Tenuta Roletto
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lunedì 8 Settembre 2025

Reale mutua
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lunedì 8 Settembre 2025

Tema conduttore delle catechesi di Don Antonio Luca Parisi,  il Vangelo di San Matteo, Cap. 4, 12-25

 

RIVAROLO CANAVESE - Per iniziare il nuovo Anno pastorale nel migliore dei modi, un ritiro spirituale ricco di contenuti, che permette anche un'esperienza autentica di condivisione -  Buoni animatori, che si preparano pregando e meditando la Parola di Dio, con una guida sapiente -

Nei giorni 3 e 4 settembre, presso la Casa di Spiritualità "Beata Antonia Maria Verna" di Andrate.

(ilaria guido) – Martedì 2 e mercoledì 3 settembre, i ragazzi delle scuole superiori degli...

Nei giorni 27 e 29 luglio 2025, nella caratteristica cornice dell‘ "Arset", il Ricetto 

VILLAREGGIA - Festa di Santa Marta e conclusione del Centro Estivo "MTV" 2025 - I priori Marilena e Gianni, con un gruppo di collaboratori - In VIDEO integrale l'omelia di Don Alberto Carlevato - La gallery

martedì 29 luglio, giorno della solennità di Santa Marta, con la Santa Messa alle ore 18.30 presieduta da don Stefano Revello, arciprete di Rivalta

(Testo di A.M., photogallery e filmato di Martina Acotto, Mirella Nigra, Gabriele Bisco) –  Il 29 luglio è il giorno in cui la Chiesa ci ricorda Santa Marta, una figura biblica che viveva a Betania in un villaggio vicino a...

Il Pellegrinaggio interdiocesano di ottobre sarà presieduto dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera

CHIVASSO - Il gruppo Oftal pellegrino a Lourdes - Giorni di servizio, preghiera, vita in comune - Insieme al pellegrinaggio diocesano di Vercelli, presieduto dall'Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo - "Alla Grotta si va per rispondere alla chiamata di Maria e cercare di essere discepoli dell'Immacolata" - VIDEO E GALLERY

L'ammalato al centro delle cure pastorali e umane, senza dimenticare il grande bisogno di "guarigione" che ha l'anima di ciascuno di noi

(fabio santomauro) – Anche quest’anno la sottosezione dell’Oftal di Chivasso, guidata dal dott. Gianluigi Scala e da Mariuccia Dellarole, collegata alla sezione di Vercelli, ha vissuto, nei giorni dall’11...

Giovedì 7 agosto, anche quest'anno si è rinnovata la bella tradizione

QUELLA ASCESA AL MONTE QUINZEINA - Pregando ai piedi della Croce da 91 anni così vicina al Cielo - Santa Messa celebrata a 2.344 metri di quota da Don Valerio D'Amico - INTEGRALE IN VIDEO L'OMELIA

Come sempre ampia partecipazione di popolo, raccoglimento, meditazione sui valori della Fede e della montagna

(fabrizio conto) – Anche quest’anno si è rinnovata la ormai più che novantennale (7 agosto 1934 – 7 agosto 2025) tradizione che vede celebrare l’anniversario della posa della Santa Croce sulla vetta del Monte (Punta)...

Tempo di Speranza

BORGO REVEL - Tra passato, presente e futuro - Una comunità in festa - “Festa dei nostri Santi , festa dei nostri Grandi” -

Sabato 26 luglio in occasione della festa dei santi Gioacchino e Anna (patrona della comunità) una giornata che ci parla di vita

(elisabetta acide) – Una festa… “insolita”, quella della comunità. Il “titolo” aveva un...

