Tenuta Roletto
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sabato 12 Luglio 2025

Reale mutua
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Il 30 giugno la tragedia di Via Nizza a Torino

MAZZE' - La comunità si stringe in un abbraccio dolente ed affettuoso alla famiglia di Jacopo Peretti, il giovane 33enne tragicamente scomparso una settimana fa a causa dello scoppio di un ordigno che ha causato anche il ferimento di altre cinque persone -

Unanimemente apprezzata l'iniziativa del Parroco, Don Alberto Carlevato, nell'attesa che sia possibile rendere l'ultimo saluto al giovane benvoluto da tutto il paese

Mentre gli Inquirenti e le Forze dell’Ordine compivano il passo decisivo affinchè fosse assicurato...

Giovedì 3 luglio in Cattedrale ed in Episcopio

IVREA - Il Vescovo Daniele incontra i Diaconi Permanenti e le loro famiglie - Preghiera comune, sobria convivialità, la gioia del momento comunitario - Un bel numero di Diaconi, guidati dal delegato vescovile per il diaconato permanente Don Silvio Faga

Sano spirito di comunione tra noi e con il nostro Vescovo, molto sensibile al diaconato. 

(Diac. elio blessent) – Giovedì 3 luglio, su invito di Mons. Vescovo, i diaconi permanenti...

Oggi 3 luglio, protagonisti nella città

IVREA - Successo oltre ogni aspettativa per il "Giubileo" degli Oratori estivi della Diocesi - Dall'Istituto Cardinal Cagliero alla Cattedrale a Piazza Ottinetti, lo sciame festoso, colorato e ordinatissimo di 1.500 ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Diocesi, per offrire a tutti un cammino di pace e condivisione - 

Il programma innovativo organizzato dalla Pastorale Giovanile diretta da Don Davide Rossetto, ha suscitato un consenso unanime

Successo oltre le più rosee aspettative per il “Giubileo” degli Oratori estivi. Appuntamento ormai...

La Segreteria generale del sinodo è al lavoro ed ha Pubblicato lunedì 7 luglio, il documento per un un “quadro di riferimento” per le Chiese locali.

ROMA CITTA' DEL VATICANO - "Tracce" di futuro lungo il cammino sinodale - Non è ancora “tempo di vacanza” nella Chiesa: buon segno … lo Spirito Santo non ha stagioni e non va in ferie

Il testo integrale e la presentazione del documento "Tracce per la fase attuativa del Sinodo" -

(elisabetta acide) – Tracce di futuro lungo il cammino sinodale Non è ancora “tempo di...

Egli stesso spiegava la differenza tra vivere e vivacchiare, tra impegno e svogliatezza

PASQUARO DI RIVAROLO CANAVESE - Pier Giorgio Frassati: l’avventura di un uomo vivo - Molta e attenta partecipazione alla conferenza di Domenico Zeni sul giovane Beato che sarà canonizzato il 7 settembre 2025

Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri”.

(g.f. – e.g.) – Venerdì 20 giugno presso la piccola accogliente chiesa parrocchiale di...

Sabato 5 luglio, presentati da Cristina Foglietta, Luisella Nora e Ivonne Carla Vezzetti.

VALPRATO - S'iniziano con la Chiesa di San Silverio e con il Santuario di Iornea gli "Itinerari  di arte, fede e cultura alpina in Valle Soana" 2025 - Ricco programma che offrirà quattro appuntamenti, fino al 23 agosto - Qui tutto il programma

Grazie all’impegno dei tesorieri, dei volontari e del supporto dell’associazione culturale “Lo cher in Val Soana”

(gmd) – Sabato 5 luglio si inizia, con il primo dei quattro appuntamenti, la seconda...

La Solennità succede a quella della Santissima Trinità

CASTELLAMONTE - Nella Solennità del Corpus Domini, la Prima Comunione di ragazzi e ragazze - Liturgia molto partecipata che ha visto l'adesione dell'intera città - IN VIDEO L'OMELIA DEL PARROCO - GALLERY DI 40 IMMAGINI

Ha presieduto Don Angelo Bianchi - Un lavoro d'equipe che ha contato sulla collaborazione di don Joao Munante Frias Gilberto, don Silvio Gignone, dei diaconi Giovanni Malandrino e Raffaele Tonello, delle suore Norma e Brigida -

(giancarlo guidetti) –  La Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo si celebra il giovedì o la domenica successiva alla Solennità della Santissima Trinità. Rievoca la liturgia della Messa nella Cena del Signore...

