Tenuta Roletto
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mercoledì 17 Settembre 2025

Reale mutua
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mercoledì 17 Settembre 2025

Tema conduttore delle catechesi di Don Antonio Luca Parisi,  il Vangelo di San Matteo, Cap. 4, 12-25

 

RIVAROLO CANAVESE - Per iniziare il nuovo Anno pastorale nel migliore dei modi, un ritiro spirituale ricco di contenuti, che permette anche un'esperienza autentica di condivisione -  Buoni animatori, che si preparano pregando e meditando la Parola di Dio, con una guida sapiente -

Nei giorni 3 e 4 settembre, presso la Casa di Spiritualità "Beata Antonia Maria Verna" di Andrate.

(ilaria guido) – Martedì 2 e mercoledì 3 settembre, i ragazzi delle scuole superiori degli...

Domenica 7 settembre

MAZZE' – Le “Maie Giaune” festeggiano San Grato - Grande partecipazione alla Liturgia presieduta da don Enrico Triminì e al rinfresco preparato dagli abitanti del rione - Qui un interessante excursus storico sulla figura del Santo, secondo Vescovo di Aosta - LA GALLERY

Ha sostenuta la liturgia il coro di Mazzè guidato dalla maestra Paola Repetto e all’organo Sandro Frola; voce solista don Alberto.

(Testo di Renato Scotti e Gabriele Bisco – Fotogallery di Davide Valle) – San Grato (V...

Il Pellegrinaggio interdiocesano di ottobre sarà presieduto dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera

CHIVASSO - Il gruppo Oftal pellegrino a Lourdes - Giorni di servizio, preghiera, vita in comune - Insieme al pellegrinaggio diocesano di Vercelli, presieduto dall'Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo - "Alla Grotta si va per rispondere alla chiamata di Maria e cercare di essere discepoli dell'Immacolata" - VIDEO E GALLERY

L'ammalato al centro delle cure pastorali e umane, senza dimenticare il grande bisogno di "guarigione" che ha l'anima di ciascuno di noi

(fabio santomauro) – Anche quest’anno la sottosezione dell’Oftal di Chivasso, guidata dal dott. Gianluigi Scala e da Mariuccia Dellarole, collegata alla sezione di Vercelli, ha vissuto, nei giorni dall’11...

Giovedì 7 agosto, anche quest'anno si è rinnovata la bella tradizione

QUELLA ASCESA AL MONTE QUINZEINA - Pregando ai piedi della Croce da 91 anni così vicina al Cielo - Santa Messa celebrata a 2.344 metri di quota da Don Valerio D'Amico - INTEGRALE IN VIDEO L'OMELIA

Come sempre ampia partecipazione di popolo, raccoglimento, meditazione sui valori della Fede e della montagna

(fabrizio conto) – Anche quest’anno si è rinnovata la ormai più che novantennale (7 agosto 1934 – 7 agosto 2025) tradizione che vede celebrare l’anniversario della posa della Santa Croce sulla vetta del Monte (Punta)...

Il ringraziamento del Vescovo e della comunità per i 40 anni di Sacerdozio di Don Sergio

LOCANA - ECHI DEL CANTELLINO / 1 - Solenne celebrazione in onore della Natività di Maria con il Vescovo Daniele: "La nascita di Maria rappresenta una prima Luce a cui seguirà la grande Luce di Cristo" - LA GALLERY

Con la festa di Maria ricordiamo la vittoria definitiva del bene sul male, della speranza sulla disperazione -

Locana lunedì 8 settembre ha ospitato una significativa celebrazione in onore della Natività di...

Santa Messa nel giorno anniversario dell'apparizione presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera

RIBORDONE / PRA SCONDU' - In questo 2025 la comunità ringrazia Dio e la Vergine Maria per il dono di 40 anni di Ordinazione presbiterale di Don Sergio Noascone - Bella giornata di Fede e devozione mariana, più forti del maltempo

I prossimi appuntamenti

(Diacono Elio Blessent) – Martedì 26 agosto, con la celebrazione Eucaristica delle ore 20.30, hanno avuto inizio i solenni festeggiamenti in ricordo dell’ apparizione della Beata Vergine Maria a Prascondù, nella parrocchia...

