In questi ultimi tempi vari incontri, anche con invitati giunti da fuori paese, hanno portato alla luce la bellezza del Palazzo comunale di San Benigno, opera dello stesso architetto che progettò l’Abbazia settecentesca, ovvero Mario Ludovico Quarini.

Nato inizialmente come casa di Carità grazie alla donazione di don Domenico Tealdi (1769), verrà poi trasformato in Municipio (1841).

Il disegno del Quarini prevedeva un edificio ad “elle”, di cui l’autore realizzò solo un lato tra il 1778 e il 1785.

L’altro lato fu completato due secoli dopo, a cura dell’Amministrazione Cagnasso (1985-1987).

Adesso  intende valorizzare l’edificio per il suo aspetto artistico, in particolare nella cosiddetta “sala di rappresentanza”, un tempo cappella e oggi usata per incontri, riunioni e pure per i matrimoni civili.

E anche noi ci permettiamo un suggerimento: proprio al fine di una sua ulteriore valorizzazione, perché non pensare a una vera e propria cerimonia per intitolarlo – come d’altronde avviene in tanti Comuni utilizzando il nome dell’artista costruttore – “Palazzo Quarini”?

Redazione Web