Santa Messa nel giorno anniversario dell'apparizione presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera

RIBORDONE / PRA SCONDU' - In questo 2025 la comunità ringrazia Dio e la Vergine Maria per il dono di 40 anni di Ordinazione presbiterale di Don Sergio Noascone - Bella giornata di Fede e devozione mariana, più forti del maltempo

I prossimi appuntamenti

(Diacono Elio Blessent) – Martedì 26 agosto, con la celebrazione Eucaristica delle ore 20.30, hanno avuto inizio i solenni festeggiamenti in ricordo dell’ apparizione della Beata Vergine Maria a Prascondù, nella parrocchia...

Qui un ampio excursus storico, artistico ed architettonico sull'antica pieve di Santa Maria in doblazio

PONT CANAVESE - Il Vescovo Daniele incontra la comunità nella Solennità dell'Assunta - Giorni intensi di fede e devozione mariana - Il popolo di Dio si affida con fiducia alla Madre di Dio - La verità di fede dell'Assunzione proclamata da Papa Pio XII il 1 novembre 1950 - Sui due giorni, documento in video di 50 minuti e gallery di 45 immagini 

Don Aldo Vallero si congeda dalla comunità che ha servito per 51 anni 

(Diacono Maurizio Rastello – Giancarlo Guidetti) – Evento storico ed indimenticabile, quello vissuto dalla comunità di Pont Canavese, il 14 e 15 agosto 2025, in occasione delle celebrazioni della Solennità in onore...

Lode a Dio per questi esempi di “Vangelo incarnato nelle pieghe della quotidianità”.

BORGO REVEL - Uniti spiritualmente alla canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis - La comunità si prepara a giorni intensi di preghiera e condivisione nella gioia della speranza, sicuri che  "La santità è un dono che innerva la storia della persona, rende il mondo e se stessi più simili al Figlio di Dio fatto uomo" -

L’anno giubilare  raccoglie le istanze di questi nuovi santi, giovani modelli di vita cristiana del nostro tempo, esempi di vita quotidiana “accessibile” e “coraggiosa

(elisabetta acide) – Il “giorno” è arrivato: atteso e rinviato dopo la morte di Papa...

Caricamento

In attesa della S.Messa di oggi, 27 agosto, presieduta dal Vescovo Mons. Daniele Salera

RIBORDONE / PRA' SCONDU' - Il dono di quella parola, perchè sia parola di Verità - Prime immagini della processione con le fiaccole di ieri, 26 agosto - 

la Madre di Dio, il 27 agosto 1619 apparve ad un ragazzo povero e invalido, Giovannino Berardi

Mentre ci prepariamo a partecipare, oggi 27 agosto, alla Celebrazione presieduta dal Vescovo di...

Aveva 70 anni

TRAVERSELLA - Un infarto si è portato via Pierangelo (per tutti, Pier) Jorio Marco - Stimato e benvoluto da tutti, il paese sgomento - L'intervento del 118 e dell'Elisoccorso è stato tempestivo, ma non c'è stato nulla da fare -

La famiglia ringrazia gli operatori per la loro professionalità e umanità, che sono comunque state di grande conforto

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, unendoci nella preghiera alla famiglia Jorio Marco. Lunedì 18...

Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella XXI Domenica del Tempo Ordinario - "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno" - Video catechesi di Papa Francesco - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide

camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

Is 66, 18-21 Dal libro del profeta Isaia. Così dice il Signore: “Io verrò a radunare tutte...

Comunità che vivono la fede nella gioia della dimensione sinodale

VILLAREGGIA, MAZZE', TONENGO - Solennità dell'Assunzione e Feste di San Lorenzo e San Rocco - Tante le Liturgie che hanno cadenzato la prima metà del mese di agosto, nelle parrocchie affidate a Don Alberto Carlevato - IL VIDEO e la VIDEO GALLERY con tanti ricordi -  

Integrale l'omelia di Don Stefano Revello in occasione della Festa di San Rocco il 16 agosto -

(m.a.) – A Mazzè, così come nelle parrocchie di Tonengo e Villareggia sono state tante le liturgie che hanno accompagnato la prima metà del mese di agosto. Martedì 5 agosto si è celebrata la solenne liturgia della Madonna...