Oggi, 7 settembre 2025

FELETTO - La nostra preghiera alla "Salus Infirmorum" affinchè ci aiuti a superare le nostre fragilità, a guadagnarci la "guarigione" delle ferite e malattie del corpo, ma soprattutto dell'anima - La comunità ascolta con particolare adesione le parole del Parroco, Don Stefano Teisa

Benvenuta Suor Valentina delle Suore Missionarie Catechiste di Gesù Redentore che sarà presente nella nostra parrocchia per sostenere ed aiutare nelle attività ed iniziative, soprattutto quelle rivolte ai più giovani

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Domenica 7 settembre, a Feletto, sì è...

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Insegnaci a contare i nostri giorni E acquisteremo un cuore saggio.

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella XXIII Domenica del Tempo Ordinario - "Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo" - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide

Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall'alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?

Sap 9, 13-18 Dal libro della Sapienza. Quale, uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può...

Lode a Dio per questi esempi di “Vangelo incarnato nelle pieghe della quotidianità”.

BORGO REVEL - Uniti spiritualmente alla canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis - La comunità si prepara a giorni intensi di preghiera e condivisione nella gioia della speranza, sicuri che  "La santità è un dono che innerva la storia della persona, rende il mondo e se stessi più simili al Figlio di Dio fatto uomo" -

L’anno giubilare  raccoglie le istanze di questi nuovi santi, giovani modelli di vita cristiana del nostro tempo, esempi di vita quotidiana “accessibile” e “coraggiosa

(elisabetta acide) – Il “giorno” è arrivato: atteso e rinviato dopo la morte di Papa...

VEROLENGO SANTUARIO DELLA MADONNINA – S.Messa di Novena presieduta dal Card. Roberto Repole

Novena in preparazione della Festa della Madonnina, il Santuario mariano che è punto di riferimento spirituale non soltanto per Verolengo, ove sorge, ma anche per una comunità assai più vasta, che si estende dal Canavese, al Monferrato Casalese, alla vicina Diocesi di Vercelli.
Proprio dalla Diocesi di Vercelli giungerà, il giorno 16 settembre, per la S.Messa delle ore 16, il Vicario Generale Mons. Stefano Bedello.
Ma tutto il programma dei giorni passati e di quelli a venire si può leggere nella locandina che fa perte della gallery fotografica.
Gallery che, insieme al filmato, documenta in particolare il giorno di novena del 12 settembre – Festa del Santo Nome di Maria – con la S.Messa presieduta da un Ospite d’eccezione, il Card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, Vice Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese, membro del Dicastero per la Dottrina della Fede.
Ma il suo servizio alla Chiesa è stato contrassegnato da un costante impegno anche in campo accademico, Studioso di competenza unanimemente riconosciuta; eccone solo alcuni indizi: Docente di Teologia Sistematica, è stato presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2011 al 2019 e preside della sezione di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale.
Accolto a Verolengo dal suo ex allievo ed ora Parroco, Don Valerio D’Amico, ha presieduto la Liturgia concelebrata dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera.
Come sempre, in ogni momento significativo per la comunità civile e per quella ecclesiale, non ha fatto mancare la propria presenza il Sindaco, Signora Rosanna Giachello.
Il filmato messo a repertorio, insieme alla gallery, con la consueta dedizione, da Giancarlo Guidetti, offre in particolare ed integrale l’omelia dettata dal Cardinale, molto seguita che, prendendo le mosse dalle Letture del giorno (1Tm 1,1-2.12-14; Sal 15; Lc 6,39-42) ha offerto una illuminante lezione su tutto il
capitolo sesto del Vangeglo di San Luca (che si può leggere cliccando qui)
ponendo poi al centro proprio la figura di Maria, prima discepola di Gesù. Al contrario delle “guide cieche” che pretendono di guidare altri ciechi, Maria non ha mai abbandonato il proprio posto di discepola.
Ma, chiosando la parabola dei due ciechi, Gesù enuncia una verità immutabile: un discepolo non è più del maestro.
E – osserva il Cardinale – chi è quel discepolo che si illude di essere più del Maestro? E’ colui che smette di essere discepolo per seguire un’altra e propria strada, che vuole “prendere il posto” dell’unico Maestro.
E’ colui che non sa che l’unica sua reale risorsa sia la fedeltà al Maestro.
Maria, dunque, discepola per eccellenza, seguace di Gesù per eccellenza.
Non ha mai voluto fare da maestra, pur essendo lei la Madre; non aveva mai voluto mettersi al suo posto perché sapeva che quel suo Figlio era l’unico Maestro.
Maria, pure misericordiosa come quel così unico suo Figlio.
Il Cardinale propone un interrogativo astratto, eppure assai persuasivo: cosa avrebbe potuto dire, Maria sotto la Croce, ai discepoli che erano scappati per paura?
Avrebbe potuto riservare loro parole dure.
Invece, discepola per accellenza, ha custodito anche questo dolore nel proprio cuore.
Maria ci insegna, dunque, ad essere discepoli di Gesù, condizione che oggi per noi significa soprattutto essere appassionati della sua parola, coerenti nel metterla in pratica.
Ma certo meglio della nostra sintesi è ascoltare l’omelia del Cardinale, così ricca di insegnamenti.
La celebrazione è stata animata dal Coro parrocchiale di Verolengo, diretto da una ormai “vecchia conoscenza”, Emanuele Racco, organista del Santuario e vera promessa per un futuro che si sta costruendo con intelligenza e dedizione negli studi presso il Conservatorio di Torino.
All’organo, invece, un altro brillante studente (ma del Conservatorio di Novara), Edoardo Deambrogio.
Dandovi appuntamento ad un prossimo servizio in occasione di questa Novena, ora vi lasciamo con video e gallery.
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Edizione 18 Settembre 2025

