Da allora sono loro la forza di Simone. Mamma Nellie le regalò subito un rosario bianco, diventato inseparabile per Simone: insieme ai genitori, non perde mai una Messa domenicale.

Saranno le gare più difficili, ma Simone, non trovando nella folla i volti e gli sguardi di Ron e Nellie, potrà mettere la sua mano nella borsa e sfiorare i grani bianchi del Rosario della mamma del cielo…

Buona Olimpiade, dove, veramente partecipare, è la prova più importante.