Vicaria calusiese e strambinese -

VISCHE - Nella chiesa giubilare delle suore di Betania si celebra la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù - A conclusione del Triduo, Santa Messa presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera -

Ampio excursus storico sulle origini della ricorrenza

(Testo di renato scotti – Immagini di massimo marguccio e martina acotto) – A distanza di più di un secolo dall’enciclica Annum sacrum   di Leone XIII (1878-1903), e come da sana tradizione, si è svolto anche quest’anno presso...

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EDITORIALE

Ti voglio bene

Foto tratta da Freepik In un’epoca dove la connessione digitale pare aver sostituito quella...

I festeggiamenti si iniziano giovedì 3, con la corsa in salita, il “Vertical del Trucco“  

NOASCA - Domenica 6 luglio pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Truc - La S.Messa Solenne presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera, concelebrante Don Dario Bertone - Il Santuario è stato nominato Chiesa Giubilare per il giorno della festa -

Sabato 5 luglio i volontari accoglieranno tutti coloro che vorranno salire per pernottare in tenda nei prati attorno al santuario, alle ore 20 meditazione del Santo Rosario; al termine cena in allegra compagnia

Domenica 6 luglio a Noasca si rinnova la tradizionale festa con il pellegrinaggio al Santuario...

IVREA – San Savino, la città in festa per la Patronale – Ultimo aggiornamento con il VIDEO DI 45 MINUTI

Aggiornamento conclusivo – 8 luglio 2025 – 
Ecco il terzo e conclusivo servizio, con il video racconto di 45 minuti e l’ultima gallery, la cronaca della giornata di San Savino – ieri, 7 luglio – con le immagini messe a repertorio dal nostro Giancarlo Guidetti.
Abbiamo speranza che i Lettori gradiranno, se è vero che il primo video, pubblicato solo ieri, ha già raggiunto le mille visualizzazioni.

Una carrellata che ripercorre i momenti più importanti: dalla preghiera presso la Chiesa di San Grato al Borghetto per proseguire poi con la processione lungo le vie della città, fino all’incontro del Vescovo con le Autorità cittadine e regionali.
Ancora in processione fino alla Cattedrale, dove alle 11,30 si è iniziata la S.Messa Pontificale della quale offriamo un ampio stralcio che ha il proprio momento fondativo nell’omelia del Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera (che ha presieduto la Liturgia), ripresa integralmente.
Poi ancora momenti della Celebrazione, fino alla benedizione finale.
Buon ascolto e buona visione.
***
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Grazie

 ***
Secondo aggiornamento –
La processione che ha preso le mosse dalla chiesa di San Grato al Borghetto è giunta in Cattedrale dove – alla presenza di Autorità civili e militari,  di tanta parte del Presbiterio, dei Vescovi Mons. Lorenzo Piretto, Pier Giorgio Debernardi, Roberto Farinella e del numeroso popolo di Dio, ha inizio la Celebrazione eucaristica.
In attesa di pubblicare nelle prossime ore l’intero documentario filmato, ora proponiamo, integrale, l’omelia dettata dal Vescovo, Mons. Daniele Salera.

Intanto, ecco la seconda parte della gallery.

***
Si è iniziata puntualmente alle ore 9 presso la Chiesa di San Grato al Borghetto la Liturgia e poi  la processione che reca l’urna di San Savino lungo le vie della città e che raggiungerà la Cattedrale dell’Assunta dove, alle 11,30 il Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera, presiederà la Santa Messa Pontificale.
Ecco una prima gallery realizzata da Giancarlo Guidetti.
Seguiteci su questa stessa pagina per i momenti successivi della giornata.
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ROMA CITTA’ DEL VATICANO – “Tracce” di futuro lungo il cammino sinodale