ANNO CV – N° 35
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MADONNINA DI VEROLENGO – Mons. Stefano Bedello per il Sacramento dell’Unzione degli Infermi

(Elisabetta Acide) – Martedì 16 settembre alle ore 16, presso il Santuario della Madonna del Veuchio di Verolengo, nell’ambito della festa del Santuario, presieduta da Mons. Stefano Bedello, vicario del’ Arcidiocesi di Vercelli, rettore del Seminario, sì è tenuta la celebrazione liturgica con l’ amministrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi.
La liturgia del giorno ha offerto al celebrante la possibilità di condurre una riflessione significativa in ambito biblico e spirituale legata alla premura e compassione di Cristo verso i malati e la sua cura nel corpo e nello spirito.
Commentando il brano del Vangelo del Giorno (Lc 7,11-17),
mons. Bedello non ha fatto mancare preziose riflessioni.
Un dramma umano, un dolore indescrivibile: “morte di un figlio di madre vedova”, e Gesù di fronte alla totale negazione della vita, del futuro, della speranza, si commuove.
Di fronte al dolore, al pianto, alla disperazione di una mamma che diventa disperazione della folla che la accompagna, Gesù si ferma, “tocca” e Ri-alza.
Le parole della vita, le parole della risurrezione, il ri-alzarsi. Mons. Bedello si sofferma ad analizzare il brano del Vangelo di Luca e guida una meditazione con parole “belle” e di speranza: occorre affidarsi e fidarsi di quel Dio che ri-alza, ri-solleva, ri-sorge, che si ferma sull’ umano per donare una “nuova vita”.
Nuovo futuro. Gesù “tocca la vita per rialzarla.
Ma anche la riflessione che si allarga alla missione della Chiesa, al cammino di questo tempo sinodale che si snoda su quei verbi sottolineati da mons Bedello in modo puntuale: “avere compassione”, “fermarsi ”, “toccare”; sono le azioni della Chiesa, che accompagna come quella folla, la donna, il pianto suo e della folla, che sa fermarsi e toccare quel ragazzo. Il Vangelo è dinamico, è cammino, è corsa, è gioia, ma quando incontra il dolore occorre “fermarsi”, incontrare, “toccare”, con le mani di Padre e Madre, come ha fatto Gesù, parlando al cuore.
La Chiesa dice all’ uomo ed alle donne di oggi
“Ri-alzati”, rimettiti in cammino, sollevati, cammina: Dio è con te.
E, continua mons Bedello, l’ unzione degli infermi che tra poco vivremo, è l’ augurio di una vita rialzata, risollevata, che auspica testimonianza.
Dopo l’ omelia ha avuto luogo il rito dell’Unzione degli infermi che, è bene ricordare, non è il sacramento soltanto di coloro che sono in fin di vita, lo può ricevere il fedele che soffre nel corpo e nello spirito, si trova nella malattia o in età avanzata e la so può ricevere anche in diverse occasioni, accompagnato dal sacramento della riconciliazione.
La celebrazione di questo sacramento consiste nell’ Imposizione delle mani, in silenzio, il rendimento di grazie sull’olio già benedetto dal Vescovo, e nell’unzione, sulla fronte e sulle mani del malato, accompagnata dalla preghiera del sacerdote, che implora la grazia speciale di questo Sacramento.
