Tenuta Roletto
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mercoledì 5 Novembre 2025

Reale mutua
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Ha concelebrato il Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera, con il parroco Don Valerio D'Amico

VEROLENGO MADONNINA - Per la novena in preparazione della Festa del Santuario ospite il Card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino - Molto seguita l'illuminante omelia (integrale in video) che ha offerto una lezione semplice e persuasiva su cosa voglia dire essere veri discepoli di Gesù  - IL VIDEO E LA GALLERY

Ancora molti appuntamenti che si possono leggere qui

Novena in preparazione della Festa della Madonnina, il Santuario mariano che è punto di riferimento spirituale non soltanto per Verolengo, ove sorge, ma anche per una comunità assai più vasta, che si estende dal Canavese, al...

Incontro di formazione proposto dall'Ufficio Catechistico Diocesano

IVREA - Grande partecipazione all'incontro dei Catechisti diocesani per la formazione con Don Andrea Cavallini - Molto importante il tema trattato: "Il senso religioso del bambino - INTEGRALE IN VIDEO - La lezione di Don Cavallini, poi l'omelia di Mons. Daniele Salera e il conferimento del mandato ai Catechisti -

Come proporre la Fede ai bambini ed ai ragazzi in una società secolarizzata?

Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da...

Iniziativa a cura dell'Associazione che porta il nome dell'illustre scomparso

VALPERGA - Un monumento in memoria del Maresciallo dei Carabinieri Enzo D'Alessandro ricorderà sempre il valore, la testimonianza, l'esempio, di un uomo dalle grandi doti umane e professionali - IL VIDEO E LA GALLERY

Presente il Comandante provinciale dei Carabinieri di Torino, Gen. di Brig. Roberto De Cinti 

(giancarlo guidetti) – Enzo D’ Alessandro, maresciallo dei Carabinieri nato in Abruzzo nel 1951, all’ età di 17 anni entra nell’ Arma e nel 2004 viene improvvisamente a mancare. Figura dal grande carisma...

Parrocchie di San Giacomo e San Michele - Gli Animatori propongono il gioco di Jurassi Park

RIVAROLO CANAVESE - Una bella festa per l'inizio dell'Anno oratoriano - Bambini appartenenti alle 18 classi di catechismo, accolti da Animatori e Catechisti in un clima di entusiasmo e allegria - S.Messa presieduta dal Vice Parroco Don Antonio Luca Parisi - LA GALLERY - 

L’anno si è appena iniziato, ma le premesse sono già cariche di entusiasmo, fede e condivisione.

(anita zuffi) – Sabato 11 ottobre si è svolta presso i locali dell’Oratorio di San Michele,...

Sabato 4 ottobre, lungo un itinerario che ha svelato la bellezza di un territorio amico

AGLIE', CUCEGLIO, OZEGNA, SAN GIORGIO - In cammino sinodale tra i 4 Santuari mariani - Splendida giornata di grande significato per l'inizio dell'Anno pastorale - Nel giorno di San Francesco, celebrata l'umiltà - Momenti di vita in comune nella gioia e nell'affidamento a Maria - Integrale nel VIDEO l'omelia di Don Luca Meinardi - Gallery di 120 immgini - 

Madonna delle Grazie, Beata Vergine Addolorata, Madonna del Bosco e Misobolo

(fabrizio conto) –  Tutti uniti nel cammino sinodale, pellegrini di speranza con Maria. Nell’anno del Giubileo ed a poca distanza dal l’assemblea diocesana, le comunità parrocchiali di Cuceglio, Ozegna, San...

Santa Messa presieduta da Padre Alessandro Codeluppi C.O.

FELETTO - Marcia e prega 2025 - Una comunità in Cammino giubilare al Santuario di Belmonte -  I piloni dei 15 misteri del Rosario, posizionati ad intervalli regolari sul lato a monte del tracciato, hanno scandito la camminata e le preghiere dei fedeli in un’affascinante connessione tra natura e spiritualità - GALLERY E FILMATI

Sulla via del ritorno, un piccolo gruppo ha condiviso il cibo preparato a casa sulle panchine di pietra del Campass -

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Passo dopo passo sabato 11 ottobre, i...