(elisabetta acide) – Tracce di futuro lungo il cammino sinodale
Non è ancora “tempo di vacanza” nella Chiesa… buon segno … lo Spirito Santo non ha stagioni e non va in vacanza…
La Segreteria generale del sinodo è al lavoro ed ha Pubblicato lunedì 7 luglio, il documento per un un “quadro di riferimento” per le Chiese locali.
E nel solco di Papa Francesco, ma diremmo del Concilio Ecumenico Vaticano II e dei passi successivi con i pontefici, si prosegue…
Ecco quindi le “Tracce per la fase attuativa del Sinodo ” qui il testo integrale.
Bello il titolo.
Tracce, direttrici…. Ciò che serve per un cammino… ma in libertà …
Tracce è una parola che rimanda alla strada, al cammino, ma che “lascia” intravedere una ricerca.
Le tracce vanno cercate, scoperte, studiate e poi “ragionate”… e la decisione è successiva… seguite, ma “elaborate”, secondo le esigenze delle Chiese locali.
E il nuovo pontefice, Papa Leone XIV, a cui il sinodo è a cuore, ha istituito anche due commissioni “nuove” per una lettura ancora più particolare da offrire alla Chiesa: in ambito liturgico e in tema di assemblee e concili. Dunque nuove “letture” affinché la Chiesa viva veramente ciò che è la sua “natura”: essere sinodo.
E se la chiesa è sinodo allora, lo “stile sinodale” dovrebbe essere “di casa”.
Forse questo è il punto.
Ciò che dovrebbe essere evidente ancora è in stato di “partenza”, diciamo – usando la metafora del cammino che tanto ci piace quando si parla di sinodo – che qualche Diocesi ancora si sta “legando le scarpe”, altre hanno percorso Chilometri, altre sono ancora alla tappa del rifornimento…
Diverse le velocità, una sola la direzione di marcia

E l’ introduzione ai documenti, a cura del cardinale Mario Grech offre una “lettura” proprio di questa “chiesa sinodale “ e di queste “tracce“ :
”un orizzonte con cui confrontarsi” e un incoraggiamento ad “avanzare con coraggio”; “molte Chiese locali nel mondo stanno “percorrendo con entusiasmo” il cammino sinodale; altre, invece, “si stanno ancora interrogando su come intraprendere la fase attuativa o sono ai primi passi”.
Le “velocità” diverse dei cammini, il “coraggio” degli uomini e delle donne di Chiesa che sono necessari affinché la Chiesa renda viva e vivificante questa sua “natura sinodale”.
Ed a questo proposito mi pare un passaggio coraggioso e significativo per la Chiesa un “invito” alle Chiese locali che emerge dal documento: “l’effettivo accesso a funzioni di responsabilità e a ruoli di guida che non richiedono il sacramento dell’Ordine da parte di donne e uomini non ordinati, sia laici e laiche, sia consacrate e consacrati”.
Mi soffermo su questo punto perché credo veramente che il cammino della Chiesa  sia il cammino di tutti.
Abbiamo bisogno, come Chiesa, di “animare il dialogo” e di recuperare quello “scambio di doni” di cui tutti sono portatori, senza resistenze, senza timore di “perdere il potere”, ma con la ricchezza dell’ intelligenza in dialogo dj fede.
I documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II sono una “luce” chiara e luminosa: basterebbe leggere il proemio del decreto sull’apostolato dei laici “Apostolicam Actuositatem” per renderci conto della “traccia” del Papa e dei Padri conciliari.

