Fu il quattordicesimo vescovo di Vercelli, succedendo a San Costanzo nel 541 circa.

Fu di cultura molto elevata per cui si presume che arrivasse dal celebre cenobio fondato da Sant’Eusebio.

Era solito comporre carmi e compose anche il suo epitaffio.

Questo vescovo è sicuramente onorato tra i più importanti porporati vercellesi. Il suo epitaffio funebre ricorda le sue peculiari qualità.