Il triduo in preparazione ha preso avvio alle ore 20 del giorno martedì 19 agosto e terminerà giovedì 21 alle ore 20

BORGO REVEL - La comunità in preghiera si prepara alla Festa dei Santi Patroni S. Anna e S. Rocco - Per vivere la “festa” il parroco ha dedicato, al termine della prima serata di preghiera, una meditazione sulla parola “Padre” -

Al centro vi è la S. Messa in onore dei santi patroni, seguita dalla processione per le vie della frazione con la partecipazione dei priori della festa che per questa occasione saranno i coniugi Ivan Cara e Raso Sabrina

“Le società che smarriscono il senso del sacro sono destinate a morire” José Saramago ***...

Hanno assicurato la loro presenza anche le ex Priore ed alcuni rappresentanti della Compagnia di San Giacomo

RIVAROLO CANAVESE - La comunità unita rende onore al compatrono San Rocco - Il Santo di Betsaida e quello di Monpellier vegliano sulla città che a loro sempre si affida con fiducia, come dimostra anche la grande partecipazione di popolo alle Liturgie ed alla processione - 

Anche in questa occasione, rilevante la presenza delle Autorità civili e militari, a cominciare dal Sindaco Martino Zucco Chinà 

Tre giorni di festa e celebrazioni liturgiche in onore di san Rocco, compatrono della città di...

Maria, porta del Cielo che apre alla pace nel mondo.

IVREA - Cattedrale gremita nella Solennità dell'Assunta - S.Messa presieduta dal Card. Arrigo Miglio, concelebrante il Vescovo Mons. Daniele Salera - 

l’omaggio della lampada e dei fiori, segno di ringraziamento per la protezione che sempre la Santa Vergine riserva alla Città di Ivrea e per implorare il prezioso dono della pace

(elisa moro) – Con la Cattedrale di Santa Maria Assunta gremita di fedeli, la città di Ivrea...

FELETTO – Salus Infirmorum

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Domenica 7 settembre, a Feletto, sì è celebrata l’annuale Messa per gli infermi e malati, presieduta dal parroco don Stefano Teisa.
Questa celebrazione origina da un’idea del locale Gruppo Alpini che, nel 2004, in occasione del trentacinquesimo anniversario di fondazione del gruppo, volle donare alla comunità una copia del quadro della Salus Infirmorum il cui originale fu trafugato nel 1977 dalla cappella omonima presso la chiesa della Madonna delle Grazie.

Eccezionalmente per quest’anno, in occasione del Giubileo Ordinario di Santa Maria Assunta, la Messa è stata celebrata nella Parrocchiale anziché all’altare della Salus (Chiesa della Madonna delle Grazie).
Durante l’omelia, ricordando questa bella tradizione, il Parroco ha sottolineato come:”…non si sia malati, fragili solo nel corpo, bensì si possa essere infermi nello spirito, e proprio a questi vanno le nostre preghiere, le nostre attenzioni. Il malato, l’anziano, va amato fino alla fine…”.
Al termine della S. Messa, durante gli avvisi, Don Stefano, a nome suo e di tutta la collettività parrocchiale, ha voluto dare il saluto di benvenuto a Suor Valentina delle Suore Missionarie Catechiste di Gesù Redentore che sarà presente nella nostra parrocchia per sostenere ed aiutare nelle attività ed iniziative, soprattutto quelle rivolte ai più giovani.