Una traccia che ha visto percorsi, ma che ancora deve essere “scoperta” e valorizzata.
E, se proseguiamo nella lettura, i capitoli III e IV offrono anche gli “ambiti” che andrebbero declinati e forse “istituzionalizzati”, forse meglio dire “riconosciuti e valorizzati in corresponsabilità ecclesiale”.
Sì mi piace di più.
Quei laici che il Concilio ha sottolineato, hanno piena dignità in Cristo che è di tutti i credenti, uomini e donne, in quanto membra vive della Chiesa -popolo di Dio (cfr. costituzione dogmatica Dei Verbum al capitolo VI).
Il laico, uomo o donna che sia, è il cristiano-testimone che è stato afferrato da Cristo, con la sua esperienza di credente, con la sua vita, con la sua formazione ed il suo impegno nella Chiesa e nella missione della Chiesa; quelli che il Nuovo Testamento chiama eletti, discepoli, santi, fratelli.
Dunque non può essere solo una questione di “nome”.
E dunque una “traccia” importante, che invita, nel rispetto dell’ autorità competente di Vescovi e Sacerdoti , ad uno “spazio” di discernimento comune, per una lettura seria della realtà e dei segni dei tempi, con gli occhi della fede di uomini e donne, per prospettive e direzioni all’ insegna della responsabilità comune.
Questa è Chiesa sinodale.
Questione di … stile
Una Chiesa che si apre al “volto” dell’ uomo per guardarlo con lo sguardo di Dio ed una Chiesa che guarda al volto di Dio per avvicinarsi insieme come figli a quel volto di Padre mostrato da Cristo .
Chiesa dei figli e dei fratelli, Chiesa che cammina e che “discute”, Chiesa che dialoga ma che opera, Chiesa che si interroga e interroga…
E, per usare una immagine biblica: la barca, forse, su quel lago, sta ora navigando “dopo la tempesta” e Pietro per tornare a riva può contare su tutti coloro che sono sulla barca, insieme a remare, in mare aperto , ma con una direzione, e anche in mare aperto si “trova una direzione” verso la quale andare e verso la quale indirizzare “i rematori” per quella “Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta ad accogliere” (Papa Leone XIV, Primo saluto e benedizione, 8 maggio 2025).
Le “tracce”.
Indicazioni dunque “di metodo”, declinate in percorsi e processi, in obiettivi, ma che hanno un denominatore comune: “lo stile sinodale”. “Un’esperienza spirituale ed ecclesiale che implica crescere in un nuovo modo di essere Chiesa, radicata nella fede che lo Spirito elargisce a tutti i Battezzati i suoi doni, a partire dal sensus fidei” (Tracce n.4).
Bella parola “stile sinodale”, apparentemente semplice, ma che cosa significa?
Forse occorre partire dalle Scritture: “è parso bene allo Spirito Santo e a noi” (At 15,28), quello “stile” appreso dal maestro di Nazareth che è “sguardo sull’uomo”, sull’umanità, che è fatto di chiamata, di ricerca, di interrogativi e di dialogo.
Lo “stile” della pedagogia di Gesù.
Lo “stile del Vangelo” deve diventare lo “stile della Chiesa”, uno “stile”, che non ha “processi” rigidi ma che è fatto di fraternità, di comunione, di corresponsabilità, di coraggio, di sostegno ,che si arricchisce di vita Spirituale, di Eucaristia, di accoglienza, di tolleranza, di rispetto.
Lo “stile sinodale” è progettazione condivisa, ma con lo spirito della “convivialità”, dove tutti siamo chiamati, lo “stile” della mensa, dove invitati, rispondiamo all’invito per essere “Chiesa” in comunione.
A GESU’ PER MARIA

San Luigi Maria Grignion de Montfort
Lo “stile sinodale”, allora forse, secondo me, potrebbe essere quello della Madre di Gesù che ci “porta Cristo” e lo fa “indicando”, “segnando” quella via: “fate quello che vi dirà” (cfr Gv 2,1 12), lo stile del cammino “in fretta”, “sollecito” (cfr, Lc 1,39-56), lo stile del “serbare le cose nel cuore” (Lc 2,16-27), dell’Interrogare “Figlio, perché ci hai fatto così?” (cfr. Lc 2,41-50), lo stile dell’esserci “sotto la croce di Gesù stava sua madre” (cfr. Gv 19,25-27), lo stile dell’ “Eccomi” (cfr. Lc 1,26-28).
“Spetta alle Chiese locali trovare modalità appropriate per dare attuazione a questi cambiamenti” (DF 94 Documento Finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del 26 ottobre 2024).
Quella barca in mare aperto: quanto conta saper remare

