IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A)

Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide

(le Suore di Maria Stella del Mattino)

Il Vangelo della quarta domenica di Avvento, come quello dei giorni che precedono il Natale, ci mette di fronte al piano di Dio riguardo la nostra redenzione: questa ripresa radicale di tutto si realizza in modo sorprendente attraverso la famiglia, e, nello stesso tempo, attraverso il Cuore verginale di Maria.

Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo la grazia di farci entrare in questo mistero divino talmente grande, impensabile per l’intelligenza umana.

Per poter approfondire questa “annunciazione” fatta a Giuseppe, dobbiamo prima ritornare al dialogo di Maria con l’angelo Gabriele, perché, in questo passo, ci e rivelato un segreto: “Come è possibile? Non conosco uomo”, scrive l’evangelista Luca.

Se riflettiamo un po’ su questa domanda, scopriamo che Maria, nell’intimo del suo cuore, si è già consacrata a Dio, come alcuni padri della Chiesa avevano già ribadito. Questo è molto sorprendente: Maria è totalmente riservata a Dio, totalmente presa da lui e, nello stesso tempo, il suo legame con Dio non esclude il fatto di essere sposa di Giuseppe, secondo le usanze del tempo. Dio non è contro l’amore umano autentico, ma lo purifica, lo trasforma, lo rende divino.

Giuseppe sa che Dio ha tutti i diritti su Maria; Dio passa sempre per primo! Si trova davanti ad una realtà sconcertante: lo Spirito Santo ha agito in Maria, senza chiedergli consiglio.

Giuseppe non poteva dubitare della fedeltà di Maria, della sua purezza; sapeva infatti che in lei si compiva la parola della Scrittura: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio”. Il suo atteggiamento è umile e discreto: vuole lasciare Maria totalmente libera, pensa di ritirarsi affinché Dio possa compiere in lei il suo piano.

Vediamo in questa decisione eroica di Giuseppe il suo amore per Maria, il suo rispetto. Giuseppe ama Maria per se stessa e non per lui, e quello che lui desidera è che la volontà di Dio sia fatta.

Dio però ha deciso diversamente e manda il suo angelo per fargli sapere la sua volontà. Giuseppe non ha partecipato all’annunciazione che è stata fatta a Maria: questo era il segreto di Maria; questo silenzio di Dio ha sondato il cuore di Giuseppe: “Mi ami tu più che il dono magnifico che ti ho fatto, il dono di Maria tua sposa?”, così come aveva sondato nell’Antico Testamento, quello di Abramo.

Si può capire allora la gioia di Giuseppe di aver ritrovato Maria come sposa.

La ricompensa di Dio e grandissima: gli dà come sposa la Madre del Salvatore, lo fa partecipare al piano di salvezza e lo fa diventare padre di Gesù. Dio sorpassa sempre i nostri più grandi desideri.

(Mt 1,18-24) Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore  e prese con sé la sua sposa.