La Segheria Valle Sacra, con il Centro del Legno del Canavese e la Cooperativa Valli Unite del Canavese hanno aperto il tour di cinque tappe alla scoperta della filiera bosco-legno. Quaranta persone – Amministratori locali e professionisti, accolti dal primo cittadino Pasquale Mazza – nella mattinata di sabato 12 maggio, hanno visitato l’impianto produttivo di Castellamonte, sotto la guida di Gianni Tarello, artefice della realtà canavesana, modello per il Piemonte e per il Paese. Quella di ieri è stato il primo di cinque incontri sul campo, promossi da Uncem, Fedagri Confcooperative, Federazione degli Ordini degli Agronomi e dei Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta.

La Segheria Valle Sacra lavora quasi esclusivamente legno di castagno locale. A Vico Canavese vi è ad esempio una delle poche “gestioni forestali attive” di castagno certificate Pefc in Piemonte.

Tantissimi i prodotti realizzati da Tarello e dai suoi collaboratori. Tetti in legno, portici, gazebi, staccionate e forniture complete per l’edilizia e la bioedilizia.
I partecipanti alla tappa di Castellamonte hanno visitato il nuovissimo Centro del legno del Canavese, attinente la Segheria, inaugurato due mesi fa, struttura realizzata con legno del Canavese, termotrattato, con le ultimissime tecniche di essiccatura del materiale. All’incontro ha partecipato anche Roberto Zanuttini, docente di tecnologie del legno e utilizzazioni forestali al Disafa dell’Università di Torino. “Molte persone ieri hanno potuto conoscere da vicino una positiva realtà produttiva – commenta Gianni Tarello, che ha preso parte anche al tavolo nazionale sul nuovo Codice Forestale in qualità di rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative italiane – Così potrà essere negli altri appuntamenti tra maggio e giugno. Abbiamo una serie di necessità normative sulle quali incidere, fare lobby, ma abbiamo anche bisogno di generare una nuova consapevolezza culturale che spinga ad esempio i professionisti e progettisti, ma anche tutti i committenti, a scegliere il castagno del territorio piemontese per qualsiasi utilizzazione, compresa la costruzione di interi immobili come abbiamo fatto qui a Castellamonte con il Centro del legno. È un lungo lavoro, intenso e impegnativo, che vogliamo fare con Uncem, con gli Ordini professionali, con le Università e che chiediamo alla Regione di supportare”.
La prossima tappa sarà in Val Varaita, nel pomeriggio del 18 maggio, con appuntamento alle 15 a Piasco e poi alle 16,30 al Centro del Legno di Isasca.