Dal 24 al 26 ottobre, con il contestuale Giubileo delle Equipe Sinodali e degli Organismi di Partecipazione

ROMA - I lavori della Terza Assemblea Sinodale - Cronaca meditata dei giorni di impegno, preghiera, incontri e...votazioni - Integrali: il Documento di sintesi "Lievito di pace e speranza" ed il dettaglio di tutte le 129 espressioni di voto - 

La delegazione della Diocesi di Ivrea, guidata dal Vescovo Mons. Daniele Salera e composta dal Can. Don Luca Meinardi e dalle Prof. Elisabetta Acide e Valentina Gili Borghet

(elisabetta acide) – E’ in corso di svolgimento (domani la S.Messa in San Pietro presieduta da...

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Un totale di 129 espressioni di voto sui documenti

ROMA - Terza Assemblea Sinodale - Domani, venerdì 24 ottobre, al via i lavori che prevedono anche la partecipazione al Giubileo delle Equipe sinodali con Papa Leone XIV - La delegazione di Ivrea guidata dal Vescovo Mons. Daniele Salera 

Chiesa abitata  “da donne e uomini che interpretano figure plurali di esperienza credente"

(Elisabetta Acide ) – La delegazione di Ivrea, guidata da S.E.R. Mons. Daniele Salera e...

ROMA – San John Henry Newman, Dottore della Chiesa – Il commento di Mons. Edoardo Aldo Cerrato

(elisabetta acide) – Forse la definizione “mistico nella  storia contemporanea”  rende bene l’ idea per “raccontare” “San John Henry Newman”, proclamato “Dottore della Chiesa” da Papa Leone XIV  il giorno 1 novembre, solennità di “tutti i Santi”
(qui la cronaca della giornata di ieri, da Vatican News, con, integrale, l’omelia del Santo Padre).
Il Santo, proclamato proprio in occasione del “Giubileo del mondo educativo”, ha saputo essere “profeta” in un contesto di difficoltà di pensiero, con mente lucida e “illuminata”.
Significativa dunque, la scelta del Pontefice: “Dottore della Chiesa”, in virtù della sua “vita santa e illuminata”, da quella “intelligenza” che ha saputo rendere “chiara” e “presente” la “dottrina”.
Abbiamo chiesto a Mons. Edoardo Aldo Cerrato, Vescovo Emerito di Ivrea, già Procuratore Generale della Confederazione Oratoriana dal 1994 al 2012, anno della nomina episcopale a Ivrea, di ricordare alcuni passaggi della vita e del pensiero del Cardinale fondatore della Congregazione  di San Filippo Neri in Gran Bretagna.
Un particolare ringraziamento a mons. Edoardo per i suoi insegnamenti, le chiare e precise parole che sanno farci apprezzare l’ eredità del santo e dottore della Chiesa, co-Patrono della missione educativa delle Chiesa, che ogni educatore dovrebbe conoscere e il cui pensiero dovrebbe essere approfondito.