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PROMOZIONE GIRONE B – Risultati 1^ giornata – La Rivarolese vince tra le mura amiche contro l’Autovip San Mauro Calcio

Redazione Web
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PROMOZIONE GIRONE A – Risultati 1^ giornata – Sconfitta esterna per l’Ivrea Calcio – Reti inviolate nella gara interna per il Banchette Colleretto

Arona-Casale 0-2
Banchette Colleretto-Gattinara 0-0
Dufour Varallo-Piedimulera 4-1
Juventus Domo-Union Novara 3-0
L.B. Trino-Gravellona San Pietro 1-1
Ornavassese-Ivrea Calcio 2-1
Quincinetto Tavagnasco-Ce.Ver.Sa.Ma Biella 3-0
Virtus Vercelli-Orizzonti Canavese Alicese 3-1
Classifica
Dufour Varallo 3
Juventus Domo 3
Quincinetto Tavagnasco 3
Virtus Vercelli 3
Casale 3
Ornavassese 3
Gravellona San Pietro 1
L.B. Trino 1
Banchette Colleretto 1
Gattinara 1
Ivrea Calcio 0
Orizzonti 0
Arona 0
Piedimulera 0
Ce.Ver.Sa.Ma Biella 0
Union  Novara 0
Redazione Web
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Ho incontrato due Madonne (di Filippo Ciantia)

Torno dal Meeting di Rimini con due immagini negli occhi e nel cuore. Esse mi hanno comunicato con intensità un messaggio potente e allo stesso tempo delicato, comunque di una bellezza incantevole.
Il primo giorno sono entrato nella mostra che raccontava, attraverso testimonianze molto dirette e spesso crude, le sofferenze e l’ingiustizia che il popolo ucraino sopporta da anni… Dopo due pannelli sono uscito, perché mi sembravano troppo “forti” e “tragiche”.
Solo dopo tre giorni ho deciso di riprovare. Quando mi sono trovato di fronte alla icona della Madre sofferente, ho capito il titolo della mostra: “Custodire l’umano”. Infatti, ero entrato il primo giorno dall’uscita!
Invece, la bellissima opera di Natalia Pastushenko, veniva prima delle testimonianze.
Mostrava la Mamma di tutti che comprende ogni dolore, an-che quello di chi subisce la guerra, perché vive nella sua carne tutte le ferite dei suoi figli. Mi ha accompagnato, dolente, in tutta la visita, illuminando il cammino di donne e uomini che abbracciano la Croce come ha fatto suo figlio e affrontano a testa alta l’inferno che avanza, opponendosi con dignità e speranza.
Una seconda mostra, “La forza dell’umano nell’uomo”, descriveva l’itinerario artistico dello scrittore sovietico Vasily Grossman. Don Giussani ha suggerito ripetutamente la lettura dei suoi romanzi, in particolare di Vita e Destino, perché “Grossman fa capire che Dio esiste e la vita può avere un esito felice”.
Con stupore, sono stato conquistato dalla descrizione che Grossman fa della Madonna Sistina nel suo libro “Il bene sia con voi”. L’opera era stata trafugata nel 1945 a Dresda dalle armate sovietiche. Prima di essere restituita, fu esposta a Mosca. La straordinaria pittura ad olio di una madre e un bambino suscitò in Grossman l’immagine delle giovani madri che nel campo di sterminio di Treblinka si avviavano alle camere a gas. Ma questa madre, la Madre, e il bimbo, il Bambino, esprimono drammaticamente la coscienza di chi si avvia alla morte, con la certezza del Destino buono, della propria dignità infinita, più grande di ogni delitto o barbarie.
“La Madre addolorata stava / in lacrime presso la Croce / su cui pendeva il Figlio” (Pergolesi)

PAROLA DI DIO – “Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo”