Questo mi pare un “luogo” significativo: analisi della realtà locale, con la sua storia, con le sue difficoltà, con i suoi carismi, con la sua collocazione geografica, con i suoi orizzonti…
Una Chiesa “Una, Santa, Cattolica e Apostolica” che ha a cuore “quelle realtà locali”, che intorno ai loro Pastori ritrovano il “senso” dell’essere Chiesa, di riunirsi per progettare e per fare discernimento, per analizzare priorità e “linee”, su quelle “tracce” della Chiesa sinodale.
E le prospettive indicate sono davvero “coraggiose” e direi “lungimiranti”, si chiede a quei “rematori” di allenare le braccia: si parla di ministeri, di processi decisionali, di rendiconto e valutazione, di organismi di partecipazione… (DF 66-104 Documento Finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del 26 ottobre 2024).
La logica dello “scambio dei doni”, di quella effettiva “cattolicità” di cui, mi sembra il documento sia intriso.
Pastore, equipe sinodali e popolo di Dio per “Crescere come Chiesa sinodale richiede un sapere che si apprende solo attraverso l’esperienza e ci apre una via all’incontro con il Signore” (Tracce n. 1).
Lo abbiamo sperimentato con i lavori sinodali condotti: solo vivendo la “conversazione nello Spirito”, possiamo, con umiltà, metterci in ascolto, dialogare, vagliare, riflettere, e lo Spirito Santo “armonizzerà” e farà convivere “le differenze”, per un “bene” non personale, ma della Chiesa.
Non una “confort zone”, ma un luogo di servizio
Mi pare importante la sottolineatura che compare nella Traccia n.4.1 in materia di discernimento:
“i processi decisionali in merito dovranno essere compiutamente ecclesiali, riconoscendo la peculiare funzione dell’autorità, in particolare dei Vescovi diocesani”.
Credo che sia importante sottolineare questo aspetto che, a mio parere, è sostanziale; ricordiamo che tutti i “processi”, con lo stile del discernimento ecclesiale, non deve farci dimenticare l’importanza della “responsabilità” del pastore delle Diocesi.
Ho avuto già modo di ribadirlo in diverse occasioni: “la Chiesa non è una democrazia” e dico “meno male”: sarebbe troppo “umana” e troppo legata ai meccanismi umani.
La Chiesa non è una “zona comfort” dove mi rifugio convinto che se sono in “maggioranza” vinco: la Chiesa alla quale crediamo è quella Chiesa che è a servizio della Parola di Dio con grande responsabilità per gli uomini e le donne di ogni tempo e con grande responsabilità degli uomini e delle donne di ogni tempo.
Teniamo sempre presente questo: il sinodo non ci chiede di “sovvertire” l’istituzione.
Ci chiede di “stare” nell’istituzione con uno “stile” ecclesiale: quello della sinodalità.
Aggiungerei anche “il Vangelo non è un pensiero: è una persona, Cristo”.
Non è trascurabile.
Non è solo questione di metodo, è questione di contenuto.
Non è “programma” vagliabile o “riducibile”, il Vangelo è “radicalità”, è “Persona”, è “Notizia buona”, non cronaca.
Occorre sempre, a mio parere, tenere presente questo: la Chiesa è quella di Cristo, non quella degli “uomini”.
Amare le Chiesa com’è e come la vorremmo
Non è la “Chiesa che vorrei”, ma la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica, la Chiesa della “comunione dei Santi”, la Chiesa della “remissione dei peccati”, che ci accompagna ad attendere la “Risurrezione e la Vita Eterna”.
Mai soli, ma in “cammino” per “sostenere i processi in corso a livello locale, in particolare là dove sono ancora in fase iniziale, stimolando le Chiese locali; favorire il coordinamento e la messa in rete delle équipe sinodali diocesane; offrire formazione, tenendo conto delle proposte di scuole e iniziative di formazione alla sinodalità presenti nei diversi territori; promuovere la riflessione teologica e pastorale” (Tracce 2.3).
Mi pare importante questa sollecitazione: in un tempo di “condivisione” quello che si chiede è la creatività e la relazionalità. Prassi di “comunione” non per “copiare” da altre Diocesi, ma per “fare rete”, per creare quella “perseveranza” di cui si parla in At 4,34: “ogni cosa in comune” , per un autentico rinnovamento della comunione.
Corresponsabilità: non mera opportunità, ma condizione costitutiva