Ma ecco l’intervista a Mons. Cerrato.
***
Eccellenza, Lei appartiene alla Famiglia Oratoriana di cui fu parte san John Henry Newman (1801-1890), che il 1° novembre Papa Leone XIV ha solennemente proclamato “dottore della Chiesa Universale”, e Co-patrono dell’educazione cattolica. Ci può dire qualcosa di lui?
“Sono molti che in questi giorni me lo hanno chiesto, ma per il sito on line del settimanale della Diocesi di cui sono emerito lo faccio ancor più volentieri.
“Dottore della Chiesa” (sono 38 con Newman ad essere stati riconosciuti tali, scelti in varie epoche di venti Secoli è un titolo con cui la Chiesa riconosce l’autorevolezza di un uomo, di una donna insigni per santità e per eminente dottrina testimoniata nei loro scritti.
Di questo grande figlio di san Filippo Neri si può dire in estrema sintesi: fu un uomo, uno studioso, un sacerdote, un cardinale che ha cercato instancabilmente la verità, tra “ombre e apparenze”, per mezzo della ragione e del cuore, e, dopo averla incontrata, la testimoniò, con coraggio, a qualunque prezzo, nelle sue opere e con la sua vita”.
***
Newman non nacque cattolico…
“Nell’Apologia pro vita sua scrisse che la sua conversione dalla Comunione Anglicana alla Chiesa Cattolica fu “come entrare in porto dopo essere stato nel mare in burrasca”; un viaggio guidato da un faro – la divina Provvidenza – che lo condusse, a 44 anni, ad entrare in quel porto.
Merita delineare, sia pure il breve, i passi principali.
Diventato fellow nell’Oriel College di Oxford a 21 anni, a contatto con membri di quella prestigiosa comunità accademica gradualmente abbandonò la maniera calvinista di pensare, assimilata dalle sue letture al tempo della “prima conversione” (1816).
Nello studio serio dei Padri della Chiesa comprese l’importanza della successione apostolica, la valenza della Tradizione, il principio dogmatico.
Scrisse: “Alla Chiesa anglicana, così divisa e minacciata, così inconsapevole della sua vera forza, io paragonavo quella potenza fresca e vigorosa che avevo riscontrato nella Chiesa dei primi secoli. Nel suo zelo trionfante per quel mistero fontale riconoscevo l’andatura della mia madre spirituale.
Sentivo affetto per la mia Chiesa, ma non tenerezza… Quanto ad abbandonarla, l’idea non mi passò mai per la mente; ero però consapevole che esisteva la Chiesa cattolica e apostolica, fondata fin dall’inizio”.
Il 1833 fu l’anno del viaggio nel Mediterraneo, durante il quale Newman compose “Lead, Kindly Light”: “Guidami Tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi! La notte è oscura e sono lontano da casa, sii Tu a condurmi! Sostieni i miei piedi vacillanti!”.
Tornò in Inghilterra con un forte presentimento: “Ho un lavoro da compiere in Inghilterra”. Nasceva il “Movimento di Oxford”, con il precipuo obiettivo di indicare alla Chiesa anglicana la salvezza dal liberalismo antidogmatico.
Nel 1839 inizio uno studio sistematico sui monofisiti. “Qui, nel mezzo del V secolo – scrive – trovai rispecchiata la cristianità dei secoli XVI e XIX”.
Già lo aveva scoperto nella storia degli ariani: “Vidi chiaramente che i puri ariani erano i protestanti, i semi-ariani erano gli anglicani, e che Roma era adesso ciò che era allora”. “Man mano che progredivo, le mie difficoltà scomparivano. Risolvetti di chiedere di essere ammesso nella Chiesa cattolica”.
Il 9 ottobre 1845 fu accolto in quella Chiesa che aveva riconosciuto come “l’unico ovile di Cristo”.
 ***
Come visse Newman la sua appartenenza all’Oratorio filippino?
“Il compito del nostro Istituto è di parlare al cuore” diceva uno dei primi e più cari discepoli di S. Filippo Neri, il card. Tarugi.
