Vergine eremita, è divenuta patrona di Palermo nel 1666 con culto ufficiale esteso a tutta la Sicilia. Figlia di un nobile feudatario, visse in quel felice periodo di rinnovamento cristiano-cattolico che i re Normanni ristabilirono in Sicilia, dopo aver scacciato gli Arabi che se n’erano impadroniti dall’827 al 1072 e favorendo il diffondersi di monasteri Basiliani e Benedettini. In quest’atmosfera di fervore e rinnovamento religioso, s’inserì la vocazione eremitica della giovane che lasciò la vita di corte e si ritirò in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino, dove, secondo la tradizione, vi restò fino al giorno della morte.