Nella vita cristiana, seguire Cristo nella Chiesa, è perseverare, trovare strade e cammini per la missione, declinarle in esperienze creative e molteplici, provare e riprovare, senza abbattersi o stancarsi, senza sfiducia o “pessimismo”, ma nella gioia della missione.
E se la missione ha più “occhi”, più “orecchie”, “più teste”… allora è una missione “feconda”.
L’umanità della comunità cristiana, delle comunità cristiane che sanno “uscire” per incontrare, per condividere, per formarsi, per celebrare, per pregare, per crescere nella fede.
Aspetti direi “concreti” della vita della Chiesa, di cui tutti sono responsabili, quella corresponsabilità che non è solo collaborazione o servizio, ma è missione, è partecipazione, è impegno, è comunione.
Aspetti concreti che vengono indicati come “importanti” (Tracce n.3.2) spiritualità sinodale; l’effettivo accesso a funzioni di responsabilità e a ruoli di guida che non richiedono il sacramento dell’Ordine da parte di donne e uomini non ordinati, sia Laici e Laiche, sia Consacrate e Consacrati; la sperimentazione di forme di servizio e ministero che rispondano alle esigenze pastorali nei diversi contesti; la pratica del discernimento ecclesiale ; l’attivazione di processi decisionali in stile sinodale; la sperimentazione di forme appropriate di trasparenza, rendiconto e valutazione; l’obbligatorietà nelle Diocesi e nelle Parrocchie degli organismi di partecipazione previsti dal diritto, e il rinnovamento delle loro modalità di funzionamento in chiave sinodale; lo svolgimento regolare di assemblee ecclesiali locali e regionali; la valorizzazione del Sinodo diocesano; il rinnovamento in chiave sinodale missionaria della Parrocchie; la verifica del carattere sinodale dei cammini dell’Iniziazione Cristiana e, in generale, dei percorsi formativi e delle istituzioni ad essi deputate.
Ci aspetta tanto lavoro…
“Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare” (Mc 6,31).
Il lavoro è “tanto”, ma forse vale la pena “svolgerlo”, “iniziarlo”, “proseguirlo” (dipende dai cammini fatti dalle diverse Diocesi), abbiamo un “tempo” (2028 – Assemblea di Valutazione e Assemblea ecclesiale), proviamo a “spenderlo” con amore per la Chiesa, a “spenderlo” bene, ad impegnarci affinchè questi cammini siano davvero una “conversione sinodale” di noi stessi e delle nostre comunità.
Ripensiamo alla “conversione” secondo la logica di Gesù non era quella “conversione” a cui erano abituati i suoi contemporanei (teshuvah) il cambiamento per un ritorno: ci ha chiesto di “convertirci e credere”.
Due azioni “contemporanee”, non un “cambio di rotta”, ma convertirsi credendo.
Di fatto, il suo, è stato un “messaggio performativo”: ci ha chiesto di fare un annuncio che produce fatti e cambia la vita.
La Fede donata è salvezza.
E allora il “cammino sinodale” della Chiesa sarà un cammino sulle tracce della speranza, sui semi del Vangelo, perché è dovere della Chiesa, non solo in cammino sinodale, essere “sinodo”, rintracciare e segnare quelle orme di Cristo affinchè a tutti sia donata la possibilità di percorrerle, ricercare qui “semi” che quel seminatore ha sparso e che sono magari rimasti tra le pietre e tra i rovi, innaffiare quelli che sono caduti sul terreno fertile, curare tutti quei “germogli del Regno” e farlo con lo “stile” che è connaturato, quello dell’essere “insieme”, “assemblea dei convocati” per la missione, affinchè la Chiesa, con l’impegno di tutto il popolo, diventi un “sistema armonico” che con-sente Cristo.
Dobbiamo “camminare insieme come Chiesa” e mai dimenticare che dobbiamo “camminare con Cristo”, in quella “carovana” (synodia) per “seguire la Via, la Verità, la Vita” (cfr. Gv 14,6).
 

CANAVESE – Al cinema nel weekend

Cuorgnè, Cinema Margherita
Dal 10 al 14 luglio
JURASSIC WORLD – LA RINASCITA
Orario: giovedì 21.15; venerdì 18.30; sabato 18; domenica 16; lunedì 18.30
SUPERMAN
Orario: giovedì 18.30; venerdì 16-21.15; sabato e lunedì 21.15; domenica 18.30-21.15
Martedì 15 luglio
RASSEGNA “MOVIE TELLERS”
Orario: dalle 18
 
Ivrea, Cinema Politeama
Dall’11 al 14 luglio
SUPERMAN
Orario: venerdì 21; sabato 16-21; domenica 16-21; lunedì 18.30
JURASSIC WORLD – LA RINASCITA
Orario: da venerdì a domenica 18.30; lunedì 21
DOCUMENTARI SOTTO LE STELLE
Giovedì 10 luglio
BREATH
Orario: 18-21
 
Valperga, Cinema Ambra
Sala 1
Dal 10 al 14 luglio
JURASSIC WORLD – LA RINASCITA
Orario: feriali 21; sabato 18-21; domenica 18-21
Sala 2
Dal 10 al 14 luglio
SUPERMAN
Orario: feriali 21; sabato 18-21; domenica 18-21

ELIO (di Graziella Cortese)