E il motto “Cor ad cor loquitur”, scelto da Newman per il suo stemma cardinalizio, è tratto dagli scritti di san Francesco di Sales, amico degli Oratoriani della prima generazione e fondatore egli stesso dell’Oratorio di Thonon nel Ducato Sabaudo.
Una chiamata all’incontro personale con Dio in Cristo; un incontro che sfocia nel rapporto personale con gli uomini… I testi di Newman sull’Oratorio mostrano chiaramente quanto la vocazione oratoriana abbia segnato la sua vita e la sua opera, e quanto profonda sia stata la sua appartenenza all’Oratorio di Padre Filippo. «Amo un vecchio dal dolce aspetto, – scrisse Newman in riferimento a san Filippo – lo ravviso nel suo pronto sorriso, nell’occhio acuto e profondo, nella parola che infiamma uscendo dal suo labbro quando non è rapito in estasi…». Filippo Neri è colto da Newman nella sua originalità di “vir prisci temporis”, uomo del tempo antico, nel quale rivive la “forma primitiva del cristianesimo”, caratterizzata dalla semplicità e dalla spontaneità, espressioni privilegiate della carità cristiana: «Dodici preti – dirà Newman ancora nel 1878, alla vigilia del cardinalato – che lavorano insieme: ecco ciò che desidero. Un Oratorio è una famiglia e una casa; ciò che mantiene l’armonia comune è la delicatezza e la reciproca sollecitudine, la deferenza e la gentilezza, il mutuo apprezzamento, la conoscenza del modo di essere degli altri…». Nell’Oratorio egli apprezzava il fatto che – lo scrive in una lettera – «non si cerca di creare uomini identici tra loro» e che «lo spirito di san Filippo ammette persone dalla mente e dalle inclinazioni diverse». Da qui l’esortazione: «Non vi spogliate delle qualità che Dio vi ha dato, ma perfezionatele per il suo servizio». Newman fu oratoriano con la profondità che caratterizzò ogni scelta della sua vita ed ogni opera intrapresa. E lo fu fino alla fine dei suoi giorni, anche rivestito della Porpora romana di cui Leone XIII lo volle onorare. Giunto a Roma per il Concistoro del 1879, scriveva al suo vescovo: «Il Santo Padre mi ha accolto molto affettuosamente […]. Mi ha chiesto: “Intende continuare a guidare la Casa di Birmingham?”. Risposi: “Dipende dal Santo Padre”. Egli riprese: “Bene. Desidero che continuiate a dirigerla”, e parlò a lungo di questo»…
È la testimonianza che il Papa aveva perfettamente colto ciò che l’Oratorio significava per Newman, il quale gli aveva detto: «Da trent’anni sono vissuto nell’Oratorio, nella pace e nella felicità. Vorrei pregare Vostra Santità di non togliermi a san Filippo, mio padre e patrono, e di lasciarmi morire là dove sono vissuto così a lungo». Continuò a vivere a Birmingham la sua vita di figlio di san Filippo, intimamente sereno, con un’intensa attività pastorale in ogni ambiente, anche nei più poveri, con uno stile semplice e limpido; immerso nel tempo e teso all’eternità. –
***
Un elemento che desidera sottolineare della missione di Newman a servizio della Chiesa…
Nel ricevere da Leone XIII la Porpora cardinalizia, Newman dirà: “Per trenta, quaranta, cinquanta anni ho resistito, con tutte le mie forze, allo spirito del liberalismo religioso, e mai la Chiesa ebbe come oggi più urgentemente bisogno di oppositori contro di esso, mentre, ahimè, questo errore si stende come una rete su tutta la terra”. E precisò cosa dovesse intendersi per “liberalismo religioso”: “La dottrina secondo la quale qualsiasi credo è buono come qualunque altro; e le religioni sono tutte materia di opinione. Si può andare nelle chiese protestanti e in quelle cattoliche; si può ristorare lo spirito in ambedue e non appartenere a nessuna”.