Ricordiamo che il sacramento  conferisce la grazia che unisce più  il malato alla Passione di Cristo, per il suo bene e per quello di tutta la Chiesa, donandogli conforto, pace, coraggio.
Il Concilio Vaticano II ci ha aiutato a comprendere la bellezza e l’ importanza di questo sacramento: “Con la sacra unzione degli infermi e la preghiera dei sacerdoti tutta la chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta ad unirsi spontaneamente alla passione e morte di Cristo per contribuire così al bene del Popolo di Dio” (LG 11).
Diventa importante recuperare il significato di questo sacramento della fede, incontro con Cristo nel segno sacramentale, dono di grazia per superare le difficoltà della situazione di malattia, sostegno nella prova, forza per proseguire il cammino di salvezza nell’ambito della missione della Chiesa.
Dunque “sacramento di  guarigione” interiore dalle angosce, dai dubbi e dalle lacerazioni prodotte da ogni grave malattia; qualche volta anche guarigione fisica, per la potenza dell’azione di Cristo nella Chiesa.
Celebrare il sacramento in un santuario mariano è affidare a Maria, donna sotto la croce, la vita, per riceverne una carezza materna, affinché sia portata a Cristo, Incarnato non per “spiegare” la sofferenza, ma per prenderla su di sé .
Il fondamento biblico del Sacramento lo troviamo nella  Lettera di Giacomo (vv. 5, 14-15): 
“Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato:  il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”.
La celebrazione, all’ Interno della Santa Messa, vuole essere un dono particolare dello Spirito Santo,  grazia e conforto, pace e coraggio per affrontare  le difficoltà della vita, della malattia e della senilità con rinnovata fiducia e fede  in Dio.
L’Unzione non è solo ricorso al Dio che salva, “fa sorgere”, ma è anche grazia fatta ai credenti perché diventino segno di conversione e  preghiera e di comunione con Cristo.
E proprio mentre camminiamo “pellegrini di speranza”, proviamo a far risuonare nelle nostre vite il coraggio dei “cristiani  in piedi”, di coloro che sanno costruire relazioni di cura, di coloro che sanno “commuoversi” ed accompagnare nella sofferenza, in quelle “processioni” che, come sottolineava il vicario Diocesano vercellese, si “fondono”: il pianto e la disperazione con la gioia dell’ annuncio del Vangelo.
Percorriamo le vie della quotidianità portando con noi il “fermarsi”, usciamo dall’ indifferenza che ci rende impermeabili alle solitudini ed al dolore e impariamo a “sostare” accanto alle sofferenze, per portare il conforto umanissimo e divino della compassione accompagnato dall’ annuncio gioioso del Vangelo.
Testimoni di speranza.
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CANAVESE – Costituito ufficialmente il nuovo Distretto del cibo della pianura Canavesana e Collina torinese