L’elio è un gas nobile, inodore e incolore. È, inoltre, l’elemento che si trova nelle stelle e su alcuni pianeti del Sistema Solare che conosciamo, e chissà, forse rappresenta proprio il legame tra il protagonista del nuovo film Disney-Pixar e l’universo delle stelle e lo spazio.
Elio Solis è un ragazzino di 11 anni, vivace e dalla fervida fantasia. Ha perso entrambi i genitori ed ora vive con la zia Olga, che è un tipo brillante e lavora all’interno di una base spaziale. Elio fa fatica ad adattarsi al mondo in cui vive: egli vorrebbe tanto viaggiare nello spazio e da tempo sogna di incontrare un alieno.
La zia Olga sta invece lavorando a un progetto molto interessante: si occupa della gestione dei detriti e dei rifiuti che orbitano intorno al pianeta Terra. Un giorno il ragazzino combina un guaio proprio alla stazione spaziale dove lavora la zia e viene inviato per punizione all’interno di un collegio militare: ma lì vive un gruppo di bulli piuttosto violento, ed Elio viene salvato dalla drammatica situazione proprio da un Istituzione galattica, il Comuniverso.
Così i sogni del piccolo protagonista paiono avverarsi: viene teletrasportato presso il Consiglio del Comuniverso, dove conosce un gruppo di alieni piuttosto bizzarri che ricoprono il ruolo di politici e di ambasciatori. Il ragazzino viene creduto nientemeno che capo della Terra, e in questo modo può unirsi all’Istituzione galattica.
Anche Lord Grigon, capo di Hylurg, vuole chiedere l’ingresso del suo popolo all’interno del Comuniverso, ma il piccolo Elio non si fida e prende molto a cuore la sua missione. Dovrà trovare un modo affinchè il suo viaggio vada a buon fine, senza innescare un nuovo conflitto tra popoli diversi; e poi, in qualche modo, dovrà anche tornare a casa, dove l’aspettano la scuola, gli amici di sempre, e anche la zia Olga che lo attende pazientemente.
Una curiosità: il cantante Lucio Corsi presta la sua voce al personaggio dell’ambasciatore Tegmen.
ELIO
di Adrian Molina, Domee Shi e Madeline Sharafian
paese: Usa 2025
genere: animazione
doppiatori: Andrea Fratoni , Alessandra Mastronardi,
Adriano Giannini, Alexander Gusev,
Fabrizio Manfredi, Lucio Corsi
durata: 1 ora e 39 minuti
giudizio Cei: consigliabile, poetico, semplice

CORREGGIO – Oggi le Esequie della Signora Sandra Lusuardi Codeluppi – Era mamma di Padre Alessandro

Martedì 8 luglio è venuta a mancare la mamma di padre Alessandro Codeluppi, sacerdote della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Ivrea. Mentre facciamo pervenire a lui e ai membri della sua famiglia le sentite condoglianze di tutta la redazione de Il Risveglio Popolare, tracciamo un breve ricordo di mamma Maria Sandra Lusuardi (per tutti Sandra), nata a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, il 31 agosto 1945. Dopo il diploma magistrale ini zia subito il lavoro di maestra elementare, che porta avanti con passione. Nel frattempo conosce Piero, con cui convolerà a nozze il 14 settembre 1968.
Dal loro matrimonio nascono Renata, Claudia, Carlo ed Alessandro, che crescono in un ambiente sereno, vivace ed educati a una fede bella, viva e presente.
Sandra ha vissuto con forza e fiducia nel Signore anche il perio do della malattia, che l’ha vista sconfiggere il cancro.
Ha avuto la gioia di vedere tre dei suoi figli sposarsi, di abbracciare sei nipoti (la sua gioia e il suo orgoglio) e, l’anno scorso, di poter accompagnare in Cattedrale a Ivrea, per ricevere il dono del sacerdozio, il suo “piccolo” Alessandro.

 
Durante il rito dell’ordinazione (le immagini sono di quel 21 aprile 2024) mamma Sandra aveva asterso il Crisma dalle mani del novello sacerdote Alessandro, conservando per sé il manutergio.
Un’antica tradizione dice che quando una madre si presenta davanti a Dio, questi le dice: “Io ti ho dato la vita. Tu cosa mi hai dato?”.
Mamma Sandra ora può dare a Dio il manutergio e risponderGli:
“Padre, io Ti ho donato mio figlio come Tuo sacerdote”.
***
Le esequie della Signora Sandra si celebrano stamane, 11 luglio, presso la Basilica di San Quirino in Correggio.

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