NOTIZIE DAI VIGILI DEL FUOCO – Verolengo – Incidente stradale: coinvolti due mezzi pesanti

La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Livorno Ferraris insieme a quella del Comando di Torino del distaccamento di Stura più Autogru e nucleo NBCR(Nucleo Batteriologico Chimico e Radiologico) sono intervenute intorno alle ore 14.30 di oggi, mercoledì 5 novembre, sulla SP31bis nel comune di Verolengo (To) per un incidente stradale che ha coinvolto 2 mezzi pesanti, di cui uno alimentato a GNL.
All’ arrivo delle squadre di terra dei Vigili del Fuoco erano già presenti sul posto l’elicottero del Nucleo volo, l’ ambulanza, i Carabinieri e la Polizia.
L’ intervento delle squadre intervenute è valso alla messa in sicurezza dei mezzi coinvolti.
Non ci sono feriti da segnalare.
Redazione Web

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PIEMONTE, ANAS – Risanamento pavimentazione sulla strada statale 565 di Castellamonte e sulla statale 460 di Ceresole in provincia di Torino

Anas ha programmato il ripristino della pavimentazione sulla strada statale 565 “di Castellamonte” e sulla statale 460 “di Ceresole”, nell’ambito della Città Metropolitana di Torino.
A partire da giovedì 6 novembre e fino al 28 novembre i lavori interesseranno la SS565 “di Castellamonte” in tratti saltuari tra l’innesto con la SS460 a Salassa (km 18,515) e Banchette (km 0,230). Per consentire l’esecuzione dei lavori sarà in vigore il senso unico alternato, esclusi i giorni festivi.
I lavori riguarderanno anche lo svincolo di innesto tra la SS565 e la SS460 “di Ceresole” a Salassa: per consentire gli interventi, giovedì 6 novembre sarà chiusa la rampa di uscita dalla SS460 per chi procede in direzione Cuorgnè e si immette sulla SS565, mentre venerdì 7 novembre sarà chiusa al traffico la rampa di uscita dalla SS565 sulla SS460 in direzione Cuorgnè.
Lunedì 10 novembre è prevista la chiusura al traffico della rampa di uscita dalla SS460 per chi procede in direzione Rivarolo Canavese e si immette sulla SS565, mentre martedì 11 novembre sarà chiusa al traffico la rampa di uscita dalla SS565 per l’immissione sulla SS460 in direzione Torino.
Durante la chiusura delle rampe la viabilità sarà deviata con indicazioni sul posto.
Gli interventi di ripristino della pavimentazione lungo l’asse principale della statale 460 “di Ceresole”, in tratti saltuari tra Torino (lm 0,365) e Salassa (km 24,580), sono programmati tra il 24 e il 28 novembre. Durante i lavori sarà attivo il senso unico alternato.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it).
Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”.
Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.
Redazione Web
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“Oro Blu”: il Liceo Newton e il Comune di Chivasso presentano i risultati di quattro progetti scientifici. Tavola rotonda con esperti del settore

CHIVASSO – L’acqua come risorsa preziosa da tutelare, l’ambiente e l’economia circolare al centro del dibattito pubblico. Sabato 15 novembre 2025, Palazzo Einaudi di Chivasso ospiterà il convegno scientifico “Oro Blu: ricerca, didattica e territorio”, un’importante occasione di confronto tra mondo della scuola, università e istituzioni.
L’evento, co-organizzato dal Liceo Isaac Newton di Chivasso e dal Comune di Chivasso, rappresenta il coronamento di due anni di lavoro e ricerca. Durante la mattinata verranno infatti presentati i risultati di quattro progetti scientifici realizzati negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025, frutto di una rete di collaborazioni di eccellenza che include l’Università di Torino, il Politecnico di Torino, Centro Alpstream, Legambiente, IREN, SETA S.p.A., il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino, l’Associazione “Amici del Po” e la Cooperativa Sociale “Arcobaleno”.
Un programma ricco di contenuti
La giornata prenderà il via alle ore 9.00 con la registrazione dei partecipanti, seguita dai saluti istituzionali della Dirigente Scolastica, professoressa Vincenza Tascone, e del Sindaco Claudio Castello. I lavori entreranno nel vivo alle 10.00 con la presentazione dei progetti di ricerca del Liceo Newton, impreziosita dall’intervento del dottor Luca Amato, presidente del Comitato Territoriale IREN Torino.
Il convegno proseguirà con la tavola rotonda “Acqua, bene da proteggere e preservare”, in programma dalle ore 11.00. Otto esperti del settore – tra amministratori locali, ricercatori universitari e rappresentanti del Terzo Settore – offriranno il loro contributo specialistico, approfondendo diverse sfaccettature di questa tematica cruciale. La conclusione dei lavori è prevista entro le ore 13.30.
Pomeriggio dedicato all’approfondimento
Per chi desidera proseguire l’esperienza, il pomeriggio riserverà un’ulteriore opportunità di approfondimento. Fino alle ore 16.00 circa, nell’atrio interno di Palazzo Einaudi sarà allestita un’area poster con quattro stand scientifici. I visitatori potranno confrontarsi direttamente con ricercatori, docenti e studenti del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino e del Liceo Newton, scoprendo nel dettaglio i risultati delle ricerche condotte.
Informazioni pratiche
L’ingresso al convegno è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza. La sala di Palazzo Einaudi, situata in Lungo Piazza d’Armi n.6, dispone di novanta posti a sedere ed è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria e dall’autostazione Movicentro (circa 10 minuti a piedi).
Per chi arriva in auto, considerando la presenza del mercato e il traffico cittadino, si consiglia di utilizzare le aree di sosta di Piazzale Ceresa, Piazza 12 Maggio 1944, i parcheggi di via Paleologi e via Orti (deposito GTT), oppure il Parcheggio Cavour e quello antistante la piscina comunale.
Un’occasione imperdibile per cittadini, studenti e appassionati di tematiche ambientali di conoscere da vicino il lavoro di ricerca che il territorio sta portando avanti sulla più preziosa delle risorse: l’acqua.