Con la sottoscrizione dell’adesione da parte della Città metropolitana, dei 78 Comuni coinvolti, delle organizzazioni di categoria del mondo agricolo, del CAPAC-Consorzio Agricolo Piemontese per Agroforniture e Cereali, dei Consorzi Irrigui e di alcune aziende del settore molitorio, è nato ufficialmente il Distretto del cibo della pianura Canavesana e Collina torinese, che comprende un ambito territoriale vastissimo e quindi molto importante nell’economia metropolitana.
I soci fondatori hanno scelto quale legale rappresentante del Distretto l’assessore alle risorse agricole della Città di Chivasso, Fabrizio Debernardi.
“Sono molto soddisfatta di questa collaborazione territoriale, alla quale ho lavorato con particolare impegno. – commenta la Consigliera delegata allo sviluppo economico e alle attività produttive Sonia Cambursano, che ha firmato negli uffici dello studio notarile associato Bonito-Gili-Minasi-Orsini l’adesione della Città metropolitana di Torino al nuovo Distretto del Cibo -.Oggi sanciamo ufficialmente la nascita di un organismo che supporterà un sistema produttivo locale che coinvolge le imprese della produzione, della trasformazione e della distribuzione e somministrazione agroalimentare, gli attori pubblici locali e altri portatori d’interesse che stabiliscono tra di loro legami di interdipendenza virtuosa, rafforzandoli per affrontare il mercato uniti e rafforzati dal sistema territoriale”.
“Nel Distretto del Cibo – aggiunge Cambursano – il sistema pubblico e privato operano in modo integrato nel sistema produttivo locale per rafforzare la sostenibilità ambientale della produzione agricola, rendere il sistema economico locale più resiliente e in grado di fronteggiare più efficacemente gli impatti del cambiamento climatico e lo spopolamento nelle aree rurali, favorendo la continuità aziendale e la reciproca integrazione delle imprese del sistema agroalimentare locale. I Distretti del Cibo debbono operare per rafforzare il turismo di prossimità, favorire l’accesso della popolazione residente a un cibo sano, di qualità e prodotto localmente”.
La sede del nuovo Distretto è identificata in quella di Città metropolitana di Torino.
Tra le prime iniziative su cui si stanno confrontando i soci vi è la sinergia tra il nuovo organismo e i Distretti del Commercio presenti sul territorio di riferimento.
Un primo protocollo d’intesa è già stato siglato con il Distretto Urbano del Commercio di Torino, su impulso dell’Assessore comunale al commercio e ai mercati, Paolo Chiavarino.
Ricadono nel Distretto del cibo della pianura Canavesana e Collina torinese i territori dei Comuni di Agliè, Azeglio, Bairo, Banchette, Barbania, Barone Canavese, Bosconero, Brandizzo, Brusasco, Busano, Caluso, Candia Canavese, Casalborgone, Castagneto Po, Castellamonte, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Chivasso, Ciconio, Ciriè, Colleretto Giacosa, Cuceglio, Favria, Feletto, Fiorano Canavese, Foglizzo, Front, Gassino Torinese, Ivrea, Lauriano, Leinì, Lessolo, Levone, Lombardore, Loranzè, Lusigliè, Mazzè, Mercenasco, Montalenghe, Montanaro, Monteu da Po, Nole, Oglianico, Orio Canavese, Ozegna, Parella, Pavone Canavese, Perosa Canavese, Pertusio, Rivarolo Canavese, Rivara, Rivarossa, Romano Canavese, Rondissone, Salassa, Salerano Canavese, Samone, San Benigno Canavese, San Carlo Canavese, San Francesco al Campo, San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese, San Martino Canavese, San Maurizio Canavese, San Ponso, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Scarmagno, Strambino, Torrazza Piemonte, Valperga, Vauda Canavese, Verolengo, Verrua Savoia, Vialfrè, Villareggia, Vische, Volpiano. 
Redazione Web
Cambursano firma costituzione Distretto Cibo Pianura Canavesana e Collina torineseFirma costituzione Distretto Cibo Pianura Canavesana e Collina torineseFirma costituzione Distretto Cibo Pianura Canavesana e Collina torineseSindaca Ciriè Devietti firma costituzione Distretto Cibo Pianura Canavesana e Collina torineseSindaco Castellamonte e Consigliere metropolitano Mazza firma costituzione Distretto Cibo Pianura Canavesana e Collina torineseSindaco Chivasso Castello firma costituzione Distretto Cibo Pianura Canavesana e Collina torineseSindaco Ivrea Chiantore firma costituzione Distretto Cibo Pianura Canavesana e Collina torinese

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Corso di ECOLOGIA INTEGRALE. L’evento speciale del 22 settembre – “I 10 ANNI DELLA LAUDATO SI’”