Sap 9, 13-18
Dal libro della Sapienza.
Quale, uomo può conoscere il volere di Dio?
Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?
I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima
e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.
A stento immaginiamo le cose della terra,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi ha investigato le cose del cielo?
Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;
gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito
e furono salvati per mezzo della sapienza”.
Sal. 89
RIT: Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: “Ritornate, figli dell’uomo”.
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
  RIT: Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.
  RIT: Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Insegnaci a contare i nostri giorni
E acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
  RIT: Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.
  RIT: Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Fm 1, 9-10. 12-17
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Filemone.
Carissimo, ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.
Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario.
Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.
Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
“Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
Se leggiamo il Libro della Sapienza siamo consapevoli che l’autore, che pur scrive in greco alessandrino, è a conoscenza del pensiero giudaico, di cui il libro riverbera la logica.
Premessa importante, così come è bene osservare che, se l’autore è identificato come Salomone, il pensiero che emerge non è sicuramente quello del X secolo A. C.
Se dunque il pensiero ellenistico è “riflesso”, la fede giudaica ne risulta impregnata, come “logica” del Dio unico, re dell’universo, onnipotente e onnisciente.
Emerge allora la Sapienza come “virtù”  e come “persona”, che guida e conduce alla “vita eterna” i giusti che non saranno delusi, che troveranno nella fiduciosa attesa, quella “condivisione” alla sapienza eterna.
Persi in ragionamenti umani “timidi ed incerti” (prima lettura), gli uomini fanno fatica a “immaginare che cosa vuole il Signore”.
Tra immanenza e trascendenza: ecco l’uomo.
L’uomo che “fatica”, ma che non rinuncia all’arroganza, che “investiga ed immagina”, cercando di afferrare ciò che non è “comprensibile”.
Ma il libro della Sapienza offre una “risposta” a coloro che “cercano” il volto di Dio; seppur piccolo e insignificante, quell’uomo è accompagnato nel percorso sapienziale, in un percorso che è “spirituale”, che “innalza”: “Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?” (cfr.9,17).
Sorge allora una “intuizione” per ogni persona, oltre il tempo, la cultura: la Sapienza di Dio è la “protagonista” della storia, “nella” storia, quella che “salva” che “fa conoscere” i “retti sentieri”.
Sapienza è così grande, che non è “afferrabile” dall’uomo, ma solo “percepibile” e solo vivendo in quell’amore sapiente, può trovare accoglienza e vita.
Il cuore dell’uomo è “progettato” per “accogliere” lo spirito di Dio.
Non solo “corpo” e “anima” come il pensiero greco, allora la persona è anche “spirito”, esistenza piena nelle sue relazioni, come quell’ “immagine e somiglianza” fin dalla creazione del mondo.
“Retto sentiero” e “retto amore” (Vangelo).
Perché per “seguire Gesù” non basta “camminare”, occorre “amare” e quell’amore è “croce”.
Porta stretta, salita al monte, invitati e ultimi posti… il tema è la salvezza, la salvezza attesa, che è un cammino, che è gratuità, che è libera accoglienza, che è Amore del Padre e Misericordia.
Cammina e guarda Gesù, si volta e fissa la folla… e parla…
Alcune “condizioni”.
Non sono una novità; l’evangelista Luca le aveva già menzionate ed indicate in brani precedenti: le “condizioni” del discepolato.
Non è un maestro come gli altri, Gesù, è un maestro che legge e guarda i cuori, dunque sa molto bene di che cosa l’uomo ha bisogno, quali parole occorre ripetere e sottolineare.
E voltandosi verso quella folla, mostra il suo volto di maestro e parla ancora: l’amore di Dio è “gratuito”, non “si merita”, non è quello dei “posti assegnati”…