BORGO REVEL – La Veglia dei Santi, per entrare nell’esperienza della santità cristiana

(elisabetta acide) – La sera del 31 ottobre alle ore 20,30 è stata  caratterizzata, nella Parrocchia “S. Anna” di Borgo Revel , dalla preghiera della comunità’ nella “veglia dei Santi”  per aiutare  a capire e a entrare nell’esperienza della santità cristiana.
Nel concreto, la Notte dei santi si configura come un cammino “fisico” e di meditazione e di preghiera dei “Pellegrini di luce e di speranza”.
Partiti dal cortile della Chiesa Parrocchiale davanti ad un fuoco acceso, con il Parroco Don Valerio D’Amico, i fedeli della comunità, hanno proclamato la lode a Cristo, “luce del Mondo” che illumina e rischiara le tenebre e “guida” tutti i battezzati sulla strada della santità.
Le fiamme delle fiaccole, accese davanti alla grotta della Madonna, hanno fatto risuonare le invocazioni a Maria, modello di santità e Regina di tutti i Santi.
Una “veglia” che vuole “ridestare” la coscienza ecclesiale dei battezzati, per aiutarli a capire e a entrare nell’esperienza della santità cristiana come impegno ed esperienza concreta, cammino e speranza di ogni credente.
Rimettere la luce di Cristo al centro del 31 ottobre perchè questa notte diventi una veglia di preghiera in attesa della festa di Ognissanti.
Non è la semplificazione  di una “alternativa” ecclesiale o “opposizione” di ciò e che considerata festa con tradizioni, culture e abitudini diverse, la situazione è complessa  e forse non è neppure “necessario” in alcuni contesti dare “spiegazioni”.
Se anche volgiamo caratterizzare con un inglesismo la “veglia” che precede la festa di Ognissanti (tutti i santi) possiamo anche usare la parola  Halloween .
Per i cristiani “hallows” significa “santi” e “All hallows eve”, dal quale deriva il nome di “Halloween”, è proprio la notte che precede, dunque di attesa in preghiera, di ciò che è la gioia del “cammino”, della chiamata a cui Dio conduce, anche attraverso i santi.
Una veglia , allora che vuole essere una festa di speranza, proprio nell’ anno giubilare dei “pellegrini di speranza” degli uomini e donne “incamminati” su quella via “tracciata” ; veglia di chi crede e spera  in Cristo.
Il testo della veglia, preparato dal gruppo liturgico della parrocchia, ha sottolineato connotazioni e riflessioni quella  “chiamata” di tutti alla “vocazione piena”  di ciascuno, alla realizzazione umana e cristiana , alla gioia piena e alla felicità.
Ogni tanto, sempre affannati dalle troppe incombenze e preoccupazioni, ci dimentichiamo che Dio ci vuole “felici”, il cristiano è l’ uomo della gioia, e’ l’ uomo e la donna della “santità”.
Allora quei passi, quelle invocazioni, quei canti, quelle preghiere, in semplicità , che la comunità ha rivolto a Dio sono il richiamo alle parole di Papa Francesco , che invitava a vivere la vocazione battesimale con amore e gioia, nell’ offerta personale dei propri passi.
Le voci in Chiesa  Parrocchiale, rischiarata da quelle candele accese alla Grotta mariana in cortile parrocchiale, hanno il ricordo del sì di Maria modello di santità.
Sono le voci della comunità di ciascuno che porta la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova.
Le parole di avvio della veglia sono state proprio quelle di San Giovanni Paolo II “ la santità e’ sempre giovane”; e’ vero forse i giovani erano “assenti “ dalla veglia, ma erano “presenti” nelle preghiere e nei pensieri di chi ha pregato per loro: mamme, papà , nonne e nonni, zii, insegnati, pensionati, impiegati, casalinghe…tutti con quell’ eccomi che è risuonato più volte nelle invocazioni delle preghiere di intercessione.
La comunità “chiamata” , in preghiera sulla via della santità, che ricorda giovani e bambini, che affida al Signore ogni “vocazione” di ogni vita e di ogni chiamata.
E il canto conclusivo “camminando sulla strada…” e’ l’ impegno di tutti i presenti: percorrere la strada per “ritrovarci”, per “ non smarrirci” per accompagnare e farci accompagnare” in quella “eterna giovinezza di Dio”( san Giovanni Paolo II).
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