“I 10 ANNI DELLA LAUDATO SI’”
L’EVENTO SPECIALE LUNEDÌ 22 PRIMA DEL CORSO DI ECOLOGIA INTEGRALE
I dieci anni dell’enciclica Laudato si’, vissuta come lievito che nutre la speranza: questa la prospettiva di un evento speciale che lunedì 22 settembre, dalle 17.30 alle 19.30, introdurrà il “Corso nazionale di formazione per comunità e parrocchie verso l’ecologia integrale” al via il prossimo mese.
L’evento speciale
Ad aprire l’appuntamento del 22 sarà padre Patricio Sarlat, del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Previsti gli interventi di don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana (Cei), di Letizia Tomassone, pastora valdese di Napoli, e di Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana Ets.
Modererà Paolo Valente, vicedirettore di Caritas italiana.
Il titolo dell’appuntamento, che si terrà online, è:
I 10 anni della Laudato si’: nutrire la speranza con l’ecologia integrale

Per iscriversi è sufficiente registrarsi a questo indirizzo.

Relazioni, interventi e dibattito introdurranno il Corso nazionale, giunto alla sua quinta edizione. Un’edizione speciale, nell’anno del Giubileo della speranza, in un mondo ferito dall’avanzare delle guerre e delle ingiustizie sociali e ambientali, dove si rafforza però la consapevolezza dell’urgenza di trasformare i comportamenti per tutelare la casa comune e la famiglia umana.
Il Corso, con l’impegno ad accompagnare l’ecologia integrale nelle diocesi e sui territori e a supportare pratiche e politiche per nutrire la speranza in un futuro sostenibile, è organizzato da Caritas italiana, Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana (Focsiv) e Fondazione Lanza.
“Questa nuova edizione, nell’anno del Giubileo della speranza, vuole richiamare l’attualità dell’enciclica Laudato si’, a dieci anni dalla sua pubblicazione, di fronte ai nuovi scenari di competizione e riarmo”, sottolineano le organizzazioni.
“Il mondo sta vivendo un cambiamento d’epoca che può portare a scenari particolarmente preoccupanti per la casa comune, oppure aprire a percorsi di rinascimento e speranza”.
E ancora: “Il Giubileo ci invita alla ripartenza, al rinnovamento, alla liberazione; una liberazione che viene dalla Parola, con una lettura dei segni dei tempi che ci porta a rinnovare il nostro impegno sulle tracce dell’ecologia integrale”.
Il corso
Con la nuova edizione, il Corso intende rafforzare l’impegno nel leggere i segni dei tempi e nel promuovere e condividere l’impegno per l’ecologia integrale in particolare su tre temi principali: la transizione energetica, la finanza, gli investimenti e il debito, la partecipazione al cambiamento. Dal punto di vista metodologico sarà ricalcata l’impostazione per temi e pratiche chiave dell’ecologia integrale con un maggiore approfondimento: ogni tema sarà sviluppato infatti in due lezioni dando più spazio sia alla comprensione del contesto sia alle pratiche in essere, in modo anche da offrire più tempo per la partecipazione e lo scambio. Per ogni incontro si potrà contare su un intervento sul senso motivazionale del nostro agire, su uno sguardo che lega il locale al globale e su un intervento dedicato a rinnovare i nostri approcci comunicativi.
Come nelle edizioni precedenti, il Corso si strutturerà in sei appuntamenti che si terranno di lunedì, a partire dal 6 ottobre, dalle 17.30 alle 19.30 online. In ciascun incontro saranno affrontate tre tematiche che chiamano a un rinnovato impegno delle comunità: la transizione energetica e le comunità energetiche rinnovabili, il debito finanziario ed ecologico, la partecipazione per una cittadinanza ecologica. Per ogni tematica ci sarà un primo incontro di approfondimento con un intervento di presentazione dell’argomento, uno più breve di focalizzazione su un aspetto specifico e un terzo contributo con le motivazioni al cambiamento alla luce della dottrina sociale della Chiesa; nel secondo incontro saranno presentate e discusse due esperienze con attenzione alla loro replicabilità, seguite da un focus sulla comunicazione.
Per partecipare alla formazione è richiesta l’iscrizione e il versamento di una quota di 35 euro come impegno di presenza e relativo minimo sostegno ai costi dell’iniziativa. Ai partecipanti saranno anche forniti materiali come registrazioni, slide e documenti, e un attestato di partecipazione. Tra i media partner, Avvenire fornirà l’accesso gratuito al giornale online per il periodo del Corso.

Per iscriversi al corso registrarsi a questo indirizzo.

Brochure corso ecologia integrale

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