Dio non “commercia” il suo amore, non cede a baratti, non mette sulla bilancia amore e opere buone, non è un “esattore”.
Sta camminando Gesù e con Lui camminano le folle… diremmo noi, sono sinodo.
Aveva fiducia in quella folla, Gesù, lo avevano ascoltato, avevano mangiato con Lui, aveva parlato, stanno camminando… ma forse la “logica del discepolato” ancora non è così chiara.
Dio dona l’amore, dona la figliolanza, dona la fratellanza, senza nulla chiedere in cambio.
Dio è uno che dà.
E che cosa ci chiede?
Di accogliere l’amore e di vivere l’amore.
Il discepolo è uno che ama, non odia.
L’uso del linguaggio aramaico di quella parola “odio” è importante per comprendere la richiesta di Gesù.
Vero che noi leggiamo che Dio ha una “sin’ah”  una “avversione” che tradotto con le lettere ebraiche è interpretabile come un “odio”, ma è bene ricordare che secondo la tradizione ebraica le lettere ebraiche se usate da Dio hanno anche il potere di creare, di rinnovare, di purificare.
Gli antichi ebrei, certamente, per generazioni,  hanno meditato sul proprio alfabeto con quelle 22 lettere che combinate assieme sono in grado di produrre concetti che, quando alle origini furono espressi per la prima volta da Dio con una specifica volontà, portarono a creare (fonte per note sull’alfabeto ebraico Alessandro Conti Puorger).
Odio allora non come quello del cuore dei malvagi, ma come desiderio di ”creare e condurre al bene” .
Atto di Dio per far “ri-cominciare” la storia.
Amare è “fare spazio” non esclusivo al nostro “io”.
Non è rinunciare ad amare qualcuno, ma sapere che si può amare tutti.
Padre e madre, fratelli e sorelle, amici e nemici… tutti in Dio.
Un discepolo che ama e proprio perché ama, si carica della croce, la porta, non come un “trofeo”, ma come “accessorio” dell’amore.
Amore infinito per l’Infinito che comprende l’amore “finito” per il “finito”.
Amore che non “esclude”, ma che penetra.
Quella “croce” è diversa per ciascuno… ma per tutti è faticosa e pesante… ma è “per ciascuno”, per noi, perché la possiamo portare, sollevare, amare…
La croce dell’io, dell’egoismo, delle angosce, della fatica con il prossimo, della sofferenza, dei limiti…
“Portarla” è non farsi schiacciare da quella croce.
Accoglierla e comprenderla.
Non è un “invito” all’odio, ma un invito all’amore.
Non c’è spazio per l’odio nel cuore di Dio e anche nel nostro dobbiamo “fare spazio” all’amore.
Quell’amore che non “esclude” padre, madre, fratello o sorella… ma ama Dio nel padre, nella madre, nei fratelli, nelle sorelle.
Quell’amore “con tutta l’anima, la mente e le forze” (cfr. Dt 6,15) che è fedeltà a Dio ed agli altri, che è il “di più” che possiamo dare, che è “più” di ciò che pensiamo di “meritare”.
Totalità di amore, non “esclusività” di amore.
Dio ci chiede di superare le barriere del nostro umano egoismo e contrapporre a quell’odio (che è  personalismo vantaggioso, amore personale di comodo e di interesse) l’amore totale e disinteressato che non “sceglie”, ma che “comprende”.
Amore onnicomprensivo.
Perché il nostro cuore è “capace” di amare e chi ama non sa farlo “a fette”, “a porzioni”, “a tempo”, chi ama, ama con le “fondamenta” sicure, come quelle pensate per costruire la torre.
Chi ama “si siede” come quel progettista e “fonda” quell’amore che è vita, dono, dignità… per diventare “torre”, non per svettare sugli altri, ma per “stare in piedi”, discepolo di quell’amore.
Chi ama “discerne” (parola molto bella ma anche forse ancora usata in modo improprio), sa “soppesare” con l’aiuto dello Spirito come procedere. Come quel re…
Un esercito sterminato da affrontare… con pochi uomini…
Che cosa fare?
Chiedere la pace, costruire la propria vita alla luce dell’amore.
E allora, ecco la condizione:
“Ognuno di voi, che non si allontana da tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo”.
La “rinuncia” è la vera forza dell’amore.
Non perché il resto non serve, ma perché se ho il cuore già colmo di “cose” non ho altro spazio per amare.
Se non ho “nulla” sono libero, non devo “difendere” il mio spazio, il mio territorio, le mie “cose”, i miei “affetti”…
E allora la “sapienza” è diventare “poveri” per vivere la ricchezza dell’Amore di Dio.
Il cristiano è uno che ama.
 

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