Non siamo neutrali, ma schierati per la pace. Non lasciamoci contagiare dalla logica perversa della guerra; non cadiamo nella trappola dell’odio per il nemico”. È un appello accalorato e forte quello con cui Papa Francesco ha concludo martedì scorso, dal Colosseo, l’incontro interreligioso per la pace promosso dalla Comunità di S. Egidio facendo risuonare, 60 anni dopo, l’appello di San Giovanni XXIII ai governanti affinché “facciano tutto quello che è in loro potere per salvare la pace”.

Un discorso diviso a metà, con la prima parte dedicata all’analisi del drammatico scenario attuale e la seconda al rilancio dell’impegno dei credenti di tutte le religioni per fermare la guerra.

Oggi la pace è gravemente violata, ferita, calpestata: e questo in Europa, cioè nel continente che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali. Siamo nella terza”, esordisce il Papa.

Purtroppo, da allora, le guerre non hanno mai smesso di insanguinare e impoverire la terra, ma il momento che stiamo vivendo è particolarmente drammatico”, denuncia Francesco.

Il grido della pac-e viene spesso zittito, oltre che dalla retorica bellica, anche dall’indifferenza – ammonisce il Papa –, ma non può essere soppresso: sale dal cuore delle madri, è scritto sui volti dei profughi, delle famiglie in fuga, dei feriti o dei morenti. E questo grido silenzioso sale al cielo e merita ascolto: merita che tutti, a partire dai governanti, si chinino ad ascoltare con serietà e rispetto. Il grido della pace esprime il dolore e l’orrore della guerra, madre di tutte le povertà, perché ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato”.

In questo scenario oscuro, non muta, per nostra salvezza, il disegno di Dio, che è un progetto di pace e non di sventura”, assicura il Papa: “Qui trova ascolto la voce di chi non ha voce; qui si fonda la speranza dei piccoli e dei poveri: in Dio, il cui nome è Pace. La pace è dono suo e l’abbiamo invocata da lui. Ma questo dono dev’essere accolto e coltivato specialmente da noi credenti”